Torna per il 62° anno il Festival che presenta un cartellone internazionale. Omaggio ad Arturo Benedetti Michelangeli.

Dopo aver dedicato a Vienna l’edizione 2024, il Festival Pianistico Internazionale di Brescia e Bergamo sceglie Noches de España come titolo della sua 62a edizione, dal 28 aprile al 26 giugno2025. Questa è infatti la prima parte di un percorso triennale che percorrerà il continente europeo.

Il festival è in costante crescita e già alcuni mesi fa aveva fatto registrare, tra abbonamenti e biglietti venduti, i numeri pre pandemia, aveva sottolineato la Presidente Daniela Gennaro Guadalupi.

[Deutsche Staatsphilharmonie Rheinland – Pfalz felixbroede]

IL TEMA: NOCHES DE ESPAÑA
Protagonista per la prima volta di un’edizione del Festival, il paese latino per eccellenza ha da sempre esercitato un fascino quasi esotico tra i compositori europei. Partendo dalle opere pianistiche più importanti del mondo spagnolo, Iberia di Albéniz, Goyescas di Granados, Noches en los jardines de España di Manuel de Falla, che rappresentano l’anima e le tradizioni di questa nazione, il Festival alterna “cartoline musicali” di compositori che non ebbero legami diretti con la Spagna, pur evocandola musicalmente all’interno delle loro opere – Čajkovskij, Rimsky-Korsakov, Liszt e Debussy per citarne alcuni –  ed autori che invece respirarono le “notti spagnole”, quali Ravel, Chopin e Scarlatti.

OMAGGIO AD ARTURO BENEDETTI MICHELANGELI NEI 30 ANNI DALLA SCOMPARSA
Il Festival ricorda il trentennale della morte di Arturo Benedetti Michelangeli, dedicandogli quest’edizione. «Come è noto, il nostro Festival nasce nel suo nome e la sua eredità artistica è più viva che mai – spiega il direttore artistico Pier Carlo Orizio – Vorrei ricordarlo in questa sede per un aspetto forse marginale del suo repertorio, ovvero la predilezione per alcuni brevi brani spagnoli che fortunatamente sono disponibili in rete. Sono: Malagueña di Albéniz, Andaluza di Granados e Cancion di Federico Mompou. Brani che un pianista dilettante esegue senza troppo impegno, acquistano con Arturo Benedetti Michelangeli il valore dell’arte assoluta».

[Lisiecki (c) Stefano Galuzzi 2022]

IL CARTELLONE
Tra gli interpreti internazionali che calcano i palchi di Brescia e Bergamo, il 62°Festival vede l’atteso ritorno di Hélène Grimaud, Yulianna Avdeeva, Jan Lisiecki e Alexandra Dovgan. Tra le orchestre debuttano la Deutsche Staatsphilharmonie Rheinland-Pflaz e la Neojiba Orchestra (Orchestra Giovanile dello Stato di Bahia), che si esibisce in esclusiva italiana a Brescia e Bergamo con il duo pianistico Arthur e Lucas Jussen.

L’inaugurazione del 62°Festival si tiene al Teatro Grande di Brescia lunedì 28 aprile e il giorno successivo a Bergamo con la Slovenian Philharmonic diretta da Kakhi Solomnishvili con solista Pierre-Laurent Aimard. Il programma riflette a pieno il tema di Noches de España con la Rapsodia spagnola, il Concerto in re per la mano sinistra e l’iconico Bolero di Ravel, a cui si aggiunge il Capriccio spagnolo di Rimsky-Korsakov.

Altra tappa fondamentale quella con la Deutsche Staatsphilharmonie Rheinland-Pflaz, diretta da Pier Carlo Orizio con la pianista Ying Li, che propone una selezione da Iberia di Albéniz, Noches en los Jardines de España di de Falla e i Quadri di un’esposizione di Musorgskij/Ravel.

[Jussen (c) Marco Borggreve]

In esclusiva italiana e prima volta al Festival si esibisce la brasiliana Orchestra Neojiba – progetto dalla forte vocazione sociale che raccoglie musicisti di età compresa tra i 13 e i 27 anni – diretta da Ricardo Castro con solisti Arthur e Lucas Jussen, rinomato duo di pianisti olandesi allievi di Maria João Pires, al loro debutto al Festival. Il programma è dedicato alla musica latinoamericana con il pezzo contemporaneo Nazareno per due pianoforti e orchestra di Golijov, accanto a brani di Gomes, Bernstein, Copland e Ginastera.

Due gli appuntamenti con Hélène Grimaud, che ritorna al Festival a distanza di tre anni dalla sua prima, apprezzatissima, apparizione: l’8 maggio al Donizetti accompagnata dalla Camerata Salzburg nel Concerto in re min e nella Serenata in re mag di Brahms; e domenica 1 giugno in recital al Grande con in programma la Sonata op.109 di Beethoven, i Tre Intermezzi, le Sette Fantasie di Brahms op.116 e la Ciaccona di Bach/Busoni.

[Yulianna Avdeeva (c) Maxim Abrossimow]

A 10 anni di distanza torna al Festival anche un’altra grande pianista internazionale, Julianna Avdeeva, con un programma tutto dedicato a Chopin. Sempre Chopin – che a Palma di Maiorca compose i Preludi – ritorna anche nei programmi di due giovani pianisti, da anni lanciati sulla scena mondiale: Jan Lisiecki e Lucas Debargue, già ospiti a Brescia e Bergamo negli scorsi anni.

Debutto al Festival per un affermato interprete spagnolo, Javier Perianes con un recital in ricordo di Alicia de Larrocha (1923-2009), ospite per ben 6 volte al Festival.

Presenza fissa nel cartellone di entrambe le città quella di Grigory Sokolov il 17-19 maggio. In cartellone anche i recital di due affezionati interpreti, rispettivamente a Brescia il 30 aprile Federico Colli e a Bergamo il 3 giugno Giuseppe Albanese.

Chiude il cartellone principale la diciassettenne Alexandra Dovgan, talentosa pianista che il Festival presentò per primo in Italia nel 2019 a soli undici anni, solista con i Wiener Kammerorchester diretti da Pier Carlo Orizio in un tutto Beethoven con l’ouverture Coriolano, il Concerto per pianoforte n.4 e la Settima Sinfonia.

Nel 2025 inoltre il Festival sarà partner del progetto che unirà le due città, su iniziativa delle Camere di Commercio, di Visit Brescia, di Visit Bergamo e delle Curie diocesane, in occasione del Giubileo “Pellegrini di speranza”.

BERGAMO – INIZIATIVE COLLATERALI
L’hinterland rimane il protagonista della rassegna Festival e dintorni, che coinvolge le sedi di San Pellegrino Terme, Mozzo, Gorle, Vertova, Nembro, l’ex monastero Valmarina nel Parco dei Colli e per la prima volta Osio Sotto. A Nembro un concerto speciale con l’Orchestra I Pomeriggi Musicali – che quest’anno festeggia l’80° anno di fondazione – con Louis Lortie pianista e concertatore e Illia Ovcharenko, impegnati nel Concerto per due pianoforti K365 di Mozart e nell’Imperatore di Beethoven.

Prende il via nel 2025 Uno sguardo al presente un progetto pilota a tema pianismo contemporaneo con il Politecnico delle Arti dall’orizzonte triennale. La rassegna intende mostrare non tanto la semplicità della musica contemporanea, ma la continuità storica che esiste fra le musiche. L’affiancamento della musica contemporanea con il repertorio storico spagnolo è al centro di un ciclo di concerti che coinvolgono docenti e alunni del Politecnico.

I programmi vanno dalla Spagna di inizio Novecento di Albéniz e de Falla, fino al secondo Novecento e agli anni Duemila con Luis De Pablo, Jesús Rueda, Mikel Urquiza e Tomàs Peire Serrate: quest’ultimo, compositore in residence, ha scritto un brano per il Festival che presenta in prima assoluta.

Si rinnova la collaborazione con l’Università degli studi di Bergamo per un nuovo ciclo di conferenze. Il 62°Festival conferma anche i momenti di divulgazione gratuiti di Oltre il concerto: prima di ogni serata al Donizetti Stefano Lania guida un’introduzione al programma aperta a tutti gli spettatori in Sala Tremaglia.

Anche a Bergamo si struttura quest’anno un concorso a temi per gli studenti delle scuole secondarie che porta il nome di Arturo Benedetti Michelangeli. Infine, la collaborazione con il Concorso Victor De Sabata, organizzato dalla Biblioteca Musicale “Victor de Sabata e Aldo Ceccato” e Fondazione Polli Stoppani: i tre vincitori under18 si esibiscono all’interno della programmazione dedicata ai giovani talenti.

BRESCIA – INIZIATIVE COLLATERALI
Fuori abbonamento a Brescia, il Teatro Borsoni ospita per la prima volta un concerto del Festival: l’11 maggio si esibisce l’Orchestra I Pomeriggi Musicali – che quest’anno festeggia l’80° dalla fondazione – con Louis Lortie pianista e concertatore e Illia Ovcharenko, impegnati nel Concerto per due pianoforti K365 di Mozart e nell’’Imperatore’ di Beethoven.

Festeggia il traguardo dei 40 anni di attività il Concorso Cerri Mazzola, tra i più longevi della realtà bresciana e forse nazionale. Fu Agostino Orizio a coinvolgere, per la prima volta nel 1976, i giovani studenti bresciani dai 14 ai 25 anni affinché partecipassero all’attività del Festival svolgendo un tema sulla musica.

Ogni anno il Concorso raccoglie circa 500 temi dalle scuole secondarie di primo e secondo grado di tutta la Provincia di Brescia, riunendo poi i premiati in Auditorium San Barnaba per un pomeriggio di premiazioni.

C.S.M.F.
Fonte: da comunicato stampa novembre 2025

FESTIVAL INTERNAZIONALE PIANISTICO DI BRESCIA E BERGAMO
28 aprile – 26 giugno 2025

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