Di Alessandra Pederzoli. Bologna. Play 2025: due chiacchiere con Simone Covili dell’Associazione “Centum Oculi” di Modena.
Uno degli aspetti che mi affascina sempre di più sono gli incontri con le persone. Partecipare a Play ha significato incontrarne tante, ascoltare le loro storie, lasciare che la loro creatività mi avvolgesse e mi affascinasse. Mi sono insomma fatta condurre e portare in mondi lontani. Mi sono fatta accompagnare in racconti e presentazione di opportunità di gioco in universi paralleli.
Uno degli espositori in particolare mi ha colpito. Associazione “Centum Oculi” di Modena. E così ho chiesto di fare una chiacchierata.
Simone grazie per il tuo tempo. Hai voglia di dirmi di voi? Prima di tutto mi piacerebbe che mi raccontassi un po’ della vostra associazione “Centum Oculi”. Chi siete, quali sono i vostri obiettivi principali e che storia avete alle spalle?
Ciao Alessandra, certo con piacere ti racconto di noi! Centum Oculi è principalmente un hub di autori. L’obiettivo dell’associazione è promuovere la narrativa e il gioco, fornendo una parte del know how necessario alla produzione editoriale e alla pubblicazione. I membri dell’associazione sono giocatori, lettori, autori e grafici. Ognuno svolge un compito nella produzione dei contenuti e nella promozione dell’associazione.
Ho potuto vedere qui in fiera i vostri giochi e mi piacerebbe che tu mi raccontassi un po’ il processo creativo che precede le realizzazioni. Quali sono le caratteristiche che li contraddistinguono?
I nostri gioco hanno una forte impronte narrativa. Attraverso di essi cerchiamo di promuovere la narrazione e la scrittura. Infatti possono essere usati anche come strumenti didattici. Solitamente partiamo da un tema o da una suggestione in cui vorremmo far immergere i giocatori. Queste possono essere meccaniche narrative come ad esempio la scrittura di un diario piuttosto che l’uso delle parole prese da un testo e poi usate in un contesto narrativo differente. Altre volte invece vogliamo proporre un’esperienza come ad esempio nel Libro dei Morti dove i giocatori sono spinti a giocare il viaggio del defunto e capire la cultura egizia del culto dei morti in modo immersivo.
Il nostro obiettivo rimane sempre e comunque quello di far creare ai giocatori delle belle storie in modo cooperativo lavorando sulla comunicazione attraverso meccaniche di gioco o narrative. Molti dei nostri giochi sono ispirati dalle contaminazioni letterarie e cinematografiche, come ad esempio i Poster Game che nascono tutti dalla voglia di poter giocare una specifica ambientazione o uno specifico tema. Abbiamo Poster Game ispirati al genere Poliziottesco degli anni 70, al regency, al pulp e agli action movie ma anche temi legati alla storia o a opere letterarie anche contemporanee.
Ci sono alcuni titoli di cui andate più fieri?
Andiamo fieri di tutte le opere che abbiamo scritto perché ognuna rappresenta un periodo e un mattone su cui abbiamo costruito l’associazione e la nostra identità di designer.

Se tu dovessi indicare alcuni elementi che vi rende peculiari quali mi indicheresti?
Sicuramente ciò che contraddistingue i nostri giochi oltre il contenuto è la cura nella veste grafica affidata a Elena Bertacchini. Cerchiamo sempre di pensare a come poter unire ciò che vogliamo far giocare a come lo vogliamo far giocare, perché riteniamo che l’esperienza passi anche dalla stimolazione tattile e visiva. Da qui la scelta della veste grafica sempre differente in base alla tipologia di gioco/contenuto.
Abbiamo tre tipologie di gioco principali:
I Poster Game che sono giochi su una pagina in formato poster: ci giochi, li appendi e arredi!
I Map Game che sono giochi pieghevoli incentrati sull’uso di una mappa. Ogni piega che apri ti porta all’interno del gioco passando dall’ambientazione, alle regole di creazione del personaggio, alla costruzione dell’avventura
I Tab Game che sono la novità di quest’anno. Giochi composti da schede da usare come strumenti nella costruzione della narrazione.
La nostra cifra stilistica è proprio questa: i nostri giochi non possono essere in formato PDF perché hanno una componente fisica molto rilevante e importante nel loro utilizzo
Avete progetti futuri?
Certo. Da quando abbiamo iniziato siamo sempre andati in crescendo coi titoli pubblicati. Per il prossimo anno abbiamo già in cantiere quattro giochi su cui avevamo già cominciato a lavorare quest’anno. Ora siamo in fase di primissima stesura e di primi “alfa test” inoltre stiamo valutando la veste grafica; alcune idee le abbiamo ma poi dobbiamo sempre fare i conti coi costi di realizzazione. Inoltre vorremmo anche provare a lanciarci nel mondo del Kickstarter, ma anche questo è ancora in fase studio di fattibilità.
Mi piacerebbe avere un tuo punto di vista sul futuro del “gioco” in Italia. Il gioco per come lo intendete voi. Quale pensi potrebbe essere l’impatto che l’associazione Centum Oculi potrebbe avere in questo contesto?
Il mondo del gioco di ruolo, in particolare quello di narrazione è una nicchia ma nonostante questo è sicuramente un settore in fermento dove c’è ancora spazio per idee creative ed artistiche. In questi anni con l’associazione ho visto molto interesse da parte del pubblico. Sono nate tante manifestazioni che fanno giocare e ci sono tante persone che cercano anche prodotti differenti dal solito Dungeons & Dragons, pronte insomma a sperimentare. Noto anche molta curiosità venire dal mondo dell’istruzione che sembra cominciare a vedere le potenzialità insite in questa forma di gioco: sia come strumento di approccio alla conoscenza che come modo per aumentare la socializzazione tra i ragazzi.
Ritengo che il Gioco di Narrazione/Ruolo sia uno strumento ottimo, nel contesto sociale in cui ci troviamo, per far crescere tutte quelle competenze di comunicazione ed empatia che con l’individualizzazione portata dai social stiamo perdendo. Ritengo che questo sia uno degli strumenti migliori per far sperimentare e immergere l’individuo all’interno di un contesto, di un tema, di una situazione. Chiaro che questo però può avvenire solo se c’è poi, al completamento dell’attività, un confronto costruttivo e una riflessione su ciò che è stato giocato. Ciò che facciamo in Centum Oculi è proporre e creare giochi che abbiano anche questo aspetto, non solo quello ludico. Un contenuto che abbia più strati di lettura e d’uso.
Grazie infinite Simone e grazie a Centum Oculi. Non ci resta che correre a giocare!
Alcuni riferimenti dell’associazione in cui consiglio di andare a dare una sbirciatina.
www.centumoculi.it info@centumoculi.it
Intervista di Alessandra Pederzoli
Bologna -Play, aprile 2025
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