Il festival di antropologia del contemporaneo torna con 35 ospiti e 54 appuntamenti.
Il festival quest’anno riflette sulle diverse modalità e culture dell’abitare il pianeta esplorando il tema Stare al mondo: ecologie dell’abitare e del convivere con 35 ospiti e 54 appuntamenti. La sedicesima edizione dei Dialoghi di Pistoia, il festival di antropologia del contemporaneo promosso dalla Fondazione Caript e dal Comune di Pistoia, ideato e diretto da Giulia Cogoli, si tiene da venerdì 23 a domenica 25 maggio 2025.
Il termine “antropocene” sembra dare all’intero genere umano la colpa del depauperamento dell’habitat, ma è davvero così? Non tutti i modelli di vita hanno la stessa responsabilità dello stato attuale. Cosa significa scegliere di vivere nelle grandi città, con alti livelli di produttività, ma anche con grandi costi energetici e ambientali, e nelle medie comunità urbane o nelle aree rurali? Come si vive nella foresta amazzonica? Qual è il rapporto che le diverse popolazioni hanno stabilito con il loro ambiente? E cosa succede quando intere aree geografiche non sono più abitabili? L’edizione 2025 dei Dialoghi di Pistoia intende ripensare e indagare il concetto di abitare allargando lo sguardo dalla casa, alle comunità, al pianeta, riflettendo sulle diverse modalità di relazione e coesistenza.
Il festival gode del patrocinio del MiC – Ministero della Cultura e della Provincia di Pistoia, del patrocinio e del sostegno della Regione Toscana e di Intesa Sanpaolo. Media Partner Rai Radio 3.
IL PREMIO INTERNAZIONALE
Quest’anno il Premio Internazionale Dialoghi di Pistoia, giunto all’ottava edizione, viene conferito a Chiara Saraceno, una delle più autorevoli sociologhe italiane, tra i protagonisti più attenti e profondi della nostra società. La consegna del Premio si tiene sabato 24 maggio alle ore 16.30 al Teatro Manzoni, nel corso dell’incontro Contro le disuguaglianze in dialogo con la giornalista Loredana Lipperini.
L’INAUGURAZIONE
Venerdì 23 maggio alle ore 18.30 in Piazza del Duomo, dopo i saluti istituzionali di Giulia Cogoli, ideatrice e direttrice del festival, Luca Gori, Presidente della Fondazione Caript, e Alessandro Tomasi, Sindaco di Pistoia, la XVI edizione dei Dialoghi di Pistoia inaugura con la conferenza di apertura In crisi di convivenza: come siamo finiti dentro la trappola evolutivadel filosofo ed evoluzionista Telmo Pievani. Pievani proverà ad analizzare la crisi del nostro “stare nel mondo naturale”, una crisi che ha radici profonde e che sta mettendo a repentaglio la sopravvivenza della nostra specie e non solo.
IL PROGRAMMA
VENERDÌ 23 MAGGIO
Dopo l’inaugurazione del festival, la giornata di venerdì 23 maggio prosegue alle ore 21.00 al Teatro Manzoni con lo spettacolo di Alessandro Bergonzoni Arrivano i Dunque (Avannotti, sole Blu e la storia della giovane Saracinesca), ovvero, con le sue parole: «Un’asta dei pensieri dove cerco il miglior (s)offerente per mettere all’incanto il verso delle cose: magari d’uccello o di poeta».
Alle 21.30 in Piazza del Duomo, la giornalista, scrittrice, documentarista Francesca Mannocchi ci spiega com’è Vivere e convivere in luoghi di guerra; dal Medio Oriente all’Africa e all’Ucraina, Mannocchi racconta storie di vita, piene di un’umanità distrutta, che a volte riesce a trovare la forza di andare avanti, anche sotto il rumore degli spari.
Chiude la prima giornata di festival, alle 22.30 al Teatro Bolognini, la proiezione del film La storia di Souleymanescritto e diretto da Boris Lojkine, Premio della Giuria al Festival di Cannes.
SABATO 24 MAGGIO
La giornata di sabato 24 maggio inizia alle 9.30 con Abitare nel Settecento, tra vedute e giardini segreti, una passeggiata insieme alla storica dell’arte Caterina Bellezza alla scoperta degli splendidi palazzi del centro storico di Pistoia. La passeggiata si ripete alle ore 17.00 e ancora domenica 25 maggio alle 10.00 e alle 17.00.
Alle ore 10.00 al Teatro Manzonil’antropologo Andrea Staid in Dare forme al mondo. La lezione di piante e animali spiega quali lezioni possiamo trarre dalle tecniche costruttive, dalla sapiente selezione dei materiali e dalle raffinate strategie di adattamento climatico delle altre specie.
Sempre alle 10.00 al Teatro Bolognini, il sociologo Filippo Barbera riflette su Riabitare l’Italia. La diversità territoriale come risorsaintende far luce sugli esperimenti di innovazione sociale che mettono al centro la complessità dell’abitare, fatta di relazioni, significati e capacità collettiva di proiettarsi nel futuro.
Alle 11.00 in Piazza del Duomo, L’amicizia è una questione politica: il filosofo Pietro Del Soldà invita a riscoprire l’amicizia come essenza dell’umano, il primo passo per imparare a convivere con le differenze e a non distruggere la terra fragile di cui siamo figli.
Alle 12.00 al Teatro Bolognini, l’urbanista Elena Granata analizza l’impatto della crisi climatica sulle ecologie urbane e i suoi effetti sulla salute, sul benessere e sulla qualità delle relazioni, nella sua lezione Città. Per abitarle dovremo cambiarle.
Partendo dalle piccole storie dietro le cose, Chiara Alessi, studiosa di design e cultura materiale, attraversa fatti politici e movimenti sociali, eventi culturali e storia materiale per aiutarci a capire Quali cose siamo. Design e cultura materiale del Novecento, alle ore 15.00 al Teatro Bolognini.
Il carcere può essere considerato una casa in cui si “abita”? Recentemente ricercatori e ricercatrici come Francesca Cerbini hanno esplorato una serie di carceri in un certo senso “addomesticate”. L’incontro Abitare il carcere si tiene alle 15.00 nell’Antico Palazzo dei Vescovi.
Siamo tutti legati da un’unica rete. In Piazza del Duomo alle ore 18.00, due evoluzionisti in dialogo: David Quammen, camminando per centinaia di chilometri nelle foreste, nei deserti e nelle tundre al seguito degli esploratori, ha indagato il cuore pulsante della natura selvaggia, oggi depredato e in agonia. Insieme a Telmo Pievani parla della convivenza – possibile – tra la specie umana e il resto della biodiversità.
Alle ore 19.00 al Teatro Bolognini, lo scrittore, giornalista e regista Gabriele Del Grande, esperto di migrazioni, propone una riflessione fra storia, antropologia e demografia sulla libertà di movimento: Lampedusa 2050. Le migrazioni viste dal futuro.
Vivere al margine, ai limiti delle città, della vita che pulsa nei centri, è un vivere minore? Dialogano l’autore e attore Ascanio Celestini, che da sempre mette in scena i marginali, i “poveri cristi”, e l’antropologo Marco Aime, per tentare di ribaltare una serie di luoghi comuni e di spostare lo sguardo, alle 21.00 in Piazza del Duomo.
Il sabatosi chiude con uno spettacolo e una proiezione cinematografica: alle 21.15 al Teatro Manzoni È stato un tempo il mondo, uno spettacolo musicale in cui si fondono le canzoni di Ginevra Di Marco, che interpreta testi sociali e civili della musica folk e popolare, con le poesie di Franco Arminio, tra i più amati poeti italiani; alle 22.30 al Teatro Bolognini, la proiezione di Kafka a Teheran, film diretto da Ali Asgari e Alireza Khatami.
DOMENICA 25 MAGGIO
Si apre alle ore 10.00 al Teatro Manzonicon la lezione dell’antropologo Adriano Favole Antichi e nuovi nomadismi: siamo una specie nomade, siamo migranti inquieti e irrequieti.
Alle virtù del turismo si crede come a una religione, ma dove arriva il turismo, dopo un po’ non cresce più niente. Consumare i luoghi: overtourism ed ecologia della ricercatrice e giornalista Sarah Gainsforth, alle ore 10.00 al Teatro Bolognini.
Nei prossimi cinquant’anni temperature più elevate e l’aumento dell’umidità renderanno vaste aree del pianeta invivibili. Le genti che le abitano saranno costrette a cercare rifugio altrove, in regioni più fresche. Quali saranno le conseguenze? Le “invasioni climatiche”, come cambierà il pianetaè un dialogo tra Gaia Vince, scienziata e giornalista scientifica, e l’antropologo Marco Aime, alle ore 11.00 in Piazza del Duomo.
Alle 12.00 al Teatro Bolognini, Irene Borgna, antropologa e scrittrice, tiene la lezione Tutto scorre: non si abita due volte la stessa montagna: le montagne sono al centro di un dibattito sull’abitare e sugli abitanti: pendolari, di passaggio, nuovi, rimasti, immigrati per forza o per scelta, corteggiati o acquisiti controvoglia.
Emanuela Evangelista, biologa della conservazione e attivista ambientale, alle ore 15.00 al Teatro Bologninispiega come Abitare l’Amazzonia,la maggior foresta tropicale del pianeta, uno dei pochi luoghi del pianeta che sembra aver resistito alla forza trasformatrice dell’homo sapiens. Ma come si vive in un piccolo villaggio dell’Amazzonia remota?
Sempre alle 15.00, nell’Antico Palazzo dei Vescovi, l’architetta Orsina Simona Pierini fa un excursus su come è cambiato il nostro abitare le nostre case. Dalla casa per tutti alla casa di tutti: la cultura dell’abitare in Italia si muove tra la spinta del moderno e il riconoscimento della tradizione.
Alle 17.00 al Teatro Bologniniè la volta di Matteo Caccia: il conduttore radiofonico in Abitare le storie racconta di storie sullo stare nei luoghi, negli spazi e sulla maniera di farli diventare propri, una casa, un posto in cui essere la versione più simile all’idea che si ha di sé.
Costruire con la terra e con l’acqua, alle 17.00 nell’Antico Palazzo dei Vescovi è un viaggio condotto dall’architetto Ferdinando Fagnola tra le più antiche architetture in terra cruda dell’Africa subsahariana.
La rassegnasi concludono alle ore 18.30 in Piazza del Duomocon la conferenza dello psicologo e psicoterapeuta Matteo Lancini inNon si può stare al mondo senza stare in relazione, spiega la necessità di una nuova posizione adulta e delle responsabilità che gli adulti hanno verso le future generazioni.
I DIALOGHI DI PISTOIA PER I PIÙ PICCOLI
Non manca il programma dedicato a bambine e bambini di età compresa tra i 4 e i 12 anni, negli spazi del Polo Culturale Puccini Gatteschi, Abitudini per abitare il mondotraduce i temi del festival nel linguaggio dell’arte e del gioco con esperti, artisti e atelieriste tra cui l’autrice Arianna Papini, il filosofo Telmo Pievani e lo scrittore Andrea Valente, oltre a realtà locali come l’Ecomuseo della Montagna Pistoiese.
M.F.C.S.
Fonte: tratto da comunicato stampa 28 aprile 2025
DIALOGHI DI PISTOIA
23 – 25 maggio 2025
Tutti gli eventi sono a pagamento, 3-7-10€, con l’esclusione dell’evento di apertura e i film, gratuiti fino a esaurimento posti, e gli eventi per bambine e bambini, gratuiti su prenotazione a boemondoaps@gmail.com
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