Al Museo Santa Caterina, in mostra l’8-900 all’affermarsi della modernità. Protagoniste le donne alla moda.

La figura femminile protagonista di un affascinante racconto del bel mondo tra Otto e Novecento, in equilibrio tra tradizione e progresso, in cui la donna conquistò alla modernità spazi di libertà e indipendenza. I più grandi ritrattisti dell’epoca furono i cantori di questo loro magico momento, chiamati a eternare i volti e gli sguardi, a trasporre sulle tele il profumo, lo charme, l’erotismo di un’epoca davvero unica.

Nella sontuosa mostra “Donna in scena. Boldini, Selvatico, Martini”, promossa dal Comune di Treviso, diretta da Fabrizio Malachin e allestita dal 13 aprile al 28 luglio al Museo Santa Caterina, si danno convegno celebrità, da Eleonora Duse a Wally Toscanini, da Lydia Borelli a Toti Dal Monte, accanto a eleganti esponenti della borghesia e della nobiltà trevigiana, veneta e nazionale, immortalate dai più affermati pittori a cavallo tra i due secoli, artisti spesso specializzati nel grande ritratto femminile, e per questo celebri, ammirati e contesi.

Da Giovanni Boldini, a Giacomo Grosso, da Cesare Tallone, a Vittorio Corcos, fino al britannico John Lavery, oltre agli Italiens de Paris Giuseppe de Nittis e Federico Zandomeneghi. Importante la selezione dei grandi veneti del momento quali Ettore Tito, Pietro Pajetta, Eleuterio Pagliaro, e soprattutto Giulio Ettore Erler e Lino Selvatico, il “Boldini Veneto” campione del ritratto alla moda di primo Novecento, tra Venezia, Milano e l’Europa. Corona questa selezione di prim’ordine, l’eccezionale presenza dei più importanti capolavori di Alberto Martini, precursore del surrealismo e ritrattista dall’atmosfera magica.

Al Museo Santa Caterina un percorso tra grandi dipinti concessi alla mostra da Istituzioni, Musei e Collezioni pubbliche e private, insieme a disegni, sculture e affiches – dal trevigiano Museo Nazionale della Collezione Salce – oltre a una scelta di abiti, ventagli, cappellini d’epoca che porta in scena gli anni della Belle Époque. Donna in scena è una mostra che porta a riscoprire il fascino di un’epoca, proiettata verso la modernità, ma anche decadente e sensualmente romantica.

Sottolinea il direttore dei Civici Musei Trevigiani, Fabrizio Malachin: «La mostra prende le mosse dall’attività di due protagonisti della scena trevigiana e veneta di quell’epoca […] nel 100° e nel 60° della morte: Lino Selvatico (Padova, 20 luglio 1872–Treviso, 25 luglio 1924) e Giulio Ettore Erler (Oderzo, 20 gennaio 1876–Treviso, 9 gennaio 1964). […] Le loro opere sono una finestra su un’epoca romantica, affascinante, mondana ma anche decadente».

Galleria immagini: https://www.museicivicitreviso.it/it/le-mostre/le-mostre/dettaglio-1/presentazione-nuove-sale-e-programmazione-mostre-2022-2024-museo-bailo?np=1

LA DONAZIONE SELVATICO
Il progetto nasce dalla recente acquisizione da parte dei Musei Civici di Treviso del vasto nucleo di opere – dipinti, bozzetti, disegni, incisioni, schizzi e lavori giovanili e preparatori –  dell’artista Lino Selvatico di proprietà della famiglia, in forma di comodato gratuito e, in parte, di donazione.

Si tratta di oltre 50 dipinti e circa 300 opere grafiche, a cui vanno ad aggiungersi stampe e fotografie usate dall’artista per studio e soprattutto l’archivio privato del pittore, costituito da 25 faldoni di documenti, diari e lettere manoscritti, per lo più inediti, fotografie di famiglia, l’archivio personale e la biblioteca personale di 1200 volumi. Questo nucleo non è attualmente esposto, in questa occasione una scelta delle migliori opera viene quindi presentata per la prima volta.

C.S.M.
Fonte: comunicato stampa, marzo 2024
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DONNA IN SCENA. BOLDINI, SELVATICO, MARTINI
13 aprile 2024 – 28 luglio 2024

Treviso, Museo Santa Caterina
Piazzetta Mario Botter, 1 – 31100 Treviso
+39 0422 658954
 info@museicivicitreviso.it
www.museicivicitreviso.it