Tema: l’amore. Al Photolux Festival 20 mostre, da Seiichi Furuya a Erik Kessels, da Ferdinando Scianna a Robin Schwartz. Mostra sui film di Tinto Brass.

You can call it Love, la nuova edizione di Photolux Festival – Biennale Internazionale di Fotografia di Lucca, è uno degli appuntamenti più interessanti e attesi del panorama europeo, interamente dedicato alla fotografia. L’amore è il tema 2022, scelto dal comitato di direzione artistica composto da Rica Cerbarano, Francesco Colombelli, Chiara Ruberti ed Enrico Stefanelli.

Graz 1980 from the series Face to Face © Seiichi Furuya

Un ricco programma di 20 esposizioni che, dal 21 maggio al 12 giugno 2022, sono ospitate in alcuni dei luoghi più prestigiosi nel centro della città toscana, e una serie d’iniziative collaterali come conferenze, workshop, letture portfolio, incontri con i protagonisti della fotografia internazionale.

Tra gli appuntamenti più attesi, l’esposizione Brass Mon Amour propone, nella straordinaria sede di Villa Bottini, 120 fotografie che raccontano il percorso cinematografico di Tinto Brass, oltre a documenti inediti, come sceneggiature, bozzetti di scenografie e costumi, polaroid dei provini, manifesti, lettere, tutti provenienti dall’archivio personale del regista veneziano.

© Robin Schwartz, Amelia and Ricky from the series Amelia the Animals

LE MOSTRE
In PhotoBoox Award 2022 trovano spazio i dummies dei progetti finalisti e il progetto vincitore, Spin, del giapponese Yusuke Takagi, un intenso lavoro che affronta il problema dell’alcolismo e della dipendenza con un approccio intimo e molto personale.  

Nella mostra delle Residenze Mediterranee, progetto internazionale promosso in collaborazione con il Centre Méditerranéen de la Photographie di Bastia, in Corsica, si presentano i lavori prodotti dalle artiste Ilaria Abbiento e Diane Moulenc durante le residenze in Corsica e a Lucca. Infine, l’esposizione degli studenti dell’ultima edizione del progetto didattico LAB/Per un laboratorio irregolare.

A Palazzo Ducale, la collettiva Say cheese! Un nuovo ritratto di famiglia indaga uno dei generi più praticato sin dall’invenzione della fotografia. Troviamo i lavori di importanti autori come Rinko Kawauchi, Masahisa Fukase, Gillian Laub, Trish Morrissey, Diana Markosian, Sunil Gupta, Annie Wang, accanto a quello di giovani fotografi quali Diana Markosian, Leonard Suryajaya, Moira Ricci, Alba Zari.

© Ferdinando Scianna, Enna, Venerdi santo, from the series Feste religiose in Sicilia

Sempre a Palazzo Ducale sono ospitate mostre monografiche: Amelia & the Animals, dell’artista americana Robin Schwartz, un viaggio all’interno del mondo che l’uomo abita insieme agli animali;Feste religiose in Sicilia, il reportage che Ferdinando Scianna, ventenne, ha realizzato per illustrare la sua tesi di laurea in antropologia culturale, pubblicato nel 1965 con la prefazione di Leonardo Sciascia in quello che è oggi considerato un libro seminale della fotografia italiana moderna; la mostra del vincitore della terza edizione dell’intarget Photolux Award, open call internazionale; la proiezione dei lavori finalisti dell’ultima edizione del Prix Pictet, tra i più prestigiosi premi per la fotografia al mondo, dedicata al tema “Fire”.

In anteprima italiana, nella sede di Palazzo Guinigi, la monografica di Seiichi Furuya con il progetto Face to Face, 1978-1985, che custodisce la memoria della compagna scomparsa Christine Gössler e dei sette anni d’amore vissuti insieme. Nella stessa sede, anche Pimo Dictionary, il vocabolario domestico creato dall’artista cinese Pixy Liao insieme al compagno Moro.

Altra anteprima italiana è quella di Erik Kessels, che porta a Lucca un’installazione site-specific del 16° capitolo di In Almost Every Pictures, Sexy Sofa, dedicato alla creatività erotica messa in scena nel salotto di casa dai due coniugi Noud e Ruby.

In almost every picture 16 © Erik Kessels

La mostra è ospitata nell’Ex Museo del Fumetto, dove il percorso espositivo prosegue con altre cinque mostre. Simone Cerio in Religo indaga la relazione tra fede e omosessualità all’interno della Chiesa cattolica; Marta Bogdańska, con Love That Dare Not Speak its Name, primo capitolo del lavoro dell’attivista polacca che traccia le biografie queer di figure significative della letteratura, della cultura e dell’arte; Marco Tiberio con Enlarge Magazine, un viaggio visivo e ironico attraverso gli strumenti che dovrebbero aiutare gli uomini ad accrescere le dimensioni del proprio organo sessuale; Laura Lafon in You could even die for not being a real couple indaga il tema dell’amore nel contesto politico e sociale dei territori curdi della Turchia dell’Est, dove d’amore si può persino morire per le rigide leggi. Una mostra esplora il tema dell’amicizia, la Philia degli antichi greci, attraverso una selezione di più di ventilibri fotografici.

Nella sede della Casermetta San Pietro, la monografica dedicata a uno dei lavori più noti del fotografo italiano Stefano De Luigi, Pornoland redux, nel quale l’autore riscrive le dinamiche di un immaginario ormai cristallizzato, legato al cinema pornografico.

RCA22 Winner © Nicolò Filippo Rosso Exodus

Il Sotterraneo del Baluardo San Colombano ospita la mostra dei vincitori del World Press Photo 2021 e del vincitore del Romano Cagnoni Award 2022, Nicolò Filippo Rosso con Exodus, progetto a lungo termine che porta una testimonianza sulle condizioni di diseguaglianza sociale, di mancato accesso ai diritti primari e di difficoltà estrema nell’acquisizione delle libertà fondamentali, che caratterizzano il fenomeno delle migrazioni in America Latina.

C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa, marzo 2022
Immagine di copertina: © Pixy Liao 2013
Things we talk about, from the series Pimo Dictionary

PHOTOLUX FESTIVAL – BIENNALE INTERNAZIONALE DI FOTOGRAFIA
21 maggio – 12 giugno 2022

Informazioni: Tel: +39 0583 53003
www.photoluxfestival.it

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