‘The Parliament of Marmots’: nuove produzioni, performance, mostre, connettono le arti al mondo vegetale e animale.

Nel paesaggio unico delle Dolomiti, in Val Gardena (Gherdëina) un lungo weekend di festa inaugura “The Parliament of Marmots”, la 9ª edizione di Biennale Gherdëina, curata da Lorenzo Giusti con Marta Papini come curatrice associata. Le giornate inaugurali a Ortisei (Urtijëi), in provincia di Bolzano, sono venerdì 31 maggio e sabato 1 giugno 2024,con preview il 30 maggio. La rassegna prosegue fino al 1 settembre 2024.

Con il titolo preso in prestito da uno dei più affascinanti miti ladini delle Dolomiti, Il Regno di Fanes, la rassegna parla di metamorfosi e contaminazioni, celebrando la dimensione del selvaggio, i cicli della vita e l’intima relazione tra le diverse specie del mondo vivente.

Abitando diverse sedi espositive diffuse sul territorio — dal seicentesco Castel Gardena a Selva di Val Gardena al centro di Ortisei e, per la prima volta, l’area industriale di Pontives, Laion — la Biennale esplora in particolare i temi del selvaggio come dimensione creativa, del multispecismo come traiettoria del divenire e della montagna come terreno di incontro e ricucitura.

Legate alle figure archetipiche degli arcaici miti mediterranei, ancor più che alle antiche epopee nordiche, le leggende ladine offrono lo spunto per connettere le ricerche di artiste e artisti sviluppatesi in tempi recenti in contesti diversi dell’Europa, del Nord Africa e del Medio Oriente.

Attraverso diversi format – nuove produzioni, performance, mostre personali e collettive, collaborazioni con istituzioni culturali regionali e laboratori aperti al pubblico – le artiste e gli artisti riunitisi in Val Gardena pongono al centro della propria ricerca l’esperienza concreta del bosco, l’empatia con il mondo naturale e la connessione con le diverse specie animali e vegetali.

[The Parliament of Marmots (Alpe di Fanes) © Simone Antonazzo]

LE ARTISTE E GLI ARTISTI
Vengono presentate opere di Talar Aghbashian (1981), Atelier dell’Errore (2002), Alex Ayed (1989), Nassim Azarzar (1989), Ismaïl Bahri (1978), Yesmine Ben Khelil (1986), Ruth Beraha (1986), Chiara Bersani (1984), Alessandro Biggio (1974), Julius von Bismarck (1983), Nadim Choufi (1994), Elmas Deniz (1981), Esraa Elfeki (1989), Andro Eradze (1993), Marianne Fahmy (1992), Valentina Furian (1989), Daniele Genadry (1980), Eva Giolo (1991), Shuruq Harb (1980), Arnold Holzknecht (1960), Michael Höpfner (1973), Ingela Ihrman (1985), Nadia Kaabi-Linke (1978), Katia Kameli (1973), Laurent Le Deunff (1977), Linda Jasmin Mayer (1986), Femmy Otten (1981), Sara Ouhaddou (1986), Eva Papamargariti (1987), Diana Policarpo (1986), Janis Rafa (1984), Lin May Saeed (1973-2023), Helle Siljeholm (1981), Tobias Tavella (1990), Markus Vallazza (1936-2019) + Martino Gamper (1971), Karin Welponer (1941).

LE COLLABORAZIONI
Accanto alle varie sedi della Biennale Gherdëina, The Parliament of Marmots — come parte del programma a lungo termine Thinking like a mountain, sviluppato dalla GAMeC – Galleria D’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo — presenta un omaggio al lavoro di Lin May Saeed (1973-2023).

A completare il programma, le collaborazioni con alcune delle principali istituzioni d’arte contemporanea della regione: Ar/Ge Kunst di Bolzano presenta il nuovo lavoro cinematografico di Eva Giolo – girato appositamente per la manifestazione in Val Gardena e in Val Badia, nell’ambito di una mostra a cura di Zasha Kolah e Francesca Verga.

Il festival di danza contemporanea Bolzano Danza presenta l’installazione coreografica di Helle Siljeholm, sviluppata sulle pareti di roccia dolomitica del Cir di Selva Val Gardena, a cura di Lisa Gilardino.

Museion, il Museo d’Arte Moderna e Contemporanea di Bolzano, condivide con la rassegna la presentazione dell’opera dell’artista altoatesino Tobias Tavella, incluso nella mostra Renaissance, a cura di Leonie Radine.

Durante il corso della manifestazione, MUSE – Museo delle Scienze di Trento e Biennale Gherdëina sviluppano un programma cinematografico, a cura di Lorenzo Giusti, Alice Labor e Marta Papini, con film d’artista di Noor Abuarafeh, Liv Bugge, Jumana Manna, Maeve Brennan, Yalda Afsah e Caterina Erica Shanta dedicati ai temi del selvatico e dell’Antropocene. Introdotti dai ricercatori e dalle ricercatrici del MUSE, i film selezionati sviluppano le prospettive della biennale ponendosi all’intersezione tra indagine scientifica e linguaggi artistici.

IL PROGRAMMA DELLE DUE GIORNATE INAUGURALI

VENERDÌ 31 maggio 2024
Ore 15.00 Vallunga, Selva di Val Gardena
L’animale selvaggio (part 1), pre-opening, performance di Chiara Bersani.

Ore 17.00 Castel Gardena / Fischburg
Occurring in the Atmosphere, performance partecipativa di Tobias Tavella
Benvenuto delle autorità, del Presidente di Zënza Sëida Eduard Demetz e del curatore Lorenzo Giusti.
L’animale selvaggio (part 2), performance di Chiara Bersani.
The Sea Of Rocks (Preview), performance di Helle Siljeholm.
Incontri gastronomici tra l’Alto Adige e il Medio Oriente a cura di Tocia e Ollerhond Selbstgmochts.
Drifters, performance di Linda Jasmin Mayer.
Late Evening Music by Tobias Tavella and Theresa Bader.

SABATO 1 giugno 2024
Ore 10.00 Spazio Ferdinand Stuflesser, Pontives 
Visite guidate delle mostre a Pontives.

Ore 14.00 Sala Trenker, Ortisei
Passeggiata tra le opere d‘arte nello spazio pubblico, dalla Sala Trenker, al Museum Gherdëina e all’Hotel Ladinia.
The Wandering Spruce, performance di Ingela Ihrman.

Ore 18.00 Piazza della chiesa, Ortisei
Eva Giolo, Memory Is an Animal, It Barks with Many Mouths, 2024 (20’), introduzione di Francesca Verga e Lorenzo Giusti.
Noor Abuarafeh, Am I the ageless object at the museum?, 2018 (15′).
Liv Bugge, The Other Wild, 2018 (28′), introduzione di Massimo Bernardi, paleobiologo e direttore dell’ufficio ricerca e collezioni MUSE.

C.S.m.
Fonte: comunicato stampa dell’8 maggio 2024

BIENNALE GHERDËINA
31 maggio — 1 settembre 2024 

Biennale Gherdëina
Zënza Sëida VFG Pontives 8 -39046 Ortisei (Bolzano) 
M. +39 393 932 3927
E. biennale.gherdeina@gmail.com 
www.biennalegherdeina.it

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