Di Barbara Baroni. Mantova Musica: antichi capolavori di virtuosismo ed espressività nel programma proposto dall’organista anglo-svizzero.

Si è svolto un viaggio a ritroso nel tempo con l’atmosfera antica e tutto lo splendore ed il timbro coinvolgente vellutato e mistico dell’organo “Graziadio Antegnati” (1565), con le preziose ante dipinte anche con la spirituale Annunciazione di Fermo Ghisoni.

L’interessante concerto organistico è stato accolto infatti a Mantova nella meravigliosa Basilica Palatina di Santa Barbara (progetto architettonico di Giovan Battista Bertani). Figura d’eccezione all’organo Freddie James, strumentista londinese attivo a Lucerna, pure giovane e versatile cembalista, che spazia nel suo repertorio dai primi esempi storico-musicali, al Romanticismo di Franck e Reger, sino al contemporaneo.

La performance ricca di partecipazione dell’artista faceva parte della Rassegna MantovaMusica – Organi antichi e si è tenuta brillantemente il 2 ottobre 2025. Un programma rinascimentale barocco anche legato alla storia della Basilica. Si iniziava con Marco Antonio Cavazzoni (1485 ca.- dopo 1569), padre di Girolamo Cavazzoni “progettista” dell’organo, con Recercare Primo adatto come introitus, eseguito particolarmente bene e Salve Virgo, interpretata come dolce preghiera sospesa alla Madonna con bel suono, che evocava spiritualità e ricordava il “Salve regina”.

Poi di Claudio Veggio (1505 ca.-1557ca.) Recercada per B quadro del primo tono, suono solitario con belle evoluzioni organistiche. Presenta tempi antichi e temi arcaici con in evidenza anche ornamenti e maestosità. Seguiva Toccata di Francesco Lambardi (1587-1642) compositore barocco napoletano presente nell’allestimento di feste da ballo con Giovanni Maria Trabaci. Pezzo lento poi con volate reso intenso e languido, con respiri e note tenute. Poi un autore inglese, Orlando Gibbons (1583-1625), amante dell’arioso ispirato al mottetto cattolico e compositore preferito da Glenn Gould, con Fantazia in fourte parts opera di rilievointerpretatain modoevocativo e con una calma distesa che si creava di fronte all’ascoltatore, contrappunto intricato unito al più libero stile italiano.

Al centro, il grande Girolamo Frescobaldi (1583-1643) Toccata Sesta (dal II Libro di Toccate) maestoso dialogato e mosso, finale con dissonanze, meraviglia sonora ben rilevata, gioiosa e con attimi più riflessivi per finire nel registro gravissimo. Ancora del maestro della Frescobalda spiccava il Capriccio Primo, sopra Ut, Re, Mi, Fa, Sol, La, che segue la scala musicale solennemente e con piacevolezza e richiama la solmisazione di Guido D’Arezzo. Anche momenti di contrappunto, in particolare per diminuzione e cromatismo dolente con moti trascinanti. Anche qui emergeva l’aspetto arcaico narrativo, una cattedrale di suoni indimenticabili ed elevati, e un finale trionfale come in una favola.

Per finire un altro autore inglese che influenzò la sua epoca, William Byrd(1540-1623)conFantasia in La, brano stupendo, vera scoperta, resa pensierosa e leggiadra, affascinante nel “piano”, e notiamo ancora il significativo il rapporto tra manuale e pedali. Il pezzo è diviso in sezioni contrappuntistiche ognuna con un tema diverso. James ha saputo esaltare lo splendido monocromo organistico fornito da un programma veramente interessante con virtuosismo, ma soprattutto calda espressione.

APPROFONDIMENTO

Durante il momento d’oro del capolavoro iconico dell’organo Antegnati se ne sparse la conoscenza grazie alla figura di Girolamo Cavazzoni, virtuoso e primo organista. Francesco Rovigo, suo successore, studiò a Venezia nell’entourage di Claudio Merulo, Andrea Gabrieli e Gioseffo Zarlino (importante teorico musicale), Jaches de Wert, Claudio Monteverdi, attivo a Mantova dal 1590 fino al 1612, Giovanni Pierluigi da Palestrina (consulente musicale del duca Guglielmo a Mantova), Girolamo Frescobaldi, autore de I fiori musicali (invitato a Mantova), soprattutto tra nobili e gesuiti. Si eleva la musica di Frescobaldi così ricca di spunti compositivi, di artifici contrappuntistici e di una particolare sensibilità artistica, a nuova espressione poetica che ricorda la pittura Caravaggio (1571-1610) con l’innovazione della luce.

Il passaggio tra il Rinascimento e il Barocco è un momento di mutamento dell’arte europea e i principali protagonisti furono Claudio Monteverdi per la vocalità (soprattutto i madrigali), e Girolamo Frescobaldi per la musica strumentale con ricercari e toccate (e con la canzona) e si possono collegare al manierismo di Giulio Romano a Mantova. Notiamo in aggiunta la profondità e a momenti la leggiadria delle composizioni di autori inglesi molto sentimentali soprattutto affidati al suono celestiale dell’organo ed in particolare all’Antegnati, che anticipano la filosofia preromantica.

Il manierismo fonte di perfezionamento nel melodramma e ricco di figure retoriche sottolinea l’inquietudine e l’eccentrico, e si riflette in musica pure sulle orme di Pierluigi da Palestrina e dei grandi maestri da cui prende il nome di “maniera”. Dimostra i caratteri di uno stile raffinato, elegante, una ricerca di effetti (come la gorgia, la messa di voce, il doppio trillo). Prima che tutto questo sfoci nel mare del Barocco, la musica vocale “reservata” modifica la semplice visione della Natura, attraverso l’uso di cromatismi, simbolo d’amore e dolore, la variazione di elementi sonori staccati dalla forma generale, con sfumature e vezzi, rivolgendosi ad un pubblico colto e permea anche la musica strumentale. Emerge la ricerca di una comunicazione eloquente e trascinante “poetica degli affetti”. Lo stile si ricollega alla musica “reservata” così elevata e complessa e caratterizzata dai madrigalismi e legata all’ars subtilior trecentesca. La musica è detta anche “secreta” per i misteri e la complessità che la avvolgono. In fondo il linguaggio diviene una lente per impreziosire i particolari.

Chiudiamo con osservazioni sulla poetica di Frescobaldi rappresentata da scale, fantasia improvvisativa e “durezze” (dissonanze); un esempio di brano cromatico è la “Toccata VIII di durezze e ligature”.

IL FESTIVAL ORGANI ANTICHI NEL MANTOVANO

Ricordiamo che dal 20 settembre al 2 ottobre 2025 si è tenuto così il Festival “Organi Antichi nel Mantovano”, promosso da MantovaMusica e sostenuto dalla Fondazione Cariverona e da Frau Musika, manifestazione musicale che rivela gli eccezionali organi in provincia di Mantova. Si è dimostrata fonte di conoscenza e vasta cultura con talenti anche internazionali e con attenzione alle giovani generazioni. Si nota l’inserimento di tre nuovi organi storici, nelle chiese di San Pietro a Viadana, Rivarolo Mantovano e Castel d’Ario. Un percorso culturale intrecciato e giunto al clou con questa esibizione in Santa Barbara a Mantova, col plauso degli spettatori. Eventi dal tema culturale profondo, che assurge grazie alle realizzazioni con fine educativo ed artistico e valorizzano l’organo, strumento grandioso e sacro.

                                                                           Recensione di Barbara Baroni
MantovaMusica, Basilica Palatina di Santa Barbara 2 ottobre 2025
Foto Guido Mario Pavesi

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