Alla Fondazione Ragghianti, opere in ceramica di Melotti, a confronto con lavori di artisti coevi, restituiscono un ritratto dell’artista inserito nel suo tempo.

Scultore, pittore, disegnatore e poeta, Fausto Melotti (Rovereto, 1901 – Milano, 1986) è stato un raffinato ceramista e, dal secondo dopoguerra fino ai primi anni Sessanta, nella ceramica ha trovato uno strumento di invenzione e trasformazione della scultura.

[Fausto Melotti nel suo studio a Milano, photo courtesy Fondazione Fausto Melotti, Milano]

A più di settant’anni dal primo incontro tra Carlo Ludovico Ragghianti e la ceramica di Fausto Melotti, e a vent’anni dalla pubblicazione del “Catalogo generale della ceramica” dell’artista, una mostra racconta e approfondisce questa produzione, a torto considerata secondaria, di uno dei protagonisti della trasformazione dell’arte italiana del Novecento.

Nel 1948 Carlo Ludovico Ragghianti pubblica un saggio nel catalogo della mostra “Handicraft as a fine art in Italy”, ospitata alla House of Italian Handicraft a New York. In quell’occasione, i vasi in ceramica di Fausto Melotti, insieme alle opere di Afro e Mirko Basaldella, Pietro Cascella, Filippo de Pisis, Renato Guttuso, Leoncillo, Marino Marini e molti altri, erano esposti per dimostrare come in Italia la produzione delle cosiddette arti applicate fosse da considerarsi a tutti gli effetti fine art.

[Fausto Melotti, Cerchi, 1960 circa, collezione privata, courtesy Hauser & Wirth, photo courtesy
Fondazione Fausto Melotti, Milano]

Per ricordare quel primo incontro tra Ragghianti e Melotti, nonché per celebrare il ventennale dell’edizione del “Catalogo generale della ceramica” di Fausto Melotti, la Fondazione Ragghianti organizza dal 25 marzo al 25 giugno 2023 la mostra “Fausto Melotti. La ceramica”, a cura di Ilaria Bernardi: un viaggio tra le opere di un protagonista assoluto del rinnovamento artistico italiano del Novecento.

Con “Fausto Melotti. La ceramica” la Fondazione Ragghianti desidera non soltanto rendere omaggio a un artista che ha saputo coniugare la tradizione classica con le avanguardie europee, la conoscenza scientifico-matematica con quella musicale, l’abilità poetico-letteraria con quella di disegnatore, pittore e scultore, ma vuole soprattutto ricordare la sua multiforme e innovativa produzione in ceramica attraverso una mostra che, individuandone le tipologie più ricorrenti, possa delineare una nuova di mappatura di quella che Germano Celant chiamò la “galassia Melotti”.
Libro-catalogo in italiano e inglese pubblicato dalle Edizioni Fondazione Ragghianti Studi sull’arte.

[Installation view mostra Fausto Melotti. La ceramica, Fondazione Ragghianti, 2023. Ph. Beatrice Speranza]

LA MOSTRA
Realizzata in collaborazione con la Fondazione Fausto Melotti e il MIC – Museo Internazionale delle Ceramiche in Faenza, la mostra si sviluppa in quattro sezioni.

La prima contestualizza la produzione ceramica di Melotti all’interno della sua vita e della sua attività, attraverso una cronologia illustrata che dalla nascita nel 1901 giunge alla sua scomparsa nel 1986. Teche accolgono documenti del suo archivio legati specificatamente alla produzione in ceramica, tra cui tre quaderni mai esposti finora.

La seconda sezione è dedicata alle più note tipologie di sculture in ceramica concepite dall’artista come tali: dalle ceramiche a carattere sacro ai bassorilievi, dagli animali alle “Korai”, dai cosiddetti “Bambini” fino ai “Teatrini”. Tra queste opere anche la preziosa “Lettera a Fontana” (1944), esposta nel 1950 alla Biennale di Venezia.

[Installation view mostra Fausto Melotti. La ceramica, Fondazione Ragghianti, 2023. Ph. Beatrice Speranza]

Nella terza sezione, il video “In prima persona. Pittori e scultori. Fausto Melotti” (1984), di Antonia Mulas, include l’unica intervista in cui l’artista, analizzando il proprio percorso e la propria concezione dell’arte, parli della ceramica.

Anticipata da un focus su un’altra tra le più note tipologie di opere in ceramica di Melotti – i vasi, nelle loro innumerevoli forme differenti – la quarta e ultima sezione della mostra raccoglie differenti tipologie di ceramiche: coppe, coppette, lampade, piatti, piastrelle che, anche se ispirate a oggetti d’uso quotidiano, sono state realizzate dall’artista svincolandole dalla loro funzione e rendendole vere e proprie sculture.

Accanto alle opere di Melotti sono esposte quelle di importanti artisti e designers con cui direttamente o indirettamente ebbe contatti, concesse in prestito dal MIC di Faenza, che conserva la raccolta d’arte ceramica più grande al mondo: da Giacomo Balla a Lucio Fontana, da Leoncillo ad Arturo Martini, da Enzo Mari a Bruno Munari, e ancora Gio Ponti, Emilio Scanavino, Ettore Sottsass e molti altri.

C.S.M.
Ufficio Stampa, 24 marzo 2023
Immagine di copertina: Fausto Melotti, Bambini, 1960circa, collezione privata
courtesy Hauser & Wirth ,photo courtesy Fondazione Fausto Melotti, Milano

FAUSTO MELOTTI. LA CERAMICA
25 marzo – 25 giugno 2023

Fondazione Centro Studi sull’Arte Licia e Carlo Ludovico Ragghianti
Complesso monumentale di San Micheletto
Via San Micheletto 3, Lucca
T. +39 0583 467205
E. info@fondazioneragghianti.it
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