Non si sono ancora spenti gli echi del grande successo ottenuto da Fondazione Arena in Oman, dove Plácido Domingo si è esibito nei giorni scorsi a Muscat, con l’Orchestra dell’Arena di Verona.
Il
“Gala Zarzuela” del 6 e 8 settembre ed il balletto “Fuego” del 7 si sono infatti conclusi con standing ovations e grandi applausi anche da parte del Principe del Sultanato dell’Oman, Sayyid Kamil Al Said, e di Nasr bin Hamoud bin Ahmed Al Kindi, Segretario Generale della Royal Court of Affairs e Vice Presidente del Consiglio della Royal Opera House Muscat. Con loro anche il Direttore Generale della Royal Opera House Umberto Fanni, già anni fa direttore artistico di Fondazione Arena, soddisfatto del successo dell’opera che inaugurava la stagione lirica locale e segnava il quinto anno consecutivo di collaborazione tra i due enti lirici.
Plácido Domingo ha trionfato in Oman con il
“Gala Zarzuela”, spettacolo rappresentato davanti ad un’Arena gremita ed entusiasta nel 2017, e il cui successo ha spinto la Royal Opera House a riproporre lo stesso impianto spettacolare a Muscat . Con Domingo, le voci di Arturo Chacón Cruz e Ana Maria Martinez, la regia del veronese Stefano Trespidi e la direzione del giovane maestro valenciano Jordi Bernàcer, già applaudito in Aida e Nabucco nell’anfiteatro veronese. A 6.000 chilometri da Verona, anche cento tra orchestrali, sarti, truccatori e tecnici. Il 7 settembre i complessi artistici e tecnici areniani hanno anche contribuito al successo di “Fuego”, fusione di balletto classico e flamenco creata dal più grande danzatore e coreografo spagnolo, Antonio Gades, e dal celebre regista Carlos Saura ispirandosi a El Amor brujo di Manuel De Falla.
La tournée è stata la quinta collaborazione tra Fondazione Arena ed il grande teatro omanita, che è stato inaugurato nell’ottobre 2011 da
Turandot con regia e scene di Franco Zeffirelli e con le maestranze veronesi al gran completo, dirette per l’occasione proprio da Plácido Domingo. La sera dell’8 settembre è stata anche l’ultima esibizione dell’orchestra areniana dopo il Festival 2018 e prima della pausa autunnale.
In concomitanza con la trasferta a Muscat, capitale dell’Oman, sono stati definiti i dettagli dell’accordo tra il Sovrintendente e Direttore Artistico della Fondazione Arena di Verona
Cecilia Gasdia e il celebre cantante e direttore, che riguarda la settimana di eventi unici che vedranno Plácido Domingo protagonista dell’Arena di Verona Opera Festival 2019.
I festeggiamenti inizieranno il 28 luglio 2019, data in cui il grande artista spagnolo salirà sul podio areniano per dirigere orchestra, coro e cast d’eccezione in Aida”, nell’edizione storica di Gianfranco de Bosio, che con il suo fortunato allestimento ricrea la magica prima notte operistica del 10 agosto 1913 quando tutto iniziò per il Festival in Arena.
Si proseguirà nel segno del genio di Busseto e in particolare de
“La Traviata”, nella nuova produzione del Festival 2019. Il 1 agosto 2019 Plácido Domingo canterà, interpretando per la prima volta in Arena la più importante delle grandi figura paterne verdiane: Giorgio Germont, padre di Alfredo e, metaforicamente, di Violetta, fulcro della caduta e della redenzione della protagonista.
La sera seguente, il
2 agosto 2019, Domingo sarà nuovamente nella veste di direttore d’orchestra per “Carmen”, titolo da lui molte volte interpretato come tenore sotto la guida dei più illustri maestri quali Kleiber, Solti, Abbado, Prêtre, Maazel e già diretto in poche eccezionali occasioni. L’allestimento sarà il medesimo che ha inaugurato il Festival 2018, a firma di Hugo de Ana.
Questa irripetibile settimana si concluderà con una serata evento unica: il
4 agosto 2019 andrà in scena la “Plácido Domingo 50 Arena Anniversary Night”, che presenterà un nuovo allestimento per tre atti operistici in forma scenica, con i complessi areniani e un cast leggendario attorno alla grande star della lirica mondiale, impegnata in tre ruoli diversi. Il programma è tutto dedicato a Giuseppe Verdi: le parti III e IV di Nabucco – che affiancano l’immancabile “Va’ pensiero” a preziosi duetti e alla grande aria Dio di Giuda – il I atto de I due Foscari – grande opera del primo Verdi, mai rappresentata in Arena – e l’atto finale di Macbeth, cavallo di battaglia baritonale di Domingo e scrigno di perle musicali quali la grande scena del Sonnambulismo e l’aria Pietà, rispetto, amore.
La star mondiale Domingo ha cominciato il suo illustre percorso in Italia proprio all’Arena di Verona nell’estate 1969, con
Turandot e Don Carlo, accanto ad altre leggende come Montserrat Caballé, Birgit Nilsson, Piero Cappuccilli e Fiorenza Cossotto in allestimenti favolosi. Da allora è seguita una carriera internazionale ai massimi livelli e tuttora inarrestabile, come tenore, baritono, direttore d’orchestra, general manager e mentore di giovani talenti. Gli spettacoli già in programma che lo vedranno protagonista nel 2019 consolidano quindi il profondo legame tra l’Opera Festival dell’anfiteatro veronese e questo grande artista, a cinquant’anni dal suo debutto sul palcoscenico più grande del mondo.

C.S.

Contributi fotografici Khalid AlBusaidi

Biglietti e dettagli:
www.arena.it

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