Parco archeologico Appia Antica: a Capo di Bove, mostra immersiva con le fotografie di Andrea Frazzetta.

Percorsa durante i secoli da legionari, mercanti, viandanti e pellegrini, artisti e letterati, la via Appia non è una strada come le altre. Regina viarum, come la definì il poeta Stazio nel I sec. d.C., l’Appia è la prima vera strada pubblica, imponente opera di ingegneria e visione pioneristica che diverrà prototipo dell’intero sistema stradale romano. Antichissima e allo stesso tempo modernissima bisettrice che tagliando la penisola nel modo più razionale proietta l’Urbe verso il Mediterraneo e l’Oriente.

A quasi dieci anni dallo storico viaggio a piedi compiuto da Paolo Rumiz nell’ambito del reportage “Alla ricerca dell’Appia perduta” per La Repubblica, l’intero tracciato della via Appia è al centro di un’importante azione di valorizzazione a cura del Ministero della Cultura che ne ha promosso il recupero e proposto l’inserimento come sito seriale nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità. Recentissima la notizia che l’Icomos, organo tecnico consultivo dell’UNESCO, ne ha raccomandato l’iscrizione, che sarà sottoposta all’approvazione del Comitato Unesco nella prossima seduta del 21 luglio a Nuova Delhi.

Il Parco Archeologico dell’Appia Antica, con la mostra ‘Via Appia. La strada che ci ha insegnato a viaggiare’, dal 7 giugno al 1 dicembre 2024, vuole promuovere la sua riscoperta e accrescere la consapevolezza della sua unicità, con un racconto innovativo, accessibile e coinvolgente, tra passato e presente dell’antico tracciato.

LA MOSTRA
Una stanza immersiva, realizzata all’interno del Complesso di Capo di Bove, al IV miglio dell’Appia antica, conduce lo spettatore lungo un percorso unico al mondo, in un racconto per immagini di grande potenza, costruito con le straordinarie fotografie realizzate da Andrea Frazzetta nel corso del suo viaggio lungo l’Appia Claudia, per il reportage di National Geographic “Reviving the Road to Rome”, a cura di Nina Strochlic.

Accompagnati in cuffia dal racconto di Giovanni Carrada (autore RAI per Superquark e Noos. L’avventura della conoscenza, esperto nella divulgazione e comunicazione del patrimonio culturale), guidati dalle voci di Francesco Prando nella versione in italiano ed Edwin Alexander Francis in quella inglese, nella proiezione immersiva su doppio schermo, realizzata con la regia di Raffaella Ottaviani, si viene travolti in un coinvolgente percorso tra archeologia, paesaggio, persone e storie. Il viaggio del fotografo diventa il viaggio di noi tutti nella bellezza e nella storia, tra passato e presente del “popolo dell’Appia”, in un territorio segnato dall’antico ma anche dalla modernità, lungo un percorso ricco di stimoli che attraversa quattro regioni, collega il Tirreno all’Adriatico, conduce verso Oriente.

Partendo dal basolato romano, affiancato da sepolcri monumentali e resti delle grandiose ville imperiali, si ha l’impressione di ‘entrare’ nelle fotografie di Andrea Frazzetta e di vivere con lui il viaggio lungo i 540 chilometri che separano Roma da Brindisi, tra i restauratori all’opera nella Villa dei Quintili, gli invitati di un matrimonio nella piazza di Terracina, le vivaci scolaresche che si rincorrono tra le colonne di Minturno.

Lungo il tragitto ci si perde tra le gallerie dell’anfiteatro di Capua, nelle immense distese di grano della Campania Felix, tra i campi eolici, gli uliveti, le gravine. Si resta incantati dai colori e dalla luce di Taranto e ci si ritrova a ballare la pizzica a Mesagne, per arrivare infine, carichi di emozione, al porto di Brindisi dominato dall’iconica colonna che oggi segna la fine del nostro viaggio ma che apre lo sguardo alla Grecia e all’Oriente, facendoci d’un tratto comprendere tutta la forza della Regina Viarum.

ANDREA FRAZZETTA 
Nasce a Lecce nel 1977. Vive a Milano, dove ha studiato arte e architettura. National Geographic Photographer e contributor di The New York Times, ha lavorato in più di 80 paesi nel mondo.

Le sue fotografie sono state pubblicate su National Geographic Magazine, The New York Times, Newsweek, Newyorker, The Times, The Guardian, Der Spiegel, GEO, El Pais, Internazionale, Corriere Della Sera, D di Repubblica, Vanity Fair. I suoi progetti sono stati presentati in festival internazionali di fotografia, tra i quali Arles, Roma, Cortona On The Move, Visa Pour l’Image di Perpignan.

Ha ottenuto diversi riconoscimenti, tra cui il Premio Canon Giovani Fotografi, il premio giornalistico internazionale Luchetta, il PDN Photo Annual, l’American Photography, il PX3 (The Prix de la Photographie, Paris). È stato nominato per il World Press Photo Masterclass, il Foam Award, il Prix Pictet, il Leica Oskar Barnack Award. Il reportage “The life and death shift”, realizzato durante la prima fase della pandemia in Italia, come storia di copertina per il New York Times Magazine, è stato insignito nel 2020 del prestigioso Premio Ischia Internazionale di Giornalismo.

Andrea Frazzetta è beneficiario del “National Geographic Society’s Emergency Fund for Journalists”. Il suo lavoro sulla Via Appia, pubblicato da National Geographic, ha vinto il premio Lowell Thomas 2023 della Society of American Travel Writers Foundation come miglior progetto multimediale.

CREDITI
Mostra promossa da Parco Archeologico dell’Appia Antica – Ministero della Cultura, a cura di Lorenza Campanella e Simone Quilici. Fotografie e video di Andrea Frazzetta. Installazione immersiva Storyline e Testi: Giovanni Carrada. Regia Raffaella Ottaviani. Montaggio Paola Traverso, Il Gigante; Salvatore Strazzanti.  Colonna sonora: Paolo Modugno, O.A.S.I. studio. Speaker: Francesco Prando, Edwin Alexander Francis. Allestimento e tecnologie BOTW. Progetto grafico e identità visiva mostra Daniele Zendroni / VisiOnAir Studio.

C.S.m.
Fonte: comunicato stampa del 4 giugno 2024


VIA APPIA. LA STRADA CHE CI HA INSEGNATO A VIAGGIARE
7 giugno – 1 dicembre 2024

Parco Archeologico dell’Appia Antica
Complesso di Capo di Bove
Via Appia Antica 222 – 00178 Roma
www.parcoarcheologicoappiaantica.it
https://www.facebook.com/archeoappia

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