PIET MONDRIAN. Dalla figurazione all’astrazione
24 Nov. 2021 – 27 Mar. 2022

Per la prima volta a Milano un iter espositivo interamente dedicato all’artista olandese e al suo processo evolutivo sfociato in uno stile unico e inconfondibile, universalmente celebre. 

I dipinti per i quali Piet Mondrian (1872-1944) è riconosciuto come indiscusso pioniere dell’arte “astratta” sono frutto di una lunga ricerca di equilibrio e di perfezione formale; sono l’esito di una progressiva evoluzione stilistica dal naturalismo e dall’impressionismo, al post-impressionismo, i fauves, il simbolismo e il cubismo.

Piet Mondrian, Mulino Oostzijdse con cielo blu, giallo e viola, c. 1907-1908, Kunstmuseum Den Haag

Per la mostra al Mudec “Piet Mondrian Dalla figurazione all’astrazione”, sessanta opere sono giunte in prestito dal Kunstmuseum Den Haag, detentore della più importante collezione di Mondrian al mondo. Due opere provengono dal Museo del Novecento di Milano e un quadro neoplastico viene dal National Museum of Serbia di Belgrado. La mostra è prodotta da 24 ORE Cultura, promossa dal Comune di Milano Cultura, con il patrocinio del Consolato dei Paesi Bassi a Milano

Con il concept del direttore del Kunstmusem, Benno Tempel e con la curatela di Daniel Koep, Head of Exhibitions, e di Doede Hardeman, Head of Collections, il percorso, visibile dal 24 novembre 2021 – 27 marzo 2022, si snoda attraverso sezioni tematiche, seguendo una chiave di lettura visuale e dunque immediata dell’evoluzione stilistica dell’artista. Filo conduttore del confronto tra le opere del primo periodo “figurativo” a quelle del periodo “astratto” è quello del paesaggio, con confronti tra le sue opere e quelle dei pittori della “Scuola dell’Aja”, un gruppo di artisti operanti nella città olandese tra il 1860 e il 1890, ampiamente influenzati dal realismo della scuola di Barbizon, e secondo la cui maniera Mondrian aveva cominciato a dipingere.

Una sezione della mostra è dedicata a “De Stijl” (Lo Stile), movimento sorto nei Paesi Bassi nel 1917 su iniziativa dello stesso Mondrian e di Theo van Doesburg e attivo ancora alle soglie degli anni Trenta, che innovò arte, architettura e design.

Piet Mondrian, Piccola casa al sole, 1909, Kunstmuseum Den Haag

MONDRIAN PRIMA E DOPO IL 1908
Dopo il diploma, Mondrian disegnava i paesaggi appena fuori Amsterdam. A partire dal 1900 abbandonò progressivamente la rappresentazione fedele della natura, per sperimentare forme e colori,ed esplorare la possibilità di ridurre il mondo che lo circondava alla sua essenza assoluta: un ritmo di piani, colori e linee. Dal 1908 il suo bisogno di innovare si fece più evidente e trovò ispirazione nella teosofia e nelle novità artistiche provenienti dall’estero.

Nel 1912 Mondrian si stabilì a Parigi. Le opere dei suoi primi anni parigini sono grigie e influenzate dal cubismo. Il suo linguaggio espressivo si ridusse a nient’altro che linee rette, colori primari e piani rettilinei. Chiamò questo stile Neoplasticismo. Nelle sue prime opere fu un realista figurativo e come – amava dire – nelle opere più tarde, un realista astratto.

EFFETTO MONDRIAN. RIFLESSI NEOPLASTICI SUL DESIGN
L’influenza che il Mondrian della fase neoplastica ha avuto sul mondo del design riguarda molte delle sue diramazioni: dall’arredo alla grafica, dall’interior all’exhibition design, fino ad arrivare alla moda, come nella collezione-tributo di Yves Saint Laurent del 1965. Grazie a produttori del Made in Italy molte di queste influenze hanno avuto la possibilità di realizzazione. In mostra, la storica del design Domitilla Dardi ha curato alcuni risvolti dell’ ‘Effetto Mondrian’.

Piet Mondrian, Figura femminile, 1912, Kunstmuseum Den Haag

MONDRIAN E LA MUSICA. LA VIDEO INSTALLAZIONE
Mondrian tornò a Parigi nel giugno 1919. Si appassionò al jazz, trovando molte analogie tra i suoi quadri e le jazz band: gli uni e le altre fortemente organizzati, lasciavano spazio anche alla rottura e all’improvvisazione. Mondrian aveva trovato nel jazz l’equivalente musicale del neoplasticismo e questo rapporto è illustratodalla video installazione presente in mostra, a cura di Storyville.

Catalogo edito da 24 ORE Cultura, in vendita presso il bookshop, nelle librerie e online.

PUBLIC PANEL
Un palinsesto di incontri – uno al mese – scandaglia l’uso del lascito artistico di Mondrian declinato nel tempo e nelle diverse aree della creatività, dalla pedagogia dell’arte alla moda, dalla grafica al design e alla musica. Inoltre, un podcast in collaborazione con Radio24 e un’operazione di arte pubblica all’interno della Circoscrizione 6 del Comune di Milano, il distretto del Museo delle Culture.

M.F.C.S.
Fonte: Sito
Immagine di apertura: Piet Mondrian,
Composizione II, 1929, The National Museum in Belgrade

Piet Mondrian, Composizione con linee e colore III, 1937, Kunstmuseum Den Haag

PIET MONDRIAN
DALLA FIGURAZIONE ALL’ASTRAZIONE
24 novembre 2021 – 27 marzo 2022

MUDEC – Museo delle Culture
Via Tortona, 56, Milano
Infoline: tel. 02/54917
c.museoculture@comune.milano.it
info@mudec.it
www.mudec.it