Ora, collabora, diffondi il verbo con l’esempio.
Un cammino
semplice, per conoscere, comprendere e respirare, entro le mura e chiostri, l’idea, lo spirito, la prospettiva di Benedetto da Norcia, poi santo e ora patrono d’Europa, che sviluppò, per alte mete, la prima rete europea. Un viaggio di ricerca interiore, di ricambio di sorti, d’affermazione di una spiritualità, congiunta ad ascesi e silenzi di pace, che unì il vecchio continente. Un percorso di purificazione di tanti pregiudizi, coniati nel corso dei secoli, che chiedevano d’essere rimessi, rinfrescati e ridipinti, per togliere loro il senso di stantio che vi aleggiava. Itinerari, non pellegrinaggi, tra abbazie e monasteri, che ancor oggi sono capisaldi di testimonianza di accoglienza, accettazione e per chi ne è partecipe, cristianità. E al contrario moderno un’esplorazione da agnostico che guarda al verbo, come vettore di umanità, progresso e intenzione di bene. E ne trova tracce visibili, stabili, sensibili, per questo conoscere, che ne aumenta il valore umano. E questo toccare con mano lo spirito di volontà di far e mantenere rete è la chiave di tradizione e trasmissione dell’essere, per quanto chiuso tra mura spesse, che guarda all’Europa intenzionata all’unità d’intenti.