La mostra ripercorre le tappe più significative del percorso dello scultore inglese, a partire dagli assemblages, storici lavori di grandi dimensioni dove vengono accostati e sovrapposti gruppi di oggetti. Accanto, trovano posto diverse opere più recenti, alcune appena ultimate, che manifestano una nuova curiosità di Cragg per i vari effetti del vetro colorato e riflettono, con espressivi avvitamenti, il percorso di ricerca intrapreso dall’artista negli ultimi anni sul concetto di fluidità della materia vetro. L’allestimento è arricchito da una serie di disegni, acqueforti e acquerelli.

Una quarantina di opere, alcune totalmente inedite, compongono “Silicon Dioxide”, la nuova personale di Tony Cragg ospitata al Museo del Vetro di Murano (VE) dal 3 dicembre 2021 al 13 marzo 2022. Il nome deriva da quel diossido di silicio da cui nasce il vetro, che contiene in sé non solo una necessaria struttura chimico-organica, ma anche la scintilla creativa della materia pronta a esprimersi come nuova forma, nuova opera d’arte.

Tony Cragg, Curl 2020, photo credit Francesco Allegretto

Nel concept della mostra, curata da Berengo Studio in collaborazione con i Musei Civici di Venezia, assumono un particolare rilievo le sculture che Cragg comincia a produrre a partire dal 2009, quando inizia a collaborare con Berengo Studio a Murano. In una sorprendente evoluzione rispetto ai grandi assemblaggi degli anni ‘90, le sculture in vetro soffiato hanno permesso a Cragg di accedere a una nuova dimensione della materia.

Non più vincolato alle tradizionali forme ritrovate di bottiglie e altri oggetti classici, in questi lavori più recenti ha esplorato le possibilità di manipolazione della materia allo stato fuso. Questa duttilità lo ha visto “coreografare” in fornace composizioni elaborate e originali, che sono emerse organicamente, e dalla sua mente sono scivolate tra le mani dei maestri per essere plasmate in una nuova presenza fisica, quella che resiste alla stasi della scultura e arriva invece a catturare il movimento e l’energia di un singolo momento.

Tony Cragg, Blood Sugar, 1992, photto credit Michael Richter

L’indagine dell’artista, che scaturisce da un’esigenza di esplorazione ontologica della materia e dalla necessità di investigare i rapporti che regolano l’energia dinamica dei materiali, si traduce in lavori che riescono a bilanciare l’equilibrio interiore ed esteriore delle forme. Quelle di Cragg sono opere che riflettono sulla complessità della physis, conciliando la totale comprensione della natura organica della realtà con l’accettazione delle sue caratteristiche meno intelligibili.


C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa MUVE, 3 dicembre 2021




TONY CRAGG. SILICON DIOXIDE
3 dicembre 2021 – 13 marzo 2022

Museo del Vetro
Fondamenta Giustinian 8
30141 Murano
Biglietteria +39 041 2434914
museovetro.visitmuve.it