Di Fiorenzo Cariola. Mantova, Food & Science Festival: dagli utensili di selce ai chopper, alla tecnica Levallois.

A tavola con gli antenati. Alla Loggia del Grano, a Mantova, al Food & Science Festival di sabato 17 maggio, gli archeologi Alice Testa e Nicolò Scialpi hanno parlato del cibo nella preistoria.

La dieta poteva essere diversa nei vari periodi storici, nelle differenti regioni geografiche, e dipendeva anche dalla classe sociale di appartenenza. Nell’epoca preistorica gli esseri umani primitivi erano cacciatori e raccoglitori e si nutrivano di carni di selvaggina con animali cacciati o già morti, oltre alla frutta, alla verdura e alle bacche selvatiche. Ma anche di noci e semi, pesce e frutti di mare.

Stiamo parlando di 2 milioni e mezzo di anni fa. Gli studiosi hanno notato che l’evoluzione dell’uomo, da quello Erectus a quello Sapiens, fino a quello di Neanderthal, era legata alle tecnologie impiegate per cacciare gli animali e per tagliare la carne.

Scialpi ha spiegato che veniva utilizzata la selce in quanto da questa pietra si potevano ricavare i primi utensili per la caccia chiamati chopper. Le schegge erano prodotte con la tecnica della schiaffeggiatura. Per formare le sfoglie bisognava battere un colpo verticale sulla pietra e il pezzo che si staccava costituiva la lama rudimentale tagliente. Ha mostrato al pubblico un esempio dell’operazione necessaria per realizzare la scheggia.

Un’altra tecnica più avanzata impiegata successivamente è la Levallois, che prende il nome da un sito archeologico vicino a Parigi, dove è stato riscontrato il ricorso a questo metodo di scheggiatura. Tale tecnica rappresenta un deciso progresso rispetto a quelle precedenti perché implica una preparazione specifica, la sbozzatura, del nucleo litico che andrà poi colpito con un apposito percussore.
La tecnica Levallois si diffuse soprattutto nel Paleolitico medio e rimase in uso in Africa e nel Levante.
La scheggiatura Levallois implica una preparazione specifica del nucleo: il blocco iniziale di pietra è sbozzato in modo da ottenere due superfici convesse e intersecate. Una delle due superfici è il piano di percussione, l’altra è il piano di scheggiatura. Quest’ultimo è disposto in modo da presentare due convessità che determineranno la forma e le dimensioni delle schegge, le quali hanno un piano di frattura parallelo al piano di intersezione delle due superfici iniziali del nucleo.

L’ulteriore evoluzione degli utensili da taglio sono le lame, ricavate da pietre dure, che potevano essere anche seghettate e che, in pratica, non sono altro che il primi prototipi dei coltelli che compaiono oggi sulle nostre tavole apparecchiate.

Infine, è incredibile il caso citato da Testa in chiusura, vale a dire il ritrovamento di una sepoltura avvenuta ben 13mila anni fa. È stata riscontrata un’otturazione in un dente cariato. Le prime cure, sia pure rudimentali, di un dentista alle prime armi, una professione intramontabile che avrebbe avuto un futuro.

Di Fiorenzo Cariola
Mantova – Food& Science Festival, 17 maggio 2025
Foto F.C.
#foodscience2025

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