Il 18 dicembre 1984 il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea è stato inaugurato su iniziativa della Regione Piemonte e grazie al restauro dell’architetto Andrea Bruno. Per celebrare il compleanno, il Natale e anche la restituzione di importanti sculture appartenenti al patrimonio storico della Residenza Sabauda, lo scorso sabato 18 dicembre 2021 il Direttore, Carolyn Christov-Bakargiev, e il Sindaco della Città di Rivoli, Andrea Tragaioli, hanno accolto i visitatori nella Sala cosiddetta ‘dei Quattro Continenti’, per presentare il modellino ligneo juvarriano, che ritorna in sede illuminato dall’artista Renato Leotta, e il ritorno nelle nicchie della ‘Sala di Bacco e Arianna’ dei due busti marmorei seicenteschi di Bernardino Falconi. È stato inoltre mostrato il capolavoro cinquecentesco del Francia Madonna con il Bambino e un angelo che presenta san Giovanni Battista.

Francesco Raibolini, detto Francia, Madonna con il Bambino e un angelo che presenta san Giovanni Battista, c. 1505 Collezione Fondazione Francesco Federico Cerruti per l’Arte Deposito a lungo termine
Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli Torino

MADONNA CON IL BAMBINO
Francesco Raibolini, detto Francia (Bologna, c. 1447–1517) esordì come orefice per poi dedicarsi alla pittura a partire dal 1487 e avviare, tre anni dopo, una prosperosa bottega.

Il tema della Natività permea il dipinto del Francia che raffigura la Vergine secondo un’iconografia tradizionale, abbigliata di rosso con il manto blu, colta nell’atto di presentare Gesù Bambino benedicente; accanto a lei un piccolo san Giovanni, riconoscibile dalla tunica e dall’asta sormontata dalla croce, viene sorretto da un angelo mentre scavalca una balaustra per indicare Cristo. Il Bambino Gesù è anche un Salvator Mundi poiché sostiene la sfera nella mano sinistra e benedice con la mano destra, alludendo a un tempo circolare che si ripete attraverso la sua nascita e vita terrena. Alle spalle delle figure si intravede un paesaggio agreste, che si apre a perdita d’occhio fino alle montagne azzurre sullo sfondo.

L’opera è solitamente custodita nel Salone circolare al primo piano di Villa Cerruti. Nell’Ottocento apparteneva alla quadreria iniziata a Parigi dal conte e banchiere svizzero James-Alexandre de Pourtalès e poi ampliata da suo figlio Edmond. La tavola si trovava presso gli eredi del conte all’inizio del Novecento. In seguito fu acquistata dal magnate americano Clarence Mackay. L’opera transitò nuovamente sul mercato antiquario negli anni sessanta e settanta del Novecento, poi nel 1976 fu acquisita dal Chrysler Museum di Norfolk per giungere infine nel 1989 nella collezione di Francesco Federico Cerruti.


IL MODELLO LIGNEO
Sempre nella ‘Sala dei Quattro Continenti’ è allestito l’imponente modello ligneo in scala 1:50 realizzato tra il 1717 e il 1718 dal minusiere e stipettaio di Corte Carlo Maria Ugliengo (Bioglio Biellese, 1708-1764), uno degli artigiani più attivi nella Torino dei primi anni del XVIII secolo, la cui attività multiforme lo portò a gestire fornaci di laterizi e mattoni per gli edifici progettati dall’architetto Filippo Juvarra (Messina, 1678 – Madrid, 1736). Per il solo Castello di Rivoli, Ugliengo fornì 700.000 pezzi. Ugliengo deve però la sua fama soprattutto ai modelli lignei degli edifici progettati da Juvarra.

Il modello per il Castello di Rivoli riproduce il grandioso progetto di ricostruzione ideato da Juvarra per l’antica Residenza Sabauda. Composto da 63 elementi che consentono di osservare gli interni – in particolare il corpo centrale costituito da un doppio atrio passante al piano terra, due scaloni simmetrici, un loggiato al piano intermedio, il vestibolo e il grande salone d’onore al piano nobile – il modello reca parti decorative disegnate a penna e a matita direttamente dall’architetto Juvarra.

L’ordine di montaggio, che rispetta la logica delle fasi costruttive dell’edificio, suggerisce come il modello fosse uno strumento di cantiere, sebbene dell’edificio rappresentato sia stato costruito soltanto il padiglione verso est. L’opera, realizzata in legno di noce, tiglio e pioppo fa parte dell’importante corredo iconografico voluto da Filippo Juvarra che si completava con le grandi vedute del Pannini, Ricci, Lucatelli e Michela, a testimonianza dell’ambizioso progetto immaginato per Vittorio Amedeo II che non venne però mai portato a termine. Il modello ligneo rimase a lungo al Castello di Rivoli dal 1719. Nel 1940 venne ritrovato da Vittorio Viale, allora direttore dei Musei Civici di Torino, nella legnaia della caserma Vittorio Amedeo II, destinato a essere bruciato.

In questa occasione, l’artista contemporaneo Renato Leotta (Torino, 1982) ha ideato un’installazione ambientale in cui i fasti del passato settecentesco sabaudo sono metaforicamente illuminati dai fari delle automobili che compongono l’opera Sole, del 2019, acquistata nel 2020 successivamente a una mostra, grazie al gruppo degli Amici del Museo.

 

I BUSTI MARMOREI
Sempre dal 18 dicembre 2021 le nicchie della ‘Sala di Bacco e Arianna’ o ‘Piccolo Atrio’ del Castello di Rivoli tornano ad accogliere i due busti marmorei Maria Giovanna Battista come Venere (Diana) e Carlo Emanuele II come Adone (Apollorealizzati nel 1669 dallo scultore Bernardino Falconi (Stato di Lugano, XVII secolo) che, dopo quattordici anni di prestito alla Reggia di Venaria, vengono riallestiti al Museo in comodato dalla Città di Rivoli che ne ha chiesto la restituzione.

Falconi è stato uno scultore e stuccatore di cui è documentata la presenza in Piemonte tra il 1664 e il 1671 e nel biennio 1688-1689. Nel 1665 il duca Carlo Emanuele II lo nominò scultore in bronzo e marmo e nel 1667, con Giuseppe Maria Carlone, Francesco Pozzo, Bernardino Quadri e Giovanni Battista Casella, eseguì l’apparato scultoreo del giardino Alto della Venaria Reale, realizzando trenta statue in marmo bianco di Frabosa. Nel 1669 lavorò alle sculture in marmo bianco di Adone e Venere commissionate per la camera da letto del duca Carlo Emanuele II presso il Palazzo Reale di Torino, dove eseguì anche gli stucchi presenti nella camera di Parata al piano terreno.

Tra il 1717 e la fine degli anni venti del XVIII secolo, il Castello di Rivoli fu uno dei più importanti cantieri promossi da Vittorio Amedeo II. Nel 1717 Filippo Juvarra iniziò a occuparsi dell’antica residenza ducale con l’obiettivo di trasformarla in una reggia destinata a essere, insieme a Venaria, il cardine delle residenze poste intorno alla capitale. A questo periodo appartiene la sala definita nei documenti d’archivio ‘piccolo atrio, attiguo alla camera di Parata di Sua Maestà’. L’ambiente, posto tra l’appartamento del Re e quello della Regina, nella volta dipinta da Sebastiano Galeotti tra il 1718 e il 1722, presenta il tema amoroso dell’incontro tra il dio Bacco e Arianna. I raffinati stucchi, opera del luganese Pietro Somasso (Canobbio, c. 1640 – 1709), recano, tra gli altri, i simboli del potere regio: la corona, il bastone del comando e lo scettro.

In questo progetto rientrano anche le due nicchie in stucco realizzate appositamente su indicazione di Juvarra per ospitare i due busti marmorei che si trovavano nella camera di Vittorio Amedeo II, descritti come ‘busto di Giovine alto piedi due circa pur di marmore bianco’ e ‘altro busto d’una donna della misura sudetta pur di marmore bianco’. Da qui vennero trasferiti a Rivoli alla fine della seconda decade del Settecento. La Sala 12 conserva la pavimentazione originale, dallo spiccato illusionismo prospettico, costituita da marmi di tre differenti colori: nero di Como, bianco di Busca e grigio di Valdieri, opera del maestro lapicida Carlo Berardo.
 
LE MOSTRE IN CORSO
Sono in corso le seguenti mostre: A.B.O. Theatron. L’Arte o la Vita (vedi notizia DeArtes qui)Otobong Nkanga. Corde che si arricciano attorno alle montagne (vedi notizia DeArtes qui e qui)Bracha L. Ettinger. Bracha’s Notebooks (vedi notizia DeArtes qui); Agnieszka Kurant. Crowd Crystal ed Espressioni. La proposizione (vedi notizia DeArtes qui).
 

M.C.S.
Fonte: Ufficio Stampa, 13 dicembre 2021

DOVE TRASCORRI LE FESTE DI NATALE?Al Castello di Rivoli!
18 dicembre 2021 – 9 gennaio 2022

Castello di Rivoli
Piazza Mafalda di Savoia
10098 Rivoli – Torino
Info: +39 0119565222
www.castellodirivoli.org