All’Art Museum, mostra dell’artista londinese in collaborazione con Parco Archeologico di Pompei, nell’ambito di Pompeii Commitment.
La mostra mette in luce affinità inaspettate tra oltre cento opere d’arte e oggetti di stili diversi e di epoche diverse, celebrando l’inesauribile capacità della pittura di generare nuove conversazioni nel tempo.
“In the house of the trembling eye” è un’ampia mostra collettiva allestita dall’artista londinese Allison Katz nell’intera sede dell’Aspen Art Museum, organizzata in collaborazione con il Parco Archeologico di Pompei, in occasione del 45° anniversario dell’Aspen Art Museum e del 10° anniversario dell’edificio progettato da Shigeru Ban. La ricerca sulla mostra è stata sviluppata nel contesto della Digital Fellowship di Allison Katz nell’ambito del programma Pompeii Commitment. Archaeological Matters presso il Parco Archeologico di Pompei.
Invitata a dare vita a una mostra che incorpora opere provenienti da collezioni d’arte personali di Aspen e dintorni, Katz affronta la curatela e il display come estensioni dell’atto stesso di dipingere. L’esposizione presenta le sue opere, sia nuove che recenti, accanto a lavori di oltre cinquanta artisti e a una serie di frammenti di affreschi provenienti da Pompei, molti dei quali mai esposti prima negli States.
La fluidità e l’uso misto degli spazi negli ambienti domestici antichi, come quelli di Pompei, visti dall’artista come precursori del museo contemporaneo, diventano principi organizzativi chiave per l’architettura della mostra. Le opere sono esposte all’interno di un ambiente appositamente progettato che innesta nel museo la disposizione delle antiche domus pompeiane, diversificando l’atmosfera su tutti e tre i piani dell’edificio.
Facendo eco agli antichi metodi di coreografia dello sguardo attraverso il design architettonico, utilizzando corridoi, pavimenti rialzati, divisori e tende per orchestrare i movimenti e le interazioni dei visitatori, la mostra di Katz considera alcune delle questioni fondamentali delle immagini: come possono abitare un ambiente condiviso così come la mente di ciascuno, e come possono influenzare i modelli di pensiero passati e futuri.
Questa mostra è la prima in Nord America a unire l’arte contemporanea a questi antichi frammenti di affresco. Katz stabilisce relazioni formali e simboliche tra i frammenti antichi e le opere d’arte del XX e XXI secolo, mettendo a fuoco le connessioni emotive tra i loro soggetti attraverso la giustapposizione.
Residui culturali, storia dell’arte e autobiografia entrano così in dialogo con la memoria, l’inconscio e le questioni di gusto. Per oltre un decennio, Katz ha indagato i modi in cui le pratiche estetiche collegano e assorbono la narrazione personale, la cultura delle merci, la circolazione delle informazioni e la storia dell’arte. Il suo immaginario vario e spesso umoristico attraversa la pittura, i poster, la ceramica e le installazioni. È utilizzando l’atto di rivisitare e trasformare i propri motivi che l’artista crea un linguaggio e una discendenza da un’opera all’altra. La mostra infatti propone uno studio sull’accrescimento infinito della pittura nel corso della storia.
C.S.M.
Fonte: comunicato stampa del 10 maggio 2024
ALLISON KATZ. IN THE HOUSE OF THE TREMBLING EYE
30 maggio – 29 settembre 2024
Aspen Art Museum
637 East Hyman Avenue
Aspen, Colorado 81611
t: 970.925.8050
info@aspenartmuseum.org
www.aspenartmuseum.org
https://www.facebook.com/aspenartmuseum
https://www.aspenartmuseum.org/exhibitions/338-in-the-house-of-the-trembling-eye-br-an-exhibition-staged-by-allison-katz