Fondazione Memmo: elementi installativi mettono in correlazione Shakespeare e Roma.
La pratica dell’artista pone in dialogo installazione, scultura, film e performance per rielaborare contenuti visivi appartenenti alla cultura dominante, indagata attraverso una lente soggettiva che suggerisce uno spostamento della percezione. Con installazioni immersive e ambienti, l’artista presenta una realtà in cui i ruoli di genere, la sessualità, la vita domestica e le diverse tradizioni culturali vengono esplorate come nozioni fluide e in continua evoluzione.
La Fondazione Memmo presenta “Soft you”, la prima mostra istituzionale a Roma dell’artista Anthea Hamilton (Londra 1978). Curata da Alessio Antoniolli la mostra è aperta al pubblico a ingresso libero da giovedì 8 maggio a domenica 2 novembre 2025 (opening 7 maggio ore 18.30 – 20).
“Soft you”, il cui titolo è preso in prestito dall’ultimo monologo di Otello in Shakespeare, ridefinisce tre punti cardine della ricerca di Hamilton: il protagonista shakespeariano, la città di Roma e la pratica stessa dell’artista. A partire da Othello: a play, la stage performance realizzata nel 2024 in collaborazione con Delphine Gaborit per il centro artistico De Singel (Anversa), la mostra espande ulteriormente le possibilità performative della ricerca scultorea e installativa di Hamilton.
Pur attingendo a fonti autobiografiche, il lavoro di Hamilton non si fonda sulla sua storia personale; piuttosto, intreccia motivi visivi e culturali per superare l’esperienza individuale e confrontarsi con narrazioni collettive e memorie condivise. Per l’artista, Shakespeare e Roma, in quanto ‘pilastri culturali’, si presentano come archetipi iconici, offrendo un linguaggio visivo capace di trascendere le epoche storiche.
IN MOSTRA
In questa mostra, Hamilton rivisita un leitmotiv ricorrente nei suoi primi lavori – quello delle legs – ponendolo in dialogo con Roma. Sotto forma di scultura, oppure declinato come elemento decorativo, questo pattern diventa parte integrante dello spazio espositivo, per trasformarsi in un fregio oppure in un oggetto in scala tridimensionale. Echeggiando il carattere essenziale dell’antica numerazione romana, questo leitmotiv evolve fino a diventare un linguaggio a sé.
Nei nuovi lavori presentati in mostra, l’artista attinge a un ampio spettro di riferimenti visivi, mescolando storia del design, architettura e moda. L’esposizione include una collaborazione con Alice Rivalta per un mosaico realizzato con la tecnica Rankaku, un antico metodo giapponese di intarsio che utilizza gusci d’uovo di quaglia per decorare piccoli oggetti preziosi, come gioielli. Hamilton applica questa tecnica a uno scrittoio, legato con una corda Shibari e progettato in collaborazione con Pietroarco Franchetti.
In mostra anche una serie di paraventi in metallo specchiante, chiaro riferimento ad un’architettura che gioca con la luce attraverso la superficie riflettente; una serie di collage tratti dalla documentazione fotografica di Othello: a play, scattata da Tanguy Poujol; una collaborazione con il designer di fragranze Ezra-Lloyd Jackson, Direttore creativo di deya e delle sculture in tessuto.
Attraverso elementi che spaziano tra epoche e geografie diverse, l’artista crea un linguaggio ibrido, in cui i dettagli si fondono senza soluzione di continuità.
C.S.M.F.
Fonte: da comunicato stampa 24 aprile 2025
ANTHEA HAMILTON. SOFT YOU
8 maggio a domenica 2 novembre 2025 (inaugurazione il 7)
Ingresso libero
Fondazione Memmo, via Fontanella Borghese 56/b – 00186 Roma
Info: Benedetta Rivelli: +39 06 68136598
info@fondazionememmo.it
www.fondazionememmo.it