Per la prima volta a Milano, a Palazzo Reale, in mostra 15 capolavori del genio della videoarte.  

Nato a New York nel 1951, di origini italo-americane, Bill Viola è riconosciuto a livello internazionale come l’artista che, attraverso la sperimentazione della videoarte, ha realizzato opere uniche, considerate a tutti gli effetti dei capolavori dell’arte contemporanea. Palazzo Reale di Milano presenta un’importante esposizione che ripercorre l’intera carriera artistica di Bill Viola, presentando al pubblico quindici capolavori, dal 24 febbraio al 25 giugno 2023.

Con la sapiente cura di Kira Perov, moglie dell’artista e direttore esecutivo del Bill Viola Studio, sono esposte opere che coprono trent’anni di lavoro: un evento unico per concedersi la possibilità di riflettere sulla vita, intraprendere il proprio viaggio interiore e immergersi in un mondo alternativo, del tutto diverso da quello che si è lasciato all’ingresso.

[Bill Viola, Emergence, 2002, Video installation. Performers: Weba Garretson, John Hay, Sarah Steben
Photo: Kira Perov © Bill Viola Studio]

L’ARTISTA
Partendo dallo studio della musica elettronica, dalle potenzialità della performance art e dai film sperimentali, da oltre 40 anni Viola realizza lavori che, attraverso un nuovo linguaggio artistico, si rivolgono costantemente alla vita, alla morte e al viaggio intermedio, per poter indagare una più profonda conoscenza dell’uomo e il suo rapporto con l’ambiente, le influenze della filosofia orientale e occidentale, l’importanza iconica del mondo naturale e molte altre tematiche.

Prendendo spunto dalle realtà che incontra nei suoi viaggi in giro per il mondo con la moglie Kira Perov, tra gli anni Settanta e Ottanta, Bill Viola giunge alla creazione di opere che avvolgono l’osservatore con composizioni e suoni, cercando di rappresentare le infinite possibilità della psiche e dell’animo umano. Tra questi, fondamentali tappe sono i 18 mesi trascorsi a Firenze, dove incontra per la prima volta l’arte rinascimentale.

Nel 1997, durante un progetto di ricerca del Getty, ha continuato a esplorare l’iconografia cristiana antica, con particolare attenzione all’immaginario medievale, rinascimentale e manierista. Viola ha poi proposto una nuova composizione dell’immagine attraverso la costruzione di elaborate scene teatrali ispirate alla tradizione storico-artistica occidentale, cinematografica nel vero senso della parola, con ambientazioni, attori, scenografie, disegno luci, fotografia e anche un regista. Fuoco e acqua, elementi simbolici per il passaggio dalla vita alla morte, così come da questa vita all’altra; il mondo digitale; un mondo visivo immateriale; un’esistenza dipendente da impulsi di elettricità: tutto richiama alla mente la fragilità e la fugacità della natura umana.

[Bill Viola, Tristan’s Ascension (The sound of a mountain under a waterfall), 2005. Video/sound installation. Performer: John Hay
Photo: Kira Perov © Bill Viola Studio]

LA MOSTRA
I visitatori possono contemplare le profonde questioni che Bill esplora con immagini al rallentatore in cui luce, colore e suono possono creare momenti di profonda introspezione.

Questa dimensione emerge nella serie dei video Passions (di chiaro richiamo al Rinascimento italiano) che al rallentatore catturano ed estendono dettagli di emozioni umane impossibili da vedere in tempo reale, o in Ocean without a shore (2007), opera nata a Venezia nella chiesetta sconsacrata di San Gallo che descrive una soglia metaforica del momento di transizione in cui la vita diventa morte.

Poi, l’incontro virtuale tra uomo e donna in The veiling (1995); il diluvio improvviso e terrificante al centro di The raft (maggio 2004), installazione che ricorda l’importanza della collaborazione umana per poter sopravvivere a catastrofi naturali o crisi inaspettate; la serie Martyrs (2014) nella coraggiosa lotta di quattro protagonisti nella morsa dei quattro elementi naturali, man mano che riescono ad accettare il loro inevitabile destino.

[Bill Viola, The Greeting, 1995. Video/sound installation. Performers: Angela Black, Suzanne Peters, Bonnie Snyder
Photo: Kira Perov © Bill Viola Studio]

E ancora il video-dittico di proiezioni su lastre di granito nero Man searching for immortality / Woman searching for eternity (2013) e opere, parte della serie Tristan (2005), che raffigurano l’intensità visiva e uditiva della trasfigurazione del fuoco e dell’acqua accanto a opere raramente esposte in territorio italiano come The quintet of the silent (2000).

La mostra Bill Viola, promossa dal Comune di Milano-Cultura, è prodotta e organizzata da Palazzo Reale e Arthemisia con la collaborazione del Bill Viola Studio. Catalogo edito da Skira. La mostra è parte di Milano Art Week (11 – 16 aprile 2023), la manifestazione diffusa coordinata dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Milano, in collaborazione con miart.

C.S.M.
Ufficio Stampa, febbraio 2023

BILL VIOLA
24 febbraio – 25 giugno 2023

Palazzo Reale
Piazza del Duomo, 12 – Milano
T:+39 02 884 45 181 
E: c.mostre@comune.milano.it
www.palazzorealemilano.it

Informazioni e prenotazioni mostra: T +39 02 892 99 21
www.arthemisia.it 

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