La chiesa dove Giuseppe Verdi si avvicinò alla musica e di cui fu organista, è in pericolo. «Se il tetto dovesse crollare, non potremmo spiegare al mondo come abbiamo potuto lasciare che accadesse» ha detto Anna Maria Meo, al Teatro Regio di Parma, durante la presentazione del Festival Verdi, che sostiene la raccolta fondi organizzata da un comitato. E che sarà prossimamente presentata anche a Madrid, Buenos Aires, Lima, São Paulo, Rio de Janeiro e Montevideo.

La storia della Chiesa di San Michele Arcangelo di Roncole Verdi inizia anteriormente all’anno 1000, come antica pieve. Nel 1004 avvenne la posa della prima pietra per opera di Adalberto Marchese di Massa e nel 1094 ci fu la consacrazione «Ecclesia Santi Michaelis de Runcis». Nel 1509 venne costruita l’abside poligonale e nel 1610 la facciata. Infine, nel 1901 la chiesa è nominata Monumento Nazionale insieme alla Casa Natale del Maestro.

Nel 1797 Francesco Bossi di Bergamo costruì l’organo a canne e nel 1813 venne battezzato Giuseppe Fortunino Francesco Verdi. L’anno seguente, Luigia Uttini Verdi, con in braccio il figlio Giuseppe, si salvò dal violento saccheggio delle truppe austriache e russe nascondendosi sul campanile. Nel luglio 1819 venne conferita la Cresima al piccolo Giuseppe Verdi e pochi anni dopo, già avviatosi alla musica all’organo Bossi, alla morte del suo insegnante Pietro Baistrocchi, il futuro Cigno di Busseto venne nominato organista della chiesa. Nel 1900 l’organaro Tronci di Pistoia restaurò gratuitamente l’organo, sotto la supervisione del Maestro. La sua ultima visita alla chiesa avvenne domenica 21 ottobre, per assistere al vespro accompagnato dall’organo restaurato.

L’edificio conserva un notevole patrimonio artistico. Si sono trovati affreschi quattrocenteschi e altri risalenti agli inizi del XVI secolo. A questo periodo risale anche il ciclo affrescato che si trova nella piccola cappella in fondo alla navata destra. Vi sono inoltre dipinti a olio sei-settecenteschi. Al centro dell’abside, una pala raffigurante San Michele Arcangelo di Pietro Balestra,risalente alla seconda metà del XVIII secolo.
Nell’ottobre 2015, il parroco Don Gianni Fratelli iniziò a progettare il consolidamento e restauro della Chiesa di San Michele Arcangelo di Roncole Verdi. Nel settembre 2016 venne avviata la campagna di indagini geodiagnostiche e strutturali, finalizzata alla conoscenza delle concause che hanno innescato il quadro fessurativo dell’edificio. Nel 2018 il timone venne assunto dal nuovo parroco, Mons. Stefano Bolzoni. Nel gennaio 2019 il progetto esecutivo è definito: promotore è la Parrocchia di San Michele Arcangelo di Roncole Verdi, con la partecipazione del Ministero per i Beni e le attività Culturali Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Parma e Piacenza, con il sostegno del Comune di Busseto, con il patrocinio della Fondazione Teatro Regio di Parma e Festival Verdi, la Fondazione Istituto Nazionale di Studi Verdiani, il Club dei 27 che doneranno al progetto l’incasso del concerto benefico “Fuoco di gioia” dell’ottobre 2019.

La raccolta fondi “Salviamo la chiesa di Verdi a Roncole” sarà presentata pubblicamente all’interno della Chiesa di Roncole, venerdì 22 febbraio 2019 alle ore 16,30. In questa occasione i partecipanti potranno conoscere il progetto nei particolari e verificare personalmente la situazione della chiesa. Il progetto sarà illustrato da Monsignore Stefano Bolzoni, Prevosto di Busseto e Roncole; il Dottor Giancarlo Contini, Sindaco di Busseto; l’Architetto Cristian Prati, Funzionario della Soprintendenza di Parma e Piacenza; l’Ingegnere Maurizio Ghizzoni e l’Architetto Simona Rossi, autori del progetto di consolidamento e restauro. Il M° Andrea Mora, organista della Chiesa di San Michele, aprirà e concluderà l’incontro all’Organo Francesco Bossi 1797.

C.S.M.

Contributi fotografici by: Giuseppina Filiberti

Il progetto è consultabile al sito www.salviamolachiesadiverdi.itInformazioni: info@salviamolachiesadiverdi.it

Le donazioni si possono effettuare tramite carta di credito all’interno del sito, oppure tramite bonifico bancario IBAN: IT 51 P06230 65670 000036246760 (Bic: CRPPIT2P409) Intestato a: Salviamo la Chiesa di Verdi Causale: Erogazione liberale.
Le donazioni sono detraibili.