100 fotografi da tutto il mondo, con 20 mostre in vari luoghi della città. Per la prima volta fa tappa a Lodi il Word Press Photo.  

Lodi torna a raccontare il nostro mondo nella XIIIa edizione del Festival della Fotografia Etica, dal 24 settembre al 23 ottobre 2022. Un mondo in continuo e veloce cambiamento di cui la fotografia congela il momento e ci aiuta a capire. A Lodi, ad aprire finestre su situazioni e storie a noi spesso sconosciute, sono quasi 100 fotografi da ogni parte del pianeta con oltre 20 mostre per coinvolgere il pubblico attraverso progetti inediti, esposti in spazi all’aperto e nelle prestigiose location della città.

[© Felipe Fittipaldi, World Report Award 2022]

WORLD REPORT AWARD
Cuore espositivo è il World report award – Documenting humanity. Tutte le mostre sono raccolte e visitabili in Palazzo Barni. Cinque le sezioni che lo compongono. La categoria Master è stata vinta dal brasiliano Felipe Fittipaldi con Eustasy, viaggio che documenta l’innalzamento delle acque e i disastrosi interventi che hanno reso Atafona, in Brasile, il caso più significativo di erosione costiera nel mondo. Una menzione speciale ad Alessio Mamo con Uncovering Iraq, in cui ha documentato il lavoro di un team di esperti iracheni e internazionali per portare alla luce le fosse comuni nel Paese.

La categoria Spotlight va alla norvegese Line Ørnes Søndergaard e al suo The Split – A Brexit love story, per capire le cause che hanno condotto alla Brexit. La categoria Short story è stata vinta dall’italiana Isabella Franceschini con Becoming a Citizen, racconto di giovani cittadini che sostengono valori democratici e di Michelle, una ragazza di soli 15 anni, la sindaca più giovane d’Italia e la prima ad accedere alla carica di consigliere regionale.

Il tedesco Valentin Goppel si è aggiudicato la categoria Student con Between the years, la storia della gioventù tedesca durante il periodo della pandemia. La sezione Single Shot è stata vinta dall’americano Tom Fox, menzione speciale per la tedesca Julia Gunther.

[Amazonian Dystopia © Lalo de Almeida, for Folha de São Paulo/Panos Pictures]

WORLD PRESS PHOTO
Per la prima volta quest’anno, al Festival della Fotografia Etica di Lodi fa il suo arrivo il World Press Photo, con l’esposizione dei vincitori del 2022, nello spazio omonimo ospitato presso Bipielle Arte. Il concorso internazionale di fotogiornalismo e fotografia documentaria più famoso al mondo, che si svolge da oltre 50 anni e indetto dalla World Press Photo Foundation di Amsterdam, vede la città di Lodi protagonista con una tappa del suo tour che conta oltre 100 città nel mondo. Quasi 150 immagini che arrivano dai 5 continenti.

I lavori premiati sono stati scelti tra i 64.823 candidati, tra fotografie e open format, realizzati da 4.066 fotografi provenienti da 130 Paesi del mondo: si tratta di lavori firmati per le maggiori testate internazionali, come National Geographic, BBC, CNN, Times, Le Monde, El Pais che si contendono il titolo nelle diverse categorie del concorso.

[© Isabella Franceschini, WorldReportAward2022]

UNO SGUARDO SUL MONDO
Visitabile presso il Palazzo della Provincia, propone due percorsi realizzati in collaborazione con Agence France-Press attraverso lo sguardo di diversi fotogiornalisti che raccontano alcune delle tematiche internazionali più calde, quali la guerra in Ucraina e la situazione in Afghanistan un anno dopo la ripresa del potere da parte dei Talebani.

SPAZIO APPROFONDIMENTO
Quest’anno ospita il progetto di Vital Impacts, un gruppo di fotografi della celebre rivista National Geographic e non solo, coinvolti da Ami Vitale, che fanno squadra per venire in soccorso della natura. Un viaggio intorno al mondo alla scoperta di paesaggi esotici, animali in via di estinzione, terre lontane e poco esplorate per conoscere uomini e donne che ogni giorno lavorano per la conservazione delle specie e per salvaguardare la Terra Madre. Parte della mostra è esposta outdoor, nei Giardini pubblici di Lodi, e indoor nell’ex Chiesa dell’Angelo.

[© Sebastian Gil Miranda for Na Ponta dos Pés]

SPAZIO NO-PROFIT
Il chiostro del ex-ospedale Gorini ospita tre progetti: il fotografo Sebastian Gil Miranda per l’organizzazione Na Ponta dos Pés con Ballet against bullets, che mira a favorire l’empowerment delle bambine, offrendo opportunità di crescita, apprendimento e trasformazione sociale, attraverso la danza e altre attività educative artistiche, culturali e sportive; l’italiano Gianluca Colonnese per il progetto Aisha con Amina – La donna che insegna a volare, sul tema della violenza e discriminazione contro le donne indipendentemente dalla loro fede religiosa; l’italiano Giovanni Diffidenti per Parkinson Italia Onlus con Non chiamatemi morbo.

[© Long Xiangyu]

LE VITE DEGLI ALTRI
Lo spazio tematico di Palazzo Modignani contiene sei focus fotografici: l’italiana Erika Pezzoli con Artemis, storia della giovane Carola che fa parte del 2% delle cacciatrici donne in Valle d’Aosta e che consuma quasi unicamente la carne degli animali che caccia; il cinese Xiangyu Long con TikTok in Kham, per scoprire come un video di sette secondi caricato su TikTok abbia trasformato un pastore di yak del Tibet in una celebrità online nel giro di una notte, producendo un impatto profondo sul suo villaggio natale.

[© Barbara Davidson]

La canadese Barbara Davidson con Valeries and Henry: unhoused but unbroken, la storia di due dei 65.000 senzatetto di Los Angeles, dal loro matrimonio all’allontanamento dal parco in cui risiedevano, dalla loro nuova vita in un furgone al ritorno alla vita di strada; il canadese Tim Smith con In the world but not of it, in cui porta a conoscere gli Hutteriti, un gruppo di Anabattisti pacifisti le cui radici risalgono alla riforma del XVI secolo e la cui cultura è preservata attraverso l’autosufficienza, grazie a uno spontaneo isolamento dalla società; il russo Misha Maslennikov con The Don steppe, uno spaccato molto realista di quella che è la vita nella steppa russa; il francese Thomas Morel-Fort con Donna, a filipina life of sacrifice, in cui cattura le vite dei lavoratori filippini senza documenti impiegati presso le ricche dimore di Parigi e in Costa Azzurra.

ALTRE MOSTRE
Almost Europe di Luca Nizzoli Toetti, un lavoro di fotografia documentaria ospitato presso la sede della Banca Centropadana, approfondisce i gesti e i percorsi della quotidianità, che si sviluppa nell’eterogeneo tessuto sociale, culturale e urbano del vecchio continente.

Presso la Questura di Lodi trova spazio la mostra Frammenti di storia, un percorso che racconta fatti di cronaca drammatici e significativi che hanno fatto la storia d’Italia e del nostro territorio attraverso gli scatti prodotti dalla Polizia Scientifica.

A MONTANASO
Montanaso, comune partner ufficiale della XIII edizione, ospita gratuitamente per tutti i visitatori la mostra di Jana Mai che si è aggiudicata lo scorso anno la categoria Student del WRA con il lavoro The descendants of the wolves, la storia dei Gagauzi, una minoranza turca di fede ortodossa cristiana che vive nell’area meridionale della Repubblica Moldova.  

FFE – OFF
È un circuito di mostre fotografiche, senza vincoli tematici o di genere, esposte in negozi, bar, ristoranti, gallerie, circoli culturali e aree pubbliche della città.

C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa, settembre 2022
Immagine di copertina © Antonello Veneri

XIII FESTIVAL DELLA FOTOGRAFIA ETICA DI LODI 2022
24 settembre 2022 – 23 ottobre 2022

Tutte le mostre, compresa quella al World Press Photo, sono accessibili con biglietto giornaliero o abbonamento acquistabili online e in loco. La mostra ai giardini pubblici della città e alla Questura sono invece gratuite e libere.

www.festivaldellafotografiaetica.it

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