Restaurata la Fontana della Fortuna. Seguiranno il Torrino del Belvedere, l’Appartamento di Etichetta e il Museo della Fabbrica.

È terminato il restauro della Fontana della Fortuna che è nuovamente visibile nel Cortile d’Onore del Palazzo Reale di Napoli dal 28 marzo 2024. Le restauratrici della ditta Tecnicon di Luigia Gambino hanno realizzato il lavoro in meno di tre mesi, in un cantiere visibile al pubblico e anche ai bambini.

Con questo intervento, si è concluso il progetto di ripristino delle fontane del Palazzo che a luglio 2023 ha restituito l’antico splendore alla Fontana Ovale nel Cortile delle Carrozze (vedi qui), all’ingresso del Museo Caruso inaugurato la scorsa estate (vedi qui e qui). Entrambe le fontane sono state dotate di un nuovo impianto di ricircolo, realizzato dalla ditta Top Impianti, che consentirà di contenere il consumo dell’acqua.

LA FONTANA DELLA FORTUNA
La Fontana della Fortuna, con la statua che le dà il nome, è posta in una grande nicchia al centro del lato orientale del Cortile d’Onore, in asse con l’ingresso principale da piazza del Plebiscito.

La Fontana, realizzata nell’ambito dei lavori diretti dall’architetto Gaetano Genovese a metà ’800, presenta una vasca allungata ornata da motivi a palmette addossata alla parete; su un piedistallo poligonale si erge una larga tazza decorata da eleganti mascheroni barbuti coronati da fiori. In alto è posizionata la statua della Fortuna che sorregge una cornucopia e un timone, scolpita da Giuseppe Canart per la fontana del Molo Grande su commissione di Carlo di Borbone nel 1742 e successivamente collocata in questa posizione negli anni Quaranta del XIX secolo.

Racconta il direttore di Palazzo Reale, Mario Epifani:«Questa fontana era stata restaurata nel 1994 grazie al contributo dell’Associazione culturale Mario Brancaccio. Il nuovo intervento rientra nell’obiettivo di una riqualificazione del Cortile d’Onore, che diventerà il centro di accoglienza del museo: proprio alle spalle della fontana, a breve, verranno inaugurati la nuova biglietteria con il Museo della Fabbrica, introduttivo alla visita del Palazzo».

LE PAROLE DELLE RESPONSABILI DEI RESTAURI
Ha spiegato la dottoressa Barbara Balbi, funzionaria restauratrice della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Napoli, che ha diretto i lavori: «È stato un restauro molto delicato poiché, anche se le condizioni conservative apparivano discrete, alcuni elementi funzionali avevano subìto gravi danni al prezioso materiale lapideo. È stato effettuato un lavoro di squadra che ha previsto l’esecuzione integrata della parte conservativa, funzionale ed estetica».

 Ha aggiunto Almerinda Padricelli, architetto del Palazzo e responsabile del progetto: «I lavori di restauro delle fontane con i relativi impianti idrici sono stati finanziati dal Piano Strategico ‘Grandi Progetti Beni Culturali’ del MIC per un importo di circa 140 mila euro, aggiungendo, oltre alla valorizzazione del manufatto, un ulteriore tassello al programma di risparmio energetico che è uno degli obiettivi della gestione di Palazzo Reale».

APRILE 2024

INAUGURAZIONE DEL RESTAURO DELLE COPERTURE DEL PALAZZO E DEL TORRINO DEL BELVEDERE
Si sono conclusi i lavori di recupero dei tetti e sottotetti del complesso monumentale e gli interventi di restauro del Belvedere di Palazzo Reale, iniziati a novembre del 2022 grazie a un finanziamento di 6 milioni e diretti dall’architetto Almerinda Padricelli. Viene così restituito alla città e ai turisti un percorso di visita inedito e uno spazio elegante ed esclusivo da cui ammirare uno straordinario panorama sul Golfo di Napoli e sulla città, con una prospettiva a 360 gradi.

Il torrino domina la parte meridionale dell’edificio a un’altezza di circa 70 metri su via Acton ed è ampio circa 150 mq. Si affaccia verso il golfo di Napoli con tre ampie vetrate che si aprono su un balcone e fu realizzato in stile neoclassico nell’ambito dei lavori commissionati dopo il 1837 da Ferdinando II di Borbone all’architetto Gaetano Genovese, che nel corso di vent’anni ristrutturò l’intero Palazzo.

L’itinerario, che comprende il passaggio nei sottotetti riqualificati del Palazzo, sarà inserito nel programma delle visite guidate straordinarie.

INAUGURAZIONE DEL RESTAURO PRIMA ANTICAMERA DELL’APPARTAMENTO DI ETICHETTA
La Prima Anticamera sarà riaperta al pubblico nel mese di aprile. Nel percorso di visita dell’Appartamento di Etichetta, dopo il Teatro di Corte, si accede alla prima delle tre anticamere che precedono la Sala del Trono, dove veniva accolto il seguito delle delegazioni diplomatiche in visita al Re.

Il dipinto di Francesco De Mura sulla volta, rara testimonianza della decorazione settecentesca del Palazzo, raffigura Il Genio Reale e le Virtù di Carlo di Borbone e Maria Amalia di Sassonia, una delle poche testimonianze della decorazione settecentescaL’allestimento e gli arredi risalgono al periodo del Regno d’Italia, dopo il 1861.

Nell’ambito del progetto di rilancio del Palazzo Reale di Napoli con finanziamenti del Piano Strategico “Grandi Progetti Beni Culturali” è stato possibile restaurare in meno di un anno non soltanto le superfici decorate della sala ma anche i due grandi lampadari, le appliques, gli arredi lignei e il primo dei due arazzi francesi della manifattura dei Gobelins. La tappezzeria in seta e i tendaggi sono stati realizzati ex novo, riproponendo il disegno dei parati ottocenteschi, dispersi già nel 1936. Infine è stato posato un nuovo lambris di marmo che richiama quello esistente fino alla Seconda guerra mondiale.

MAGGIO 2024

INAUGURAZIONE DEL MUSEO DELLA FABBRICA DI PALAZZO REALE NEL CORTILE D’ONORE
E LA MOSTRA
Accanto agli spazi di accoglienza per il pubblico al pianterreno del Palazzo sarà allestito il Museo della Fabbrica di Palazzo Reale, uno spazio espositivo concepito come percorso introduttivo alla visita dell’Appartamento di Etichetta.

Le opere che saranno esposte in questo percorso, infatti, non rientrano nell’allestimento storico ma documentano – anche con il supporto di apparati multimediali e degli straordinari modellini ottocenteschi, restaurati per l’occasione – la storia dell’edificio, le sue trasformazioni, i personaggi che lo costruirono e che lo abitarono, nonché il suo rapporto con la città e con le altre residenze borboniche.

Contemporaneamente e fino al mese di settembre sarà visitabile negli spazi della Galleria del Genovese una mostra temporanea, a cura di Mario Epifani, che raccoglierà varie testimonianze (dipinti, sculture, disegni, stampe) delle trasformazioni del Palazzo attraverso quattro secoli di storia.

L’esposizione riunirà, in dialogo con le collezioni del palazzo, opere provenienti da diversi musei e collezioni pubbliche e private, italiane e straniere che costituiscono dei documenti visivi rappresentativi di spazi esterni e interni del complesso spesso non più esistenti. Gli oggetti selezionati, infatti, illustrano la lunga storia di Palazzo Reale, da simbolo del potere fin dal secentesco viceregno spagnolo alla sua musealizzazione nel Novecento.

C.S.M.
Fonte: comunicati stampa del 28 e 20 marzo 2024
Immagini fornite da Ufficio Stampa Palazzo Reale

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