Belvedere di Villa Rufolo: 73a edizione con grandi orchestre e solisti d’eccezione. Sulla costiera amalfitana classica jazz e altre musiche tra luglio e agosto.

A fare da sfondo, uno dei panorami più belli del mondo: nell’aria i sentori del mare e dei limoni della costiera amalfitana, intorno lo splendido giardino fiorito di Villa Rufolo che già incantò Wagner. È questo lo scenario magico che anche nell’estate 2025 accoglierà alcune delle più note compagini orchestrali di oggi – dalle italiane dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia e la Filarmonica della Scala alla Royal Philharmonic Orchestra – insieme a solisti e bacchette eccellenti – tra cui Daniel Harding, Yuja Wang, Myung-Whun Chung, Stefano Bollani, Kent Nagano e Michael Spyres –giovani in ascesa e collaborazioni con le istituzioni musicali campane, per offrire al pubblico l’esperienza unica del Ravello Festival giunto alla 73a edizione.

15 concerti organizzati dalla Fondazione Ravello – guidata dal presidente Alessio Vlad con la direzione generale di Maurizio Pietrantonio e la direzione artistica di Lucio Gregoretti –realizzati grazie al sostegno della Regione Campania dal 6 luglio al 25 agosto 2025.

[Belvedere di Villa Rufolo 2023 © Ravello Festival ph R. Caramiello]

«La chiarezza è la condizione preliminare per definire un progetto culturale – afferma Alessio Vlad. Con questo presupposto abbiamo condiviso l’avvio di un percorso, ponendoci come primo obiettivo quello di assicurare un livello di qualità, alto e omogeneo, che onori il luogo e la tradizione di uno dei più antichi festival italiani. Il rapporto unico tra musica e paesaggio che caratterizza Ravello deve essere uno stimolo a costruire una proposta culturale sorretta da un indirizzo etico. […] ci tengo a rivelare che stiamo portando avanti una collaborazione con quello che forse è uno dei più grandi artisti contemporanei, cioè Anselm Kiefer, per dare vita a un intervento culturale che vada oltre il festival. Ho poi il piacere di comunicare anche l’inaugurazione del prossimo anno: L’Orfeo di Monteverdi nella trascrizione di Luciano Berio, un lavoro che necessita molti mesi di preparazione e che coinvolgerà il compositore Luca Francesconi, il regista Manuel Renga e molte forze musicali del territorio».

«Per questa 73a edizione – sottolinea il direttore artistico Lucio Gregoretti – il Festival torna a ospitare orchestre, direttori e solisti tra i più prestigiosi della scena internazionale, accanto a formazioni emergenti e realtà territoriali di eccellenza. Un programma pensato come un grande paesaggio musicale in cui convivono epoche, stili e sensibilità diverse, nel segno dell’ascolto, della qualità e dell’incontro tra culture. […]  Il Ravello Festival vuole essere un piccolo contributo alla convivenza armoniosa delle diversità, attraverso la forza della musica».

[Le Cercle De L’Harmonie Rhorer © Caroline Doutre]

LA PROGRAMMAZIONE
Il festival si apre domenica 6 luglio(ore 20) sul Belvedere di Villa Rufolo con un concerto in esclusiva per Italia di Jérémie Rhorer alla guida della sua orchestra Le Cercle de l’Harmonie: fondata nel 2005, è una compagine che usa strumenti d’epoca per restituire al repertorio classico e romantico le sue più autentiche sonorità. Composta da musicisti formati nei principali centri europei, è ospite di teatri e festival internazionali e proporrà – secondo la propria visione rigorosa e al tempo stesso vitale di prassi esecutiva storicamente informata – naturalmente Wagner con il preludio da Parsifal e l’ouverture da Tannhäuser, seguite dalla Symphonie fantastique di Hector Berlioz, omaggiando così il celebre compositore legato a Ravello e il padre del Romanticismo francese.

Ritorna, nuovamente in esclusiva, venerdì 11 luglio (ore 20) un amato coro statunitense di voci bianche, le Uniting Voices Chicago dirette da Josephine Lee, punta di diamante di un’organizzazione musicale no-profit che dal 1956 promuove l’inclusione e la formazione giovanile attraverso lo studio della musica e la pratica corale e che coinvolge migliaia di ragazzi dai 6 ai 18 anni provenienti da contesti diversi della terza città degli Stati Uniti.

[Yuja Wang © Julia Wesely]

Fine settimana da non perdere il successivo, con due orchestre e direttori di fama internazionali: sabato 12 luglio (ore 20) concerto dell’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia con il suo nuovo direttore musicale Daniel Harding che – nel progetto intrapreso a Roma di approfondimento del repertorio tedesco tardo-romantico e moderno –esegue Blumine di Gustav Mahler,la Seconda Sinfonia di Johannes Brahmse naturalmente Wagner conil Preludio e morte di Isotta da Tristan und Isolde. Domenica 13 luglio (ore 21) invece arriva in esclusiva italiana la Mahler Chamber Orchestra con una superstar del pianismo come Yuja Wang che sarà impegnata anche come direttrice del celebre ensemble; il programma prevede, insieme all’Ottetto per strumenti a fiato di Stravinskij e all’ouverture Coriolano di Beethoven, due concerti per pianoforte e orchestra, il Primo di Čajkovskij e il Quarto dell’ucraino Nikolai Kapustin, pagina del 1989 che lo stesso autore descrive come “jazz for classical musicians”.

[Myung Whun Chung (C) Takafumi Ueno – Tokyo Phil 2023]

Nuovo weekend nel segno del repertorio classico-romantico con, sabato 19 luglio(ore 20), la Filarmonica della Scala diretta da Myung-Whun Chung che eseguirà il Quarto Concerto per pianoforte di Beethoven – compositore al quale il direttore emerito della prestigiosa orchestra milanese è particolarmente devoto – col giovane giapponese Mao Fujita come solista, quindi la Quarta Sinfonia di Brahms. Domenica 20 luglio (ore 20) sul Belvedere di Villa Rufolo, ancora pianoforte, questa volta con il recital di Filippo Gorini, uno degli artisti italiani più ricercati nelle sale da concerto internazionali, che torna a Ravello con un programma di musiche di György Kurtág, Robert Schumann e Franz Schubert.

Interamente wagneriano, venerdì 25 luglio (ore 20), il programma proposto da SWR Symphonieorchester di Stoccarda con la direzione di Robert Treviño, che eseguiràDer Ring ohne Worte, la nota versione della Tetralogia “montata” senza i testi cantati nel 1987 da Lorin Maazel. La sequenza musicale segue rigorosamente il flusso cronologico delle quattro opere, dal preludio alla prima scena dell’Oro del Reno fino alle ultime battute del Crepuscolo degli dei, senza l’inserimento di una sola battuta non originale. Una proposta per offrire al pubblico la possibilità di un’immersione nel mondo armonico e timbrico del compositore tedesco che nel 1880 visitò Ravello innamorandosene e trasfigurando i giardini di Villa Rufolo nel “magico giardino di Klingsor” del Parsifal.

[Stefano Bollani foto Azzurra Primavera]

Un trittico di appuntamenti tra jazz e altre musiche di oggi si apre giovedì 31 luglio (ore 21.30) con il concerto di tre pianisti celebri come Stefano Bollani, Dado Moroni e Danilo Rea dedicato a Oscar Peterson nel centenario della nascita; venerdì 1° agosto (ore 21.30) l’omaggio invece è a Ella Fitzgerald pensato dalla cantante Roberta Gambarini con il trombettista Giovanni Amato e la Salerno Jazz Orchestra. Due appuntamenti che testimoniano quanto sia ancora vivo il legame di questa zona italiana con il jazz statunitense arrivato a Salerno con lo sbarco degli Alleati alla fine della Seconda Guerra mondiale. È in programma un concerto del francese Richard Galliano fisarmonicista, bandoneonista, compositore, musicista poliedrico, che, con il suo strumento, sabato 2 agosto (ore 21.30) farà risuonare sulla costiera amalfitana alcune sue composizioni e le immortali melodie del tango e di Astor Piazzolla. Il weekend si chiuderà domenica 3 agosto (ore 20) con l’Orchestra Filarmonica di Benevento e due artisti under30 che si stanno imponendo all’attenzione internazionale, conquistando pubblico e critica ad ogni esecuzione: il direttore d’orchestra Diego Ceretta, direttore musicale dell’Orchestra Regionale Toscana, e il violoncellista Ettore Pagano, vincitore del Premio Abbiati 2025 dell’Associazione Nazionale Critici Musicali. In programma, dopo la rara e struggente Une larme per violoncello e archi di Rossini (nell’orchestrazione di Eliodoro Sollima), il virtuosismo del Primo Concerto di Camille Saint-Saëns e l’irresistibile dinamismo della Settima Sinfonia di Beethoven.

Uno degli appuntamenti più attesi del festival, da oltre 30 anni, è il Concerto all’alba in programma lunedì 11 agosto alle ore 5.15 con l’Orchestra Filarmonica “Giuseppe Verdi” di Salerno diretta daGiuseppe Mengoli – altra bacchetta italiana in ascesa – che, nella magia del sorgere del sole eseguirà l’ouverture dall’Olandese volante di Wagner, la Suite n. 1 delle musiche di scena per Peer Gynt di Edvard Grieg e la Quarta Sinfonia di Pëtr Il’ič Čajkovskij.

[Kent Nagano ph Antoine Saito]

L’ultimo gruppo di concerti, sempre alle ore 20, costituirà una vera parata di stelle internazionali cominciando da venerdì 22 agosto quando, sempre in esclusiva italiana, al Belvedere di Villa Rufolo arriverà la Dresdner Philharmonie con il celebre direttore Kent Nagano e la partecipazione del mezzosoprano Annika Schlicht per i Wesendonck-Lieder di Wagner; in programma anche il preludio dal Parsifal – che quindi nel Festival 2025 si potrà ascoltare in ben due diverse interpretazioni e orchestre, come se fosse un simbolo della manifestazione – e la Quinta Sinfonia “Riforma” di Felix Mendelssohn. Domenica 24 agosto sarà la volta di una star dell’opera, il tenore statunitense Michael Spyres – celebre per le sue performance dal barocco al bel canto grazie a un timbro e a una tecnica che lo avvicinano alle voci dell’epoca – che, insieme all’ensemble Il Pomo d’Oro diretto dal clavicembalista Francesco Corti, sempre in esclusiva italiana, proporrà pagine dal repertorio barocco di Händel, Vivaldi, Galuppi, Latilla, Rameau, Porpora, Sarro, Sammartini, Hasse, Mazzoni, alcune delle quali incise recentemente in un cd di grande successo intitolato “Contra-Tenor” per la Warner.

Il festival si chiuderà lunedì 25 agosto con un’ultima prestigiosa ospitalità internazionale: la Royal Philharmonic Orchestra guidata da suo direttore musicale Vasily Petrenko eseguiràmusiche pagine da colonne sonore celebri di Erich Wolfgang Korngold e John Williams (da The Sea Hawk a Star Wars) e quindi Shahrazād di Nikolai Rimsky-Korsakov.

[Villa Rufolo – ph Pino Izzo]

GLI INCONTRI INTRODUTTIVI
Novità del 2025 il ciclo di incontri introduttivi nei più celebri alberghi di Ravello – Caruso, Palazzo Avino e Rufolo – con giornalisti, critici, interpreti che guideranno il pubblico (anche quello straniero, grazie alla traduzione inglese) prima dei concerti: Alberto Mattioli, Josephine Lee, Andrea Estero, Marcello Filotei, Gregorio Moppi, Stefano Valanzuolo, Carla Moreni, Nicola Cattò.

LA VESTE GRAFICA
Il Ravello Festival adotta per il 2025 una veste grafica rinnovata, che si ispira alla storia del festival stesso. L’iconografia trae spunto da una caratteristica assai popolare nell’immaginario del Meridione d’Italia e dell’intera Penisola: l’usanza di avvolgere i frutti migliori con delle veline ornate di forme geometriche, curvilinee, “ricami” visivi cari a una terra così affezionata alle proprie radici.

C.S.M.
Fonte: da comunicato stampa Napoli, 30 aprile 2025
Immagine di copertina: Belvedere di Villa Rufolo 2020
© Ravello Festival ph Pino Izzo

RAVELLO FESTIVAL
6 luglio – 25 agosto 2025

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