Di Alessandra Pederzoli. Bologna: il gioco come costruzione di un’identità collettiva. Un linguaggio universale, che abbatte muri e distanze.

Entrare al “Play – Festival del gioco” è stato come sentir vibrare il cuore pulsante del “Gioco” con la G maiuscola in una edizione tutta bolognese. Dal 3 al 6 aprile 2025 BolognaFiere ha accolto un’orda entusiasta di giocatori, appassionati, addetti ai lavori o, semplicemente persone curiose, confermando il suo ruolo di evento assolutamente imperdibile per l’intero settore ludico nazionale e non solo.

Le cifre parlano chiaro: più di 34.000 gli spettatori a conferma che l’enorme affluenza testimonia una vitalità e un interesse sempre crescente per il mondo del gioco in tutte le sue forme e sfaccettature: gioco da tavolo, gioco di ruolo, di carte e videogiochi. Oltre 43.000 mq, 4 padiglioni e 3.000 tavoli da gioco. I 4 padiglioni hanno brulicato di persone intente a provare le ultime novità, riscoprire classici intramontabili e partecipare a tornei ed eventi speciali. L’energia è stata palpabile, quella fatta di risate, di strategie sussurrate, di nuove avventure e tutto ha concorso a rendere l’atmosfera della fiera, assolutamente unica.

Altissime le aspettative per questa edizione 2025. Aspettative assolutamente e completamente soddisfatte.
La vera anima di Play, che si è confermato come l’evento top, sta proprio nella sua straordinaria offerta di giochi. Espositori e visitatori provenienti da ogni angolo d’Italia e da diversi paesi esteri che hanno presentato un ventaglio di novità capaci di accontentare davvero ogni inclinazione e ogni palato ludico. Un unico motto: “Entra, Scegli, Gioca”, per offrire un’esperienza davvero immersiva e interattiva per tutti, dagli esperti del settore, alle famiglie e, anche, ai giocatori più inesperti.

Immergersi nell’atmosfera di Play non è stato solo girovagare tra vetrine di prodotti vecchi e nuovi ma ha significato immergersi in un vero e proprio hub culturale dedicato al gioco in tutte le sue forme. Ricchissimo il programma di eventi e di appuntamenti tra cui opportunità di incontrare autori e illustratori, di giocare in sessioni guidate, di seguire workshop tematici, di addentrarsi e approfondire durante le conferenze il ruolo del gioco nella nostra società e nella nostra cultura. Grande attenzione infatti è stata data, in questa edizione, al gioco come strumento didattico e formativo.

Ma gli espositori rimangono i veri e propri protagonisti. Dalle grandi case editrici alle piccole realtà indipendenti che hanno dimostrato tutta l’autentica passione per il proprio lavoro, in cui emerge, con forza, il fortissimo desiderio di condividere la propria creatività con i visitatori. Un entusiasmo e un’energia coinvolgente, travolgente, dove, da visitatori, si torna un po’ bambini e un po’ no. Si riscopre, passo dopo passo, quel valore del gioco come veicolo privilegiato della costruzione dell’identità individuale e collettiva. Un linguaggio universale, che abbatte muri e distanze.

Play 2025 si è conclusa confermandosi indubbiamente la sua importanza come evento di riferimento per il mondo del gioco in Italia. La varietà dell’offerta, l’entusiasmo dei partecipanti e la qualità degli espositori hanno reso questa edizione un successo su tutta la linea. Bologna per tre giorni è stata la capitale italiana del gioco, un luogo dove la passione si concretizza in nuove scoperte, incontri stimolanti e, soprattutto, tanto divertimento per ogni età, ogni lingua e ogni cultura.

Recensione di Alessandra Pederzoli
Visto a Bologna, aprile 2025
Foto A.P.

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