Uno sguardo a oriente ai Musei di Strada Nuova: a Palazzo Bianco l’arte safavide, a Palazzo Rosso i tappeti Sanguszko.

Due sono le mostre, strettamente collegate fra loro, che inaugurano a novembre in due prestigiose dimore storiche e che si inseriscono nel progetto Genova per Rubens. A Network. Su questo progetto e sui focus che la città sta dedicando a Rubens, si rimanda alla mostra a Palazzo Ducale, vedi notizia DeArtes qui; altre iniziative, vedi qui. Per un ulteriore collegamento si rimanda al progetto espositivo Superbarocco che getta un ponte tra Genova e Roma qui

[Ali Quli Jubaddar, Persia, 1680 ca., Susanna e i vecchioni, Genova, Collezione privata]

GENOVA AL TEMPO DI RUBENS: UNO SGUARDO AD ORIENTE
FIGURE PERSIANE. RUBENS, I GENOVESI E L’ARTE SAFAVIDE
11 novembre 2022 – 12 febbraio 2023
Musei di Strada Nuova, Palazzo Bianco

Esposta una serie di preziose opere persiane di epoca Safavide databili al XVI e agli inizi del XVII secolo, per la prima volta offerte all’ammirazione del pubblico italiano. Gli splendidi tessuti serici e le affascinanti miniature di collezione privata sono accomunati dalla presenza di raffigurazioni di personaggi in costume persiano che si riallacciano ai soggetti rappresentati sui tappeti esposti a Palazzo Rosso.

Nei primi anni del Seicento, queste raffinatissime ed esotiche figure hanno colpito l’attenzione anche di Pieter Paul Rubens, come testimoniano alcuni disegni ora conservati presso il British Museum, la cui riproduzione è visibile in mostra, insieme a quella dei numerosi dipinti in cui il grande maestro fiammingo inserì costumi, tappeti e tessuti persiani.

Nella stessa sede è esposta una miniatura persiana a soggetto biblico, raffigurante Susanna e i Vecchioni, eseguita da un pittore persiano ispirato da un modello di Rubens, testimonianza di un dialogo interculturale che coinvolse profondamente anche gli artisti che lavorarono nell’ambito dell’impero Safavide.

[Pieter Paul Rubens, Quattro figure in abiti persiani, disegno, ©The Trustees of the British Museum. All rights reserved]

L’interesse per la Persia Safavide era condiviso, nello stesso periodo, anche da molti genovesi, in linea con una tradizione di rapporti con questa parte del mondo orientale che risale al Medioevo. La città, che nel 1605 accolse Anthony Sherley, il celebre ambasciatore inglese di Shah Abbas, fratello di Robert, ritratto da Anton van Dyck nel 1622 in abiti orientali, continuò a essere uno snodo importante del commercio con il Medio e l’estremo Oriente e l’afflusso di merci pregiate dalla Persia era assicurato anche grazie all’intermediazione di mercanti armeni.

Una sezione della mostra è dedicata alla presenza di tappeti, tessuti e altri manufatti persiani nelle dimore nobiliari, attestata dai dipinti dell’epoca e dai documenti d’archivio, mentre la curiosità e l’attenzione della classe dirigente genovese nei confronti dell’Impero Safavide, in competizione con quello Ottomano, è rivelata anche dalle numerose opere a stampa dedicate alla storia e ai costumi persiani provenienti dalle biblioteche delle famiglie aristocratiche.

La mostra è a cura di Loredana Pessa, realizzata in collaborazione con la Fondazione Bruschettini per l’Arte Islamica ed Asiatica. Catalogo Sagep

[Persia, Kerman, 1550-1575, Tappeto Sanguszko Schutz, Lyon, Musée des Tissus]

GENOVA AL TEMPO DI RUBENS: UNO SGUARDO A ORIENTE
I MAGNIFICI TAPPETI SANGUSZKO
“I TAPPETI PIÙ BELLI DEL MONDO”: CAPOLAVORI DALLA PERSIA DEL XVI SECOLO
11 novembre 2022 – 12 febbraio 2023
Musei di Strada Nuova, Palazzo Rosso

La città di Genova, sin dai secoli del Medioevo, è stata un centro nevralgico del commercio dei tappeti orientali, utilizzati dalle famiglie più abbienti nelle loro dimore e destinati a impreziosire gli edifici più importanti.  

La mostra si configura come un evento eccezionale non soltanto perché per la prima volta in Italia viene presentato un numero rilevante di straordinari tappeti persiani del XVI secolo, ma anche perché viene riunito uno dei più importanti gruppi di tappeti safavidi, costituito da manufatti prodotti nella città di Kerman e denominato “Sanguszko” dal nome della nobile famiglia polacca che ne ha posseduto uno degli esemplari più noti.

Si tratta di una serie di splendide opere d’arte create nel periodo safavide, alla metà del XVI secolo, da artisti di livello eccezionale. Realizzati con la tecnica dell’annodatura, impiegando filati di lana, cotone e seta di altissima qualità, questi meravigliosi tappeti sono caratterizzati da un’incredibile varietà di figurazioni che alludono alle bellezze della terra e alla vita ultraterrena. Veri e propri ‘giardini portatili’, parchi di delizie popolati di animali, angeli e musici, erano tenuti in massima considerazione e considerati degni delle dimore più sontuose.  

[Persia, Kerman, 1550-1575, Tappeto Sanguszko, Madrid, Instituto de Valencia de Don Juan]

Dei quattordici Sanguszko ancora esistenti, otto sono visibili nelle sale del primo piano di Palazzo Rosso, mentre gli altri sei sono presentati sotto forma di riproduzioni. Al secondo piano dell’edificio, invece, il pubblico può ammirare altri quindici meravigliosi tappeti, tra i quali nove in originale e sei sotto forma di riproduzione, provenienti sia da Kerman, sia da altri centri di produzione persiani, come Tabriz o Mashhad. Databili al XVI e XVII secolo, questi manufatti, alcuni dei quali in passato accostati al gruppo Sanguszko, contribuiscono ad ampliare il panorama dell’arte del tappeto nell’epoca Safavide.

L’esposizione, che trae spunto dal restauro, sponsorizzato dalla Fondazione Bruschettini per l’Arte Islamica e Asiatica, di uno dei tappeti Sanguszko proprietà dell’Instituto Valencia de Don Juan di Madrid, è a cura di Michael Franses, Presidente di Hali Publications, Londra. L’iniziativa si realizza grazie alla disponibilità di illustri prestatori pubblici e privati – tra i quali il Museo del Louvre, Il Museo del Tessuto di Lione, il Museo d’Arte Islamica di Berlino, il duca di Buccleuch, il Museo Poldi Pezzoli di Milano, la Fondazione Thyssen-Bornemisza, l’Instituto Valencia de Don Juan e la stessa Fondazione Bruschettini per l’Arte Islamica e Asiatica.

C.S.M.
Fonte: Ufficio Stampa, 7 novembre 2022
Immagine di copertina:
Persia, Shiraz, Epoca Safavide, 1560 ca., Scena di caccia in un paesaggio, Genova, Collezione privata

FIGURE PERSIANE. RUBENS, I GENOVESI E L’ARTE SAFAVIDE
11 novembre 2022-12 febbraio 2023
Genova, Palazzo Bianco

I MAGNIFICI TAPPETI SANGUSZKO. “I TAPPETI PIÙ BELLI DEL MONDO”: CAPOLAVORI DALLA PERSIA DEL XVI SECOLO
11 novembre 2022-12 febbraio 2023  
Genova, Palazzo Rosso

Info: biglietteriabookshop@comune.genova.it
Tel. +39 0102759185
https://www.museidigenova.it/it/musei-di-strada-nuova

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