La Stagione ottobre-dicembre 2019 della Fondazione del Teatro Grande di Brescia mette in dialogo i differenti generi dello spettacolo dal vivo, proponendo un’offerta destinata a un pubblico differenziato. Convivono in un unico cartellone gli appuntamenti con l’opera, gli spettacoli di danza, i concerti di musica sinfonica, da camera, barocca, jazz e contemporanea, le proposte per l’infanzia e i progetti speciali fuori dalle mura del Teatro.

DANZA
Dopo l’inaugurazione della Stagione Opera e Balletto, la Sala Grande ospiterà il CCN – Ballet de Lorraine che proporrà lo spettacolo Histoires sans histoire(s) – Merce Cunningham Centennial, con le coreografie For four walls, RainForest e Sounddance. Opera drammatico-coreografica su testo e coreografia di Merce Cunningham e musica per piano solo di John Cage, For Four Walls verrà proposto in una nuova versione a cura dei coreografi Petter Jacobsson e Thomas Caley con musica eseguita dal vivo dalla pianista Vanessa Wagner. La coreografia di RainForest è stata rimontata da Cheryl Therrien e Ashley Chen con la musica di David Tudor: Per questa coreografia Andy Wahrol ha concesso l’utilizzo della sua installazione Silver clouds. La coreografia Sounddance è rimontata per l’occasione da Meg Harper e Thomas Caley

In Sala Palcoscenico Borsoni si alterneranno due dei più interessanti coreografi italiani. Francesca Foscarini con Animale ha plasmato sul danzatore una mappa potente di segni fisici e poetici capaci di evocare mondi umani e animali in una continua metamorfosi; First love di Marco D’Agostin è la storia di un ragazzino degli anni ‘90 al quale piaceva lo sci di fondo, trasformato in grido di vendetta, disperata esultanza, smembramento della nostalgia.
Tra le proposte internazionali, Tristan and Isolde, recente lavoro di Saburo Teshigawara. Il celebre coreografo giapponese trasforma il capolavoro di Richard Wagner in un movimento unico per solo due interpreti: lui stesso e la fedele partner di lunga data, Rihoko Sato.

MUSICA CLASSICA, BAROCCA, JAZZ E D’AUTORE
La Stagione propone una serata di assoluto prestigio con l’Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia che torna nuovamente a Brescia, diretta da Gustavo Dudamel. Il programma prevede la sinfonia da Semiramide di Gioachino Rossini, la Sinfonia n. 2 Franz Schubert e la Sinfonia n. 1 di Johannes Brahms.
Il cartellone si apre alla canzone d’autore con Vinicio Capossela, che presenterà il nuovo disco Ballate per uomini e bestie, che guarda alla corruzione del linguaggio, al neoliberismo, alla violenza e al saccheggio della natura, con ispirazioni alla letteratura. La serata è organizzata in collaborazione con l’Associazione Valtrompiacuore, con OR.MA Fondo Solidale Sociale Famiglia Mari Basso e con il Fondo Solidarietà Sociale Pierluigi Mari.
Le sale più raccolte del Teatro ospiteranno incontri e performance musicali dall’atmosfera più intima, che richiedono un contatto ravvicinato con il pubblico. Spazio alla musica jazz in Salone delle Scenografie con Emanuele Maniscalco (tastiere), Tomo Jacobson (basso) e Oliver Laumann (batteria) che proporranno Il sogno, un percorso alla continua ricerca di un equilibrio tra jazz, sperimentazione e provocazione. Il cartellone accoglie come sempre gli appuntamenti musicali della Stagione della Società dei Concerti del Teatro Grande, tra cui quelli dell’Ensemble del Teatro Grande che si esibirà nel Ridotto in un Omaggio a Gabriel Faurè; saranno impegnati Marco Mandolini (violino), Joël Imperial (viola), Sandro Laffranchini (violoncello) e Andrea Rebaudengo (pianoforte). Successivamente nel Salone delle Scenografie l’Ensemble proporrà un concerto straordinario che vedrà otto violoncelli interpretare l’Agnus Dei di Krzysztof Penderecki e Bachiana Brasileira n.1 di Heitor Villa-Lobos, oltre alla Holberg Suite per 5 violoncelli di Edvard Grieg.

Non mancherà la musica barocca in collaborazione con le Settimane Barocche di Brescia. Il controtenore Raffaele Pe si esibirà insieme all’ensemble La lira di Orfeo in un concerto di arie sacre di Alessandro Scarlatti. Seguirà Soqquadro Italiano, gruppo musicale fondato da Claudio Borgianni e da Vincenzo Capezzuto, tra i più originali ed innovativi nel genere Classical Crossover. Il gruppo proporrà l’Oratorio di Natale op.12 di Camille Saint-Saëns, in una rielaborazione per soli, coro, archi, chitarra, sax ed elettronica. 

Il Ridotto del Teatro Grande accoglierà Quasi una fantasia, in cui il pianista e compositore Orazio Sciortino proporrà una commistione di composizioni classiche e contemporanee. Spazio alla musica contemporanea in Ridotto con la proposta Caffè Concerto di Sentieri selvaggi, un viaggio tra orizzonti sonori vicini e lontani in cui verranno proposte al pubblico anche tre prime esecuzioni italiane: Dissolve, o my heart per violino solo della statunitense Missy Mazzoli; Duetti d’amore per violino e violoncello di Mark-Anthony Turnage e Trio n. 2 per violino, violoncello e pianofortedi di James MacMillan.

STAGIONE OPERA E BALLETTO 2019
Anche per la Stagione 2019, l’Opera costituisce il cuore dell’attività del Teatro Grande che in questi anni ha cercato di dare nuovo impulso al genere lirico. Cinque i titoli in programma, tutti coprodotti nell’ambito del Circuito OperaLombardia, con attenzione ai titoli mai o raramente rappresentati al Teatro Grande.

La Stagione si aprirà con l’inconsueto dittico L’Heure espagnole / Gianni Schicchi, due capolavori del repertorio del Novecento che costituiranno la nuova produzione del Teatro Grande in scena nei giorni 25 settembre (anteprima giovani), 27 e 29 settembre. Mai rappresentata prima d’ora a Brescia, L’Heure espagnole è una farsa ironico-satirica di Maurice Ravel, che racconta con sensualità una particolare visione dell’amore e del tempo. Gianni Schicchi è un’opera in un atto di Giacomo Puccini, su libretto di Giovacchino Forzano basato su un episodio del Canto XXX dell’Inferno di Dante, e fa parte del celebre Trittico pucciniano. L’opera torna a Brescia dopo undici anni di assenza. La messa in scena, interamente allestita al Teatro Grande, vede la regia di Carmelo Rifici.  La direzione d’orchestra sarà affidata a Sergio Alapont. Il cast vedrà impegnati: nell’opera di Ravel, Antoinette Dennefeld (Concepcion); Didier Pieri (Gonzalve); Valdis Jansons (Ramiro); Andrea Concetti (Don Inigo Gomez); Jean-François Novelli (Torquemada). Protagonisti del titolo pucciniano saranno: Sergio Vitale (Gianni Schicchi); Serena Gamberoni (Lauretta); Agostina Smimmero (Zita); Pietro Adaini (Rinuccio); Didier Pieri (Gherardo); Marta Calcaterra (Nella); Andrea Concetti (Betto di Signa); Mario Luperi (Simone); Valdis Jansons (Marco); Cecilia Bernini (La Ciesca); Nicolò Ceriani (Maestro Spinelloccio/Messer Amantio di Nicolao); Marco Tomasoni (Guccio).

Secondo appuntamento con l’Opera, in scena nei giorni 11 e 13 ottobre, sarà Guglielmo Tell che non si rappresenta a Brescia da cinquantasei anni. L’ultima opera composta da Gioachino Rossini inneggia alla libertà ispirandosi alla tragedia di Johann Christoph Friedrich Schiller. Il nuovo allestimento vedrà la regia di Arnaud Bernard e la direzione d’orchestra di Carlo Goldstein. La locandina vedrà un doppio cast per i ruoli principali: Gezim Myshketa e Michele Patti (Guglielmo); Marigona Qerkezi e Clarissa Costanzo (Matilde); Giulio Pelligra e Matteo Falcier (Arnoldo). Al loro fianco Davide Giangregorio (Gualtiero), Pietro Toscano (Melchtal), Barbara Massaro (Jemmy), Irene Savignano (Edwige), Nico Franchini (Pescatore), Rocco Cavalluzzi (Gessler), Luca Vianello (Leutoldo), Giacomo Leone (Rodolfo).
Terza proposta, in cartellone il 14 novembre con replica pomeridiana il 16 novembre, sarà Macbeth, opera di Giuseppe Verdi su libretto di Francesco Maria Piave e Andrea Maffeia, assente dal palcoscenico bresciano da dodici anni. Il circuito OperaLombardia riproporrà l’allestimento internazionale del Teatro Nacional de Sao Carlos di Lisbona. La regia sarà di Elena Barbalich; alla direzione d’orchestra Gianluigi Gelmetti. Il Cast è formato da: Angelo Veccia (Macbeth); Silvia Dalla Benetta (Lady Macbeth); Alessandro Fantoni (Malcolm); Pietro Toscano (Medico/Domestico di Lady Macbeth); Francesca Di Sauro (Dama di Lady Macbeth).
Nei giorni 30 novembre e 1 dicembre il Teatro Grande accoglierà il Malandain Ballet Biarritz che porterà in scena La Bella e la Bestia, su musica di Pëtr Il’ič Čajkovskij, I danzatori della prestigiosa compagnia francese si cimenteranno sulla coreografia di Thierry Malandain.

Ultimo titolo, in cartellone nei giorni 6 e 8 dicembre, sarà Aida, opera scarsamente rappresentata nei teatri di tradizione, tanto che l’ultima rappresentazione bresciana è datata 1957. Il monumentale capolavoro di Giuseppe Verdi si presenterà nell’elegante allestimento firmato per regia e scene dal grande Maestro Franco Zeffirelli che nel 2001 aveva ideato lo spettacolo per inaugurare il centenario verdiano al minuscolo Teatro Verdi di Busseto. La regia di Zeffirelli verrà ripresa nel 2019 da Stefano Trespidi, mentre i costumi originali di Anna Anni verranno ripensati da Lorena Marin. Le coreografie saranno invece curate da Luc Bouy. La direzione d’orchestra sarà affidata a Francesco Cilluffo. Nel ruolo della protagonista Maria Teresa Leva (Aida); Samuele Simoncini (Radamès); Cristina Melis (Amneris); Leon Kim (Amonasro); Fabrizio Beggi (Ramfis); Francesco Milanese (Il Re d’Egitto).
Anche nel 2019 la Stagione Opera accoglierà l’Orchestra I Pomeriggi Musicali di Milano che è partner stabile del Circuito OperaLombardia, network nell’ambito del quale sono realizzati tutti i titoli d’Opera del 2019. La rete vede inoltre la prestigiosa partecipazione del Teatro alla Scala e di Regione Lombardia. Proseguirà il tradizionale ciclo di conferenze Pazzi per l’Opera el’Anteprima giovani del titolo inaugurale. Il Teatro alla Scala offrirà gratuitamente la trasmissione in streaming del suo spettacolo inaugurale.

PER I PICCOLI
Le iniziative per i più piccoli iniziano con La casa del Panda della Compagnia TPO in coproduzione con il Teatro Metastasio di Prato, dal grande impatto visivo, emozionanti e immersivo grazie all’impiego di tecnologie interattive. Verrà poi ripreso il progetto Veduta di mk, compagnia diretta da Michele Di Stefano, Leone d’Argento alla Biennale Danza. Un’indagine immersiva sul paesaggio e la prospettiva adattabile a qualsiasi orizzonte urbano.

PROGETTO OPEN PER DISABILI VISIVI E UDITIVI
Infine si evidenzia l’importante progetto di accessibilità OPEN volto alla fruibilità degli spettatori disabili visivi e uditivi, grazie a un’app gratuita scaricabile sul cellulare che consente una personale modulazione delle frequenze del suono o di poter ascoltare un’audiodescrizione dello spettacolo. Nato, come primo caso in Italia, dalla collaborazione tra la Fondazione del Teatro Grande e Sennheiser, OPEN tocca nel 2019 tutti i titoli della Stagione Opera e Balletto. Inoltre OPEN prevede  percorsi di approfondimento (visite in LIS e percorsi tattili) di ausilio per la comprensione dello spettacolo e del Teatro stesso.

Maria Fleurent
Fonte: Ufficio comunicazione Teatro Grande di Brescia

Contributi fotografici: Olivier Houeix, Laurent Philippe, Stephan Rabold, Studio Ribalta Luce,

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