A Castel Pergine, 30a edizione della Mostra annuale d’arte. Le sculture di Andreas Kuhnlein e il concerto dei Fan Chaabi aprono la stagione culturale e turistica.

Ventitré sculture e gruppi scultorei in legno, per lo più di grandi dimensioni, popolano il parco tra le mura, il prato della Rocca, il Palazzo Baronale, evocando personaggi storici e mitologici e riecheggiando le vicende legate all’antico maniero.

[Fasi di allestimento della mostra]

La 30a mostra d’arte a Castel Pergine vede protagonista l’artista bavarese Andreas Kuhnlein (nato nel 1953 a Unterwössen nel Chiemgau) con le sue opere in legno. «I tronchi sradicati dalle tempeste o malati sono il materiale preferito per il mio lavoro artistico – spiega lo scultore – In questo vedo l’albero come un fenomeno essenziale e come sinonimo dell’uomo. So per esperienza che un albero con i suoi anelli annuali porta in sé il tempo trascorso, proprio come un volto umano. Anni buoni e cattivi, malattie e infortuni, influenze meteorologiche e habitat. Tutto questo non rimane nascosto all’osservatore attento». 

La mostra “Tracce di umanità. Spuren des menschseins” inaugura il 2 aprile alle ore 17.00 e rimane visibile fino al 5 novembre 2023. La giornata inaugurale prevede anche il concerto del gruppo Fan Chaabi, formato da cinque trentini immigrati di seconda generazione, che rappresentano la società multietnica contemporanea e la storia cosmopolita del castello. La loro musica esalta l’incontro fra popoli e culture, mescolando nenie, tarantelle, tammurriate, canti popolari di protesta, danze gitane. La partecipazione è a offerta libera (accesso fino a esaurimento posti disponibili). I fondi raccolti finanzieranno le spese di restauro.

[Fasi di allestimento della mostra]

CASTEL PERGINE
Il Castello di Pergine si trova nella verde Valsugana a pochi minuti da Trento, situato su un colle in posizione panoramica, immerso in un grande parco. La vista dal maniero spazia sulle Dolomiti di Brenta e sulle montagne della Valle dei Mocheni fino al blu del lago di Caldonazzo.

La prima menzione del castello risale al 1220, ma reperti numismatici romani legati a un insediamento lungo la Via Claudia Augusta Altinate, e la presenza già nel corso del XIII secolo di un palazzo di notevoli dimensioni attestano una frequentazione antichissima del colle nonché il suo ruolo di strategica centralità come presidio dell’importante sistema minerario della valle del Fersina e sulla strada per Trento.

Il complesso fortificato è ascrivibile alla tipologia del Volksburg, cioè “castello del popolo” difeso da cinta muraria, probabilmente sviluppatosi quale rifugio temporaneo a servizio di tutta la comunità. Poi feudo vescovile, fu enclave tirolese – testimoniata nelle forme architettoniche – nel territorio del Principato vescovile di Trento sino al 1531 quando ne divenne proprietà. A partire dal XV secolo, persa la funzione difensiva ancora oggi rappresentata dalle due cinte murarie scandite da bastioni e torri, venne trasformato in residenza signorile, con lo sviluppo, per volere dell’imperatore Massimiliano I d’Asburgo, nei primi anni del XVI secolo, del nucleo abitativo e di rappresentanza del Palazzo Baronale e del Torrione di Massimiliano.

[Fasi di allestimento della mostra]

Dopo la soppressione del Principato vescovile, nel 1803, la proprietà fu incamerata nei beni di Casa d’Austria e quindi restituita alla Mensa vescovile di Trento (1826), che la affittò a famiglie di contadini. Nel 1905 il bavarese Ferdinand Putz divenne il nuovo proprietario, dando vita con altri compatrioti alla Burg Persen Gesellschaft, società pangermanista per la diffusione della cultura tedesca nel Perginese.

Acquistato dal Comune di Pergine nel 1920 e concesso in affitto, venne dapprima convertito in suggestivo albergo, frequentato da clientela cosmopolita, poi in residenza privata. Fra gli anni Venti e Trenta vi soggiornò il pensatore Jiddu Krishnamurti insieme ad altri personaggi legati alla Società Teosofica. Nel 1956 l’ingegner Mario Oss di Zurigo, comprata la proprietà, vi riaprì l’attività alberghiera con successo internazionale.

Castel Pergine è il primo bene storico collettivo d’Italia, acquistato nel 2018 dalla Fondazione Castel Pergine Onlus con un’iniziativa di sottoscrizione popolare. È un contenitore di eventi musicali e teatrali, sede di una mostra annuale e modello di turismo sostenibile, ospitando al suo interno uno storico albergo con 17 stanze e 3 torri per un soggiorno a stretto contatto con la storia e con l’arte.

M.C.S.
Ufficio Stampa, 13 marzo 2023
Contributi fotografici: Fondazione Castel Pergine Onlus

ANDREAS KUHNLEIN. TRACCE DI UMANITÀ. SPUREN DES MENSCHSEINS
2 aprile – 5 novembre 2023

Castello di Pergine
via al Castello, 10 – Pergine Valsugana (TN)
info@fondazionecastelpergine.eu
www.fondazionecastelpergine.eu

Fasi di allestimento della mostra:
https://www.youtube.com/watch?v=yFlCeqijoxc&ab_channel=PublistampaArtiGrafiche

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