La mostra presenta due progetti fotografici che affrontano il tema dell’identità culturale europea attraverso i segni e le forme che questa genera sul paesaggio e sull’architettura, evidenziando i tratti permanenti rispetto a ciò che muta: la persistenza. La prima ricerca indaga l’iconografia degli interni dei teatri del ‘900 lungo tutto l’arco europeo, il secondo lavoro sviluppa una riflessione sull’immutabilità tipologica delle chiese armene disseminate anche fuori dai loro territori storici. Centrale per il Catalogo e la Documentazione (ICCD) del Ministero della Cultura, assieme alla Galleria Internazionale d’Arte Moderna e in collaborazione con il Museo d’Arte Orientale di Venezia, presentano la mostra fotografica “Claudio Gobbi. An Atlas of Persistence”, a Ca’ Pesaro dal 3 dicembre 2021 al 27 febbraio 2022. 

Claudio Gobbi_Paris, France 2004
Claudio Gobbi_Vanadzor, Armenia 2008
Claudio Gobbi_Ekaterinburg, Russia 2011

La serie sui teatri interessa oltre 25 Paesi – dal Portogallo alla Russia, dalla Francia alla Turchia – e traccia un percorso culturale attraverso lo spazio e il tempo, da cui questi luoghi emergono come esempi di memoria condivisa, forme di perpetuazione di un’identità collettiva che sembra superata ma che ancora resiste.

Armenie ville restituisce un album del ‘sempre-uguale’ che registra l’archetipo delle chiese armene, la sua disseminazione al di là delle frontiere caucasiche e la sua presenza nei territori della modernità, come in Francia, dove vive una delle più vaste comunità armene del mondo.

Le 64 fotografie in mostra, a cura di Francesca Fabiani, sono di natura e provenienza diversa: alcune sono state realizzate dallo stesso Claudio Gobbi (Ancona, 1971)., altre sono immagini reperite negli archivi di vari Paesi – dall’Europa dell’Est alla Russia, dal Medio Oriente al Caucaso – altre ancora trovate su internet o commissionate ad autori diversi. Evidenziando un modello architettonico rimasto sostanzialmente invariato per più di 1500 anni, il lavoro analizza i concetti di tempo, migrazione, memoria e identità, ponendo al tempo stesso questioni interne al linguaggio fotografico come l’autorialità, la serialità, la rappresentazione e la materialità della fotografia, temi a cui rimanda l’intenzionale ed equivalente compresenza di fotografie d’epoca, scatti d’autore, foto anonime e cartoline.

Un nucleo di opere esposte in mostra entrerà a far parte delle collezioni ICCD in coerenza con la sua mission di documentazione del patrimonio culturale e a testimonianza di quanto oggi la fotografia possa essere uno strumento di ricerca. Con la formula #ICCDOFFSITE, l’Istituto Centrale per il Catalogo e la Documentazione si propone di uscire dai confini fisici della sede di Roma per presentare le proprie attività di ricerca in diversi spazi espositivi. La mostra è il primo appuntamento di un programma di eventi che troverà la propria vetrina in diverse sedi culturali veneziane.

C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa Muve, 3 dicembre 2021
Immagine di apertura: Claudio Gobbi, Sofia, Bulgaria, 2007

AN ATLAS OF PERSISTENCE
3 dicembre 2021 – 27 febbraio 2022

Ca’ Pesaro –
Galleria Internazionale d’Arte Moderna
Santa Croce 2076
30135 Venezia
Tel. +39 041 721127
capesaro.visitmuve.it