Carabinieri TPC sequestrano dipinto esposto alla mostra ‘Rubens a Genova’ (che rimane aperta). Palazzo Ducale: un problema di proprietà e non di autenticità dell’opera; massima collaborazione alle indagini.

I Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale hanno sequestrato l’opera d’arte “Cristo risorto appare alla Madre”, esposta per la mostra “Rubens a Genova”, allestita a Palazzo Ducale (vedi notizia DeArtes qui) e assicurata per il valore di 4 milioni di euro. Il dipinto a olio su tela, delle dimensioni di 184×150 cm, è attribuito all’artista Peter Paul Rubens (Siegen, Vestfalia 1577 – Anversa 1640) e alla sua bottega. I reati ipotizzati sono quelli di esportazione illecita e riciclaggio.

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I Carabinieri del Nucleo TPC di Genova, nel corso di una complessa e dettagliata indagine coordinata dalla Procura della Repubblica del capoluogo ligure, hanno eseguito il provvedimento il giorno 30 dicembre 2022. Gli inquirenti hanno accertato che il prezioso bene culturale proviene dalla collezione di una nobile famiglia genovese, che lo custodiva nello storico palazzo di famiglia sottoposto a vincolo già dai primi anni del Novecento, appartenente all’antico sistema dei “Rolli”.

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L’opera era stata poi ceduta agli attuali indagati, i quali lo avevano esportato utilizzando un Attestato di Libera Circolazione, rilasciato dall’Ufficio Esportazione di Pisa, ottenuto tramite false dichiarazioni e omissioni. Inoltre, gli indagati hanno dissimulato la vendita fittizia dell’opera utilizzando società appositamente create all’estero, ostacolandone l’individuazione.

L’importante opera d’arte è caratterizzata da un’eccezionale particolarità: una terza figura è visibile tra la Madonna e Cristo e si tratta, probabilmente, di una creazione precedente, un ‘ripensamento’ che Rubens aveva deciso di non mantenere nell’opera definitiva. Naturalmente, la figura in questione sarà oggetto di ulteriori accertamenti.

Sala Stampa Comando TPC, 30 dicembre 2022

PALAZZO DUCALE:
OPERAZIONE CONDOTTA PER UN PROBLEMA DI PROPRIETÀ E NON DI AUTENTICITÀ DELL’OPERA.
BERTOLUCCI: «PIENA COLLABORAZIONE CON IL NUCLEO TUTELA PATRIMONIO»

«Piena e assoluta collaborazione tra Palazzo Ducale Fondazione per la Cultura e i Carabinieri del Nucleo Tutela del Patrimonio culturale». Questo il commento della direttrice di Palazzo Ducale Serena Bertolucci dopo l’operazione che ha portato al sequestro del quadro “Cristo risorto appare alla madre” nelle Sale dell’Appartamento del Doge dove è in corso la mostra “Rubens a Genova” (vedi notizia DeArtes qui).

«Un’operazione – sottolinea Bertolucci – condotta per un problema riguardante la proprietà dell’opera e non la sua autenticità. Il dipinto era posizionato al di fuori del percorso principale della mostra che rimane quindi visitabile senza perdere il proprio valore di testimonianza artistica di un periodo storico eccezionale per la città di Genova».

«L’attribuzione di un’opera di Rubens – sottolinea Anna Orlando, curatrice della mostra insieme a Nils Büttner – passa attraverso il vaglio degli studiosi dell’istituto di riferimento che è il Rubenianum di Anversa, la massima autorità scientifica internazionale per lo studio delle opere di Rubens. Ai curatori, uno dei quali – Büttner – è proprio il presidente del Rubenianum, il dipinto è stato sottoposto soltanto in anni recenti, a distanza di almeno 8-10 anni dalla sua vendita. Un lavoro collegiale degli studiosi di Rubens ritiene che l’opera sia eseguita su disegni di Rubens in parte dalla bottega e in parte dal Maestro, come spiega esaustivamente la scheda di catalogo, a firma di Fiona Healy».

Gli studiosi dell’editorial Board del “Corpus Rubenianum”, ossia la serie di volumi che scheda e pubblica tutte le opere di Rubens – tra i quali Büttner – hanno potuto visionare l’opera durante il restauro presso l’I.R.P.A., Istitut royal du Patrimoine artistique, istituzione belga senza scopo di lucro. Anna Orlando, in qualità di co-curatrice della mostra di Genova è stata invitata a visionare il dipinto e apartecipare alla giornata di studio che si è svolta in quella sede l’11 agosto 2022.

Diversi tra gli studiosi di quella giornata fanno parte del comitato scientifico onorario della mostra. In quell’occasione è stato sottolineato l’interesse scientifico per il dipinto che non era mai stato esposto al pubblico in precedenza. In quella occasione si era anche deciso di esporlo prima di ultimare il restauro condividendo l’ipotesi che debba trattarsi di opera di Rubens e della sua bottega (ossia solo una parte considerata autografa cioè di mano di Rubens).

La Fondazione Palazzo Ducale in quanto sede espositiva della mostra e ente organizzatore aveva già provveduto a inoltrare la richiesta di prestito alla proprietà, secondo le procedure necessarie per tutti i prestiti.

«A questo proposito è importante sottolineare – conclude la direttrice Serena Bertolucci – quanto Palazzo Ducale sia attento, nell’organizzazione delle proprie iniziative culturali, al rispetto delle normative e delle regole vigenti. E non potrebbe essere altrimenti, considerato il ruolo che la Fondazione svolge non soltanto a livello cittadino».

Ufficio Stampa Palazzo Ducale Genova, 30 dicembre 2022

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