Alla Casa Museo Bruschi di Arezzo, e da dicembre a Jesi, arte astratta e informale del periodo tra la fine della II Guerra e gli anni’60.

L’esposizione evidenzia la diversificata e multiforme azione che gli artisti portarono avanti durante gli anni Cinquanta. Un periodo fondamentale per gli sviluppi dell’arte italiana e di cui le collezioni di Intesa Sanpaolo conservano una ricca raccolta.

Alla Casa Museo dell’Antiquariato di Arezzo è aperta la mostra “La libera maniera. Arte astratta e informale nelle collezioni Intesa Sanpaolo” organizzata e promossa da Intesa Sanpaolo, Fondazione Ivan Bruschi e Fondazione CR Jesi, in sinergia con Gallerie d’Italia.

La mostra a cura di Marco Bazzini, uno dei più noti studiosi dell’odierna cultura figurativa, avvia un percorso espositivo in due tappe, prima in Toscana ad Arezzo dal 2 marzo fino al 9 giugno 2024, e poi nelle Marche a Jesi (Ancona) dal 7 dicembre 2024 al 5 maggio 2025.

Attraverso una selezione ragionata di trentaquattro opere che costituiscono il nucleo centrale delle due tappe espositive, la mostra prende in considerazione il periodo tra la fine della seconda Guerra mondiale e l’inizio dei favolosi anni Sessanta in Italia. Un decennio o poco più in cui si ricostruisce il Paese per lasciarsi alle spalle le rovine materiali delle città, dell’economia e della società civile e allo stesso tempo inizia anche la ricostruzione di una coscienza culturale che aveva pesantemente sofferto le restrizioni del Ventennio.

Gli anni Cinquanta sono gli anni della rinascita del Paese, della formazione della Repubblica, del risvegliarsi delle arti attraverso molteplici esperienze che non risparmiano accese polemiche. Il dibattito guidato da fronti opposti che non ignorano differenti orientamenti politici, oltre che poetici, è la prova di una vera vitalità e ripresa dell’arte italiana.

TAPPA ESPOSITIVA DI AREZZO
Sottolinea Carlo Sisi, Conservatore della Fondazione Ivan Bruschi: « … il titolo della mostra‘La libera maniera’ intende richiamare, in un’audace traiettoria, la rivoluzione stilistica dell’arte cinquecentesca che ebbe protagonista indiscusso Giorgio Vasari, che quest’anno si celebra con una serie di importanti eventi ad Arezzo e nel nostro museo nell’ambito del programma di iniziative Officine Vasari».

L’esposizione inizia presentando quella breve esperienza astratta avutasi tra le due guerre con personalità come Alberto Magnelli e Corrado Cagli, per poi aprirsi a una libertà di maniere che guardano all’arte polimaterica come in Alberto Burri o a nuove dimensioni come in Lucio Fontana e con lui in Edmondo Bacci e Gino Morandis.

Nelle sale espositive di Casa Bruschi, le opere di giovani artisti indirizzati verso esperienze che scoprono il segno, Carla Accardi, Achille Perilli e Antonio Sanfilippo (esponenti anche del gruppo Forma) ma pure il gesto, come quello rivoluzionario di Emilio Vedova. Oppure, si rivolgono a una realtà concreta che supera ogni estrazione dal reale cercata dal Movimento Arte Concreta, presente in mostra con Gillo Dorfles, Bruno Munari, Atanasio Soldati, Gianni Monnet.

E ancora c’è chi come Birolli e Morlotti guardano alla natura con dense superfici pittoriche o, al contrario, chi scruta l’universo atomico sia del micro che del macro cosmo, Enrico Baj e Guido Biasi. Anche le artiste prendono parte a questa nuova dimensione con una sensibilità fortemente autonoma, oltre ad Accardi sono esposte opere di Carol Rama, Renata Boero, Regina e Paola Levi Montalcini.

Infine, un nucleo di artisti che si forma in questi anni ma che da tali premesse salta oltre l’Informale per guidare le ricerche del decennio successivo in cui si conquistano nuove dimensioni pittoriche: Toti Scialoja, Gastone Novelli, Mario Nigro ed Enrico Castellani.

M.F.C.S.
Fonte: comunicato stampa del 1 marzo 2024
Immagine allestimento messa a disposizione da Ufficio Stampa Intesa Sanpaolo

LA LIBERA MANIERA
ARTE ASTRATTA E INFORMALE NELLE COLLEZIONI INTESA SANPAOLO
Arezzo: 2 marzo 2024 – 9 giugno 2024
Jesi: 7 dicembre 2024 – 5 maggio 2025

Casa Museo dell’Antiquariato Ivan Bruschi
Corso Italia 14, Arezzo
info@fondazioneivanbruschi.it  
tel. 0575354126
www.fondazioneivanbruschi.it

Palazzo Bisaccioni
Piazza Colocci 4 – 60035 Jesi (Ancona)
Tel. 0731 207523
info@fondazionecrj.it   
http://www.fondazionecrj.it