Si potrebbe definire un mini Jazzfestival in versione invernale: nelle serate del 19 e 20 dicembre 2019, tra le ore 20 e le 23 nella cantina-spettacolo Sudwerk del Ca’ de Bezzi a Bolzano, il Südtirol Jazzfestival Alto Adige organizza la prima edizione di Winterjazz. Pochi giorni prima di Natale sul palco di via Andreas Hofer saliranno alcune giovani band nate all’interno dell’Euregio Jazzwerkstatt, lo stesso Euregio Collective e altri gruppi di cui fanno parte musicisti del laboratorio transfrontaliero.
Quasi due anni fa, nel gennaio del 2017, il Jazzfestival Alto Adige apriva l’Euregio Jazzwerkstatt, un’officina jazz nata per dare a giovani musicisti di Alto Adige, Trentino e Tirolo la possibilità di sviluppare progetti innovativi assieme ad artisti internazionali. Da allora l’Euregio Collective ha avuto modo di esibirsi in Svizzera, Austria e Italia, oltre ad essere ospitato dalle Jazzwerkstatt di Graz e Berna. I risultati del lavoro effettuato nei laboratori del 2017 e 2018 è poi confluito in alcuni concerti tenuti, con formazioni e in location diverse, durante il Jazzfestival Alto Adige. In occasione della nuova rassegna Winterjazz di Bolzano, la formazione multilingue proporrà composizioni e arrangiamenti del bassista sudafricano Carlo Mombelli: visionario esponente della musica d’avanguardia, nonché “costruttore di ponti”, arriverà in Alto Adige per partecipare al concerto del Sudwerk in veste di direttore e di solista. Artista in grado di incantare l’ascoltatore con sperimentazioni sonore, Mombelli è uno dei protagonisti assoluti della scena jazzistica sudafricana.
La rassegna Winterjazz proporrà tre formazioni nate durante il lavoro in laboratorio: il quartetto Wild Brush, con lo svizzero Benedikt Reising (sax), l’altoatesino Damian Dalla Torre (sax), l’austriaco Julian Pajzs (g) e il batterista tirolese Max Plattner; il nuovo sestetto 6chairs, composto dai tre musicisti dell’Euregio Werkstatt Mirko Pedrotti (vib), Matteo Cuzzolin (sax) e Ruth Goller (b), dal pianista britannico Kit Downes e dagli elvetici Marc Stucki (sax) e Christoph Steiner (dr); e il Max Plattner Trio, Max Plattner (dr), Lorenzo Sighel (sax), Marco Stagni (b), formatosi dopo un concerto a Hall in Tirol. Accanto a queste formazioni figureranno gruppi di lungo corso in cui suonano musicisti dell’Euregio Jazzwerkstatt come il duo elettro-acustico Satelliti, con Andrea Polato (dr), Marco dalle Luche (keys), fondato nel 2010 a Bolzano; la band Got it, formata da Lorenzo Sighel (sax), Matteo Giordani (dr), Luca Olzer (keyb), Roberto Zecchinelli (b) e il duo Stucki&Steiner: Marc Stucki (sax) e Christoph Steiner (dr).
L’Euregio Jazzwerkstatt vuole permettere a giovani musicisti della regione di integrarsi nella rete musicale internazionale e, di conseguenza, abituarsi alla mancanza di confini della musica jazz. E la dimostrazione di essere sulla strada giusta arriva da questo interessante programma, afferma Klaus Widmann, presidente del Jazzfestival Alto Adige. A Bolzano gli artisti del laboratorio musicale transfrontaliero conosceranno anche alcuni giovanissimi esponenti del jazz locale. Nel Sudwerk del Ca’ de Bezzi a Bolzano infatti alcuni solisti dell’Euregio Jazzwerkstatt suoneranno con la Südtiroler Jugend Bigband guidata da Helga Plankensteiner, eseguendo anche un brano per orchestra composto da Damian Dalla Torre, a sua volta musicista della Jazzwerkstatt.

C.S.

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Südtirol Jazzfestival Alto Adige Aftermovie 2018: https://youtu.be/dPbWDzAMJEU

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