Biennale di Venezia: mostra di 8 famosi artisti alla Casa di detenzione della Giudecca. Papa Francesco atteso in visita.   

L’obiettivo della proposta espositiva è quello di portare i visitatori a vivere un’esperienza personale unica, attraverso l’incontro con una di quelle realtà che tante volte vengono lasciate nella periferia e che sono relegate ai margini del dibattito artistico contemporaneo.

Il Dicastero per la Cultura e l’Educazione prende parte alla 60. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia (vedi qui), dedicando il Padiglione della Santa Sede al tema dei diritti umani e alla figura degli ultimi, perno centrale del Pontificato di Papa Francesco, che il prossimo 28 aprile ci darà l’immensa gioia di visitare il Padiglione, primo Pontefice della storia alla Biennale di Venezia.

[Calle, ingresso foto Marco Cremascoli]

La mostra, dal titolo emblematico e programmatico Con i miei occhi”, si svolge dal 20 aprile al 24 novembre 2024. Il progetto si presenta come una realtà inedita e senza precedenti per La Biennale di Venezia, grazie all’installazione fisica e concettuale all’interno della Casa di detenzione femminile della Giudecca, che ospita il Padiglione.

Il cardinale José Tolentino de Mendonça, Prefetto del Dicastero per la Cultura e l’Educazione della Santa Sede e Commissario del Padiglione, ha affidato la curatela a due dei più importanti curatori del panorama artistico internazionale, Chiara Parisi e Bruno Racine, che hanno chiamato a partecipare otto artisti: Maurizio Cattelan, Bintou Dembélé, Simone Fattal, Claire Fontaine, Sonia Gomes, Corita Kent, Marco Perego & Zoe Saldana, Claire Tabouret, mentre il Catalogo è a cura di Irma Boom e viene pubblicato da Marsilio.

Il progetto si distingue per la convivenza di una comunità artistica che nasce sfidando le convenzioni, un’entità nuova che riflette la diversità e l’unità di vite lontane. Ogni iniziativa, dai workshop alle installazioni, dalla danza al cinema, dalla performance alla pittura, è espressione di questa energia condivisa, in linea con l’urgenza del dialogo poliedrico proposto da Papa Francesco.

Le visite al Padiglione, su prenotazione, condotte dalle detenute-conferenziere, sfidano il desiderio di voyeurismo e di giudizio verso artisti e detenute stesse, erodendo i confini tra osservatore e osservato, giudicante e giudicato, per riflettere anche sulle strutture di potere nell’arte e nelle istituzioni.

[Corte, passeggio foto Marco Cremascoli]

Sua Eminenza il Cardinal José Tolentino de Mendonça spiega come «non sia certo un caso che il titolo del Padiglione della Santa Sede voglia focalizzarci sulla drammaticità delle rappresentazioni dello sguardo; ma non uno sguardo metaforico, distaccato dalla realtà, comodamente protetto da quell’anonimo voyeurismo che la contemporaneità ha globalizzato. Il titolo “Con i miei occhi” contiene in sé qualcosa di disruttivo e profetico, propone un passo in una direzione culturale diversa, interpellando questo nostro tempo in cui la visione umana è sempre più differita e meno diretta, catturata dall’ artificio degli schermi e dall’esplosione dei dispositivi digitali. Sapremo ancora cos’è ‘vedere con i nostri occhi’?»

Partner Istituzionale del progetto e padrone di casa è il Ministero della Giustizia – Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, che tramite il Capo Dipartimento Giovanni Russo esprime grande felicità per la collaborazione.

Il progetto di allestimento del Padiglione e la sua produzione sono affidati allo studio COR arquitectos e Flavia Chiavaroli.

C.S.m.
Fonte: comunicato stampa del 11 marzo 2024

CON I MIEI OCCHI
20 aprile – 24 novembre 2024

Padiglione della Santa Sede alla 60. Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia
Casa di reclusione femminile di Venezia-Giudecca
La piattaforma online per la prenotazione delle visite guidate è gestita da CoopCulture
www.labiennale.org

Chiesa ph Cremascoli