Opera Aperta’ nel Complesso di Santa Maria Ausiliatrice: il Padiglione della Santa Sede alla Biennale Architettura.

Il Dicastero per la Cultura e l’Educazione prende parte alla 19. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia 2025 presentando per la prima volta il Padiglione della Santa Sede nel Complesso di Santa Maria Ausiliatrice a Castello, che il Dicastero gestirà come spazio espositivo, in accordo con il Comune di Venezia, per le attività culturali della Santa Sede. Il progetto, intitolato Opera Aperta”, è curato da Marina Otero Verzier, architetta, curatrice e ricercatrice, e Giovanna Zabotti, direttrice artistica di Fondaco Italia e già curatrice del Padiglione Venezia, che hanno collaborato con due tra i più importanti studi internazionali di architettura specializzati in costruzione responsabile e cura collettiva: Tatiana Bilbao Estudio (Tatiana Bilbao, Alba Cortés, Isaac Solis Rosas, Helene Schauer), con sede a Città del Messico, e Maio Architects (Anna Puigjaner, Guillermo Lopez, Maria Charneco, Alfredo Lérida) di Barcellona.

«Il Padiglione della Santa Sede sarà un padiglione – parabola – spiega Sua Eminenza Cardinal José Tolentino de MendonçaIl titolo di “Opera Aperta” lo presenta come un cantiere, come un processo in corso a cui tutti sono invitati a collaborare. Allo stesso tempo in cui si riparano i muri e i dettagli architettonici dell’edificio, si ripareranno anche le relazioni di vicinato e l’ospitalità intergenerazionale, ricostruendo simultaneamente lo spazio fisico e lo spazio sociale. Il nostro desiderio è che questo padiglione-parabola possa dare espressione concreta, nel campo dell’architettura, alle intuizioni profetiche contenute nell’enciclica Laudato si’ e diventare un laboratorio attivo di intelligenza umana e comunitaria, mettendo in comune ragione e affetto, professionalità e convivialità, ricerca e vita ordinaria».

Durante i sette mesi di apertura, il Padiglione della Santa Sede sarà quindi uno spazio in continuo divenire e ospiterà il lavoro collettivo, accanto a quello degli studi di architettura, di associazioni e realtà vive di Venezia, che sono invitate a mettere a disposizione le loro capacità e competenze per creare un progetto aperto a tutta la comunità, offrendo una visione di speranza per il futuro dell’architettura, che valorizza il mondo esistente e coloro che lo abitano.

“Opera Aperta” propone una pratica viva di riparazione e cura collettiva, in un momento di precarietà ecologica e di consumo accelerato. Nei mesi, questo progetto darà nuova vita al Complesso di Santa Maria Ausiliatrice nel sestiere di Castello, concentrandosi su ciò che può essere preservato, riutilizzato e riattivato, promuovendo un’architettura sostenibile ed etica. Questo processo di riparazione si svilupperà su più livelli, coinvolgendo gruppi diversi e forme di lavoro eterogenee per creare uno spazio dinamico e gestito collettivamente, grazie agli interventi di artigiani locali affiancati da persone desiderose di imparare e di preservare antichi saperi, assicurando, in questo modo, che le loro conoscenze rimangano attive.

L’UIA – Università Internazionale dell’Arte condurrà una serie di workshop di restauro e riqualificazione due pomeriggi alla settimana, assicurando che le tecniche tradizionali di costruzione vengano trasmesse alle nuove generazioni. I partecipanti riceveranno un diploma UIA, rafforzando un impegno a lungo termine per la conservazione di queste competenze. Tutto ciò in collaborazione con Lares che realizzerà l’intervento di restauro della parte monumentale che sarà visibile al pubblico dal lunedì al giovedì dalle 10.00 alle 18.00.

Oltre al restauro, “Opera Aperta” promuove lo scambio culturale attraverso pasti condivisi e musica. Una cucina comunitaria, gestita dalla cooperativa Nonsoloverde, accoglierà due volte a settimana visitatori della Biennale e residenti locali, creando uno spazio di dialogo, confronto e coinvolgimento attorno a pasti comuni. Il Conservatorio di Musica “Benedetto Marcello” Venezia, invece, sosterrà i musicisti locali offrendo all’interno del Padiglione sale prova, depositi e disponibilità di strumenti (inclusi arpa, pianoforte e pianoforte verticale).

Queste strutture saranno accessibili nel fine settimana, con possibilità per i musicisti di prenotare online la sala per suonare, seguendo fasce orarie di un’ora ciascuna.

In quest’ottica, gli edifici non sono intesi come entità fisse, ma come ecosistemi in evoluzione, modellati da eredità sociali e materiali. Opera Aperta non sarà quindi un’opera finita, ma un luogo di continuo scambio, coinvolgimento e partecipazione, profondamente radicato nella comunità.
Catalogo Allemandi Editore

C.S.M.
Fonte: tratto da comunicato stampa 9 aprile 2025

Padiglione della Santa Sede
alla 19. Mostra Internazionale di Architettura – La Biennale di Venezia
10 maggio – 23 novembre 2025  

Chiesa di Santa Maria Ausiliatrice
Fondamenta S. Gioacchin, 450 Venezia
www.labiennale.org