Palazzo Ducale: rarissime monete dell’epoca di Vincenzo I Gonzaga si aggiungono, in prestito, alla ricca collezione MPS.

Un collezionista di monete antiche ha concesso in prestito a Palazzo Ducale di Mantova due preziosi pezzi della sua raccolta. Il prestito, per la precisione si tratta di un comodato gratuito, ha la durata di cinque anni e va a integrare il ricchissimo patrimonio di monete che lo scorso anno è stato depositato in Palazzo Ducale dalla Banca Monte dei Paschi di Siena.

La collezione di monete e medaglie – proveniente principalmente dalla collezione di Alessandro Magnaguti – include una rassegna amplissima, quasi completa, della monetazione gonzaghesca.

Le due monete appena giunte a Palazzo Ducale colmano le poche lacune presenti nella collezione MPS, con due esemplari rarissimi, quasi unici, di monete d’argento databili intorno al 1600. Quando monete di questa rarità compaiono sul mercato internazionale, possono raggiungere quotazioni superiori ai 100.000 euro.

Le due monete, complementari alla straordinaria collezione in prestito dalla Banca Monte dei Paschi di Siena, sono esposte esposti da sabato 3 maggio 2025 nell’appartamento della Rustica, nella sala delle Quattro Colonne, con una presentazione che consente la visione di diritto e rovescio delle due monete.

IL TALLERO

La prima è un Tallero fatto coniare da Vincenzo I Gonzaga duca di Mantova (1587-1612), il quale è ritratto in armatura di profilo a mezzo busto, con spada e scettro; sul rovescio è rappresentata un’aquila ad ali dispiegate, con stemma al centro. La moneta è l’unica coniata dai Gonzaga per il mercato orientale; se ne conosce solo un secondo esemplare, a Venezia, nella collezione Papadopoli.

La moneta fu creata dallo “zecchiere” David Gauger di Augusta, il quale per primo introdusse a Mantova nuove attrezzature per battere monete al torchio: una rivoluzione tecnica che permise una straordinaria precisione della figurazione della moneta.

IL DUCATONE

La seconda moneta è un Ducatone di Francesco Gonzaga di Castiglione delle Stiviere (1593-1616). È anch’essa una moneta d’argento, che si può datare con precisione al 1605. Si conosce un solo altro esemplare di questa moneta, presso il Münzkabinett di Vienna, dove la scritta sul rovescio, parzialmente abrasa, è stata a lungo letta come IN ECTORE TROIA. La scritta, che è invece IN PECTORE TROIA, allude all’episodio di Achille, il quale, nascostosi sotto sembianti femminili a Sciro, fu scoperto dall’astuto Ulisse.  Il principe Francesco Gonzaga, signore di Castiglione delle Stiviere, bramava per sé ardite imprese belliche e non una vita di agi come altri signori di quei tempi.

C.S.m.
Fonte: comunicato stampa Mantova, 2 maggio 2025
Immagini messe a disposizione da Ufficio Stampa Palazzo Ducale

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