Apre al pubblico la Galleria di Palazzo degli Alberti con 90 capolavori, tra dipinti e sculture, di Bellini, Caravaggio, Bronzino, Filippino Lippi e altri.

Intesa Sanpaolo annuncia l’apertura al pubblico dal 25 marzo 2022, a ingresso gratuito, della Galleria, fortemente voluta per consentire la fruizione pubblica di un importante nucleo di opere della collezione appartenuta alla Cassa di Risparmio di Prato, oggi proprietà di Banca Popolare di Vicenza S.p.A. in L.C.A.

Dopo circa tre anni di lavori di ristrutturazione dell’area, portati a termine nonostante la pandemia, viene mantenuto l’impegno preso nel 2018 di offrire ospitalità e tutela al prestigioso nucleo di opere d’arte che fanno parte del patrimonio culturale e artistico legato a Prato e alla sua storia. I lavori, oltre a rendere adeguata allo scopo la sede museale, hanno previsto la realizzazione di un deposito per le opere d’arte non esposte. Inoltre, in accordo con la Soprintendenza, sono stati realizzati importanti interventi di conservazione sulle opere.

Filippo Lippi, Madonna col Bambino, 1436 ca

IL PERCORSO ESPOSITIVO
La collezione consiste in 142 opere, 90 in esposizione e le restanti in deposito, tra cui beni di particolare pregio come i capolavori di Giovanni Bellini, Caravaggio, Filippo Lippi, oltre a opere di Puccio di Simone, Bronzino, Santi di Tito, Poppi, numerose e prestigiose opere del Seicento fiorentino e un cospicuo numero di sculture di Lorenzo Bartolini, artista di Prato attivo nella prima metà dell’Ottocento.

Il percorso espositivo – curato da Lia Brunori, funzionaria della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per Firenze, Pistoia e Prato – apre con due tabernacoli affrescati di inizio Quattrocento che focalizzano il rapporto con la città e i suoi santi protettori, per poi arrivare all’opera di Filippo Lippi che incarna il culmine artistico di una produzione pittorica che già dal Medioevo mostrava episodi di rilevanza nel territorio.

La Galleria prosegue seguendo l’ordine cronologico: dal capolavoro di Bellini alla tradizione pittorica cinquecentesca, dall’età della Controrifoma a Caravaggio, dalla devozione pratese della Cintola alla sfavillante pittura seicentesca e settecentesca. Ancora, l’Ottocento dei pratesi Catani Chiti e Bartolini, seguiti da accenni novecenteschi di schietta toscanità.

Giovanni Bellini, Crocifisso in cimitero ebraico, 1490-1502

PALAZZO DEGLI ALBERTI
Il palazzo gentilizio che ospita la Galleria è l’antico “Casone degli Alberti”, risalente al XIII secolo e che dal 1870 è stato sede della Cassa di Risparmi e Depositi di Prato, fondata nel 1830, istituzione di riferimento della vita sociale e culturale della città. Il palazzo mantiene la fisionomia tardo-quattrocentesca risalente alla ristrutturazione, voluta probabilmente dalla ricca famiglia Bardi di Vernio, il cui stemma di foggia cinquecentesca campeggia sulla cantonata esterna dell’edificio.

La necessità di reperire nuovi spazi portò a un radicale restauro dell’edificio tra il 1870 e il 1872 quando il palazzo fu ampliato lungo la via dell’Altopascio e verso via Banchelli aggregando altre strutture. Ulteriori interventi di ammodernamento si sono avvicendati nei decenni successivi; particolarmente leggibile quello degli anni Trenta del secolo scorso che coincise con la nascita della collezione artistica della banca. 

C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa, marzo 2022
Immagine di copertina: Caravaggio (Michelangelo Merisi), Coronazione di Spine, 1602-1603

La visita è a ingresso gratuito per tutti, con apertura sabato e domenica. La prenotazione del biglietto per la visita accompagnata è consigliata, collegandosi al sito www.gallerieditalia.com o scrivendo all’indirizzo mail galleriaprato@civita.art

Puccio di Simone, Santa Lucia, santa Caterina e altra santa martire, 1360 ca

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