Al museo del Paesaggio del Lago di Como (Villa Mainona), vedute all’epoca di Giovanni Battista Sommariva.

Una selezione di 39 acquerelli e stampe di autori italiani e stranieri, alcuni esposti per la prima volta al pubblico, illustra in maniera affascinante alcune delle mete maggiormente ricercate e apprezzate nell’Ottocento dai viaggiatori che raggiungevano le sponde del lago lombardo.

Il Museo del Paesaggio del Lago di Como (Villa Mainona-Tremezzina) ospita una raffinata mostra dal titolo “Paesaggio sublime. Il Lago di Como all’epoca di Giovanni Battista Sommariva. 1801-1826”, dal 22 giugno al 29 settembre 2024 (mostra compresa nel biglietto d’ingresso al museo).

Le vedute esposte risalgono soprattutto al periodo compreso fra il 1801 e il 1826, durante il quale Sommariva acquistò e rinnovò la sua residenza di Tremezzo, in cui accolse la sua magnifica raccolta di opere d’arte, e offrono al visitatore un’occasione unica per riscoprire attraverso immagini particolarmente suggestive, provenienti da collezioni pubbliche e private, uno straordinario paesaggio culturale, che già allora attirava viaggiatori e intellettuali.

«Le rive del lago sono cosparse ogni dove di ville superbe attorniate da giardini e campagne ridenti. Per l’amante della natura non c’è nulla di più incantevole che percorrere questo lago»: questa, la descrizione che fece Giovanni Battista Carta nel 1818.

[Peter Birmann, Veduta di Lavedo sul Lago di Como, Camera di Commercio di Como-Lecco]

LA MOSTRA
La selezione parte dalle acqueforti di Gerolamo Mantelli, dedicate a Como e ad alcune delle residenze più rinomate in quel momento come Villa Pliniana e Villa Tanzi a Torno, Villa Olmo a Como, e prosegue con gli acquerelli realizzati nei primi anni dell’Ottocento dallo svizzero Peter Birmann, attento a ritrarre non solo le ville, ma anche le meraviglie naturali del Lago di Como come l’Orrido di Nesso o Fiume Latte.

Seguono alcune stampe eseguite negli anni successivi che testimoniano la progressiva consacrazione di Villa Sommariva (oggi Villa Carlotta) come meta imperdibile per chiunque visitasse le rive del Lario grazie all’intraprendente e costante promozione svolta dal proprietario che già all’epoca apriva le porte dell’edificio ai visitatori italiani e stranieri e mostrava orgogliosamente la sua collezione.

Fra gli autori delle vedute si segnalano anche i coniugi Carolina e Federico Lose, di origine tedesca e a lungo attivi in Lombardia, l’inglese Marianne Colston e Alessandro Sanquirico, celebre pittore e scenografo del Teatro alla Scala, che soggiornava proprio a Tremezzo in un’abitazione confinante con il giardino Sommariva.

[Carolina e Federico Lose, Veduta della Villa Clerici ora Sommariva. Stampa, collezione privata]

Nella mostra si possono osservare scorci, a volte inediti, di varie località (Como, Cernobbio, Torno, Nesso, Ossuccio, Isola Comacina, Tremezzo, Menaggio, Bellagio, Domaso, Corenno Plinio, Fiume Latte, Mandello del Lario, Lecco) e diverse residenze affacciate lungo le sponde come Villa Balbiano a Ossuccio, Villa del Balbianello a Lenno e Villa Giulia a Bellagio. In alcuni casi gli edifici presentano un assetto diverso rispetto alla veste attuale, ad esempio nella Villa del Balbianello manca lo stemma degli Arconati sopra la loggia, il Castello di Urio appare privo delle modifiche di gusto neomedievale realizzate dai Melzi e nella Villa Taverna di Bellagio, oggi nota come Villa Trivulzio, mancano i due corpi laterali aggiunti successivamente.

Gli acquerelli e le stampe offrono anche preziose e rare immagini di elementi non più esistenti come il Tempietto dell’Amicizia nel giardino di Villa Sommariva, demolito a metà Ottocento, la torre-faro di Villa Balbiano, voluta dal cardinal Durini a fine Settecento, il campanile dell’antica parrocchiale di Tremezzo o le limonaie del giardino di Villa Mainona, utilizzate per la produzione di agrumi e ancora attive nei primi decenni del XIX secolo.

Le immagini sono integrate con testi tratti da alcune guide dell’epoca, come il volume di Carlo Amoretti Viaggio da Milano ai Tre Laghi del 1817 e il Viaggio al Lago di Como, edito nel 1819 e scritto da Davide Bertolotti, autore anche della Descrizione della Villa Sommariva sul Lago di Como, edita nel 1831, e con citazioni di illustri viaggiatori che hanno visitato il Lario in quell’epoca come Stendhal o Percy Shelley.

Il percorso si conclude all’interno della collezione permanente del museo con una sala interamente dedicata a Villa Carlotta in cui sono esposte altre stampe risalenti ai primi decenni dell’Ottocento che raffigurano Villa Sommariva.
Catalogo edito da NodoLibri.

La mostra, a cura di Fabio Cani e Marco Leoni, è realizzata con il patrocinio della Camera di Commercio di Como-Lecco e in collaborazione con Villa Carlotta che nello stesso periodo propone la mostra L‘Olimpo sul lago. Canova, Thorvaldsen, Hayez e i tesori della Collezione Sommariva, incentrata sulla figura di Giovanni Battista Sommariva, abile politico e raffinato collezionista.

C.S.M.
Fonte: comunicato stampa del 12 giugno 2024
Nella locandina: Jacob Wetzel, Villa Sommariva vis à vis Bellaggio, stampa. Collezione privata

PAESAGGIO SUBLIME
IL LAGO DI COMO ALL’EPOCA DI GIOVANNI BATTISTA SOMMARIVA. 1801-1826
22 giugno – 29 settembre 2024
(ingresso mostra compreso nel biglietto museo)

Museo del Paesaggio del Lago di Como
via Regina 22, Località Tremezzo, Tremezzina (CO)
Tel. 0344 533023
e-mail: museodelpaesaggio@comune.tremezzina.co.it   
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