In una mobilitazione collettiva senza precedenti per la città di Firenze, molti grandi nomi dell’architettura e della storiografia mondiale si rivolgono al Sindaco Dario Nardella e all’amministrazione comunale per esortare «a considerare la lunga storia e tradizione dello Stadio Franchi e ad ascoltare la comunità professionale e scientifica internazionale, per consentire alle generazioni future di ammirare questo capolavoro ed essere ispirate dal genio ingegneristico e costruttivo di Nervi».

La lettera al Sindaco è stata consegnata il 9 dicembre 2020. Tra i firmatari figurano alcuni dei nomi più prestigiosi dall’architettura mondiale, come Tadao Ando, Norman Foster, Richard Meier, Edouardo Souto de Moura e Alvaro Siza, Rafael Moneo, Steven Holl, Mario Cucinella, Alejandro Aravena oltre a Grafton Architects, vincitrici del Pritzker di quest’anno. 

Tra gli ingegneri troviamo Bill Baker, ingegnere strutturista artefice del Burj Khalifa, l’edificio più alto del mondo, e altri grandi nomi dell’ingegneria mondiale come Guy Nordenson, John Ochsendorf e Philippe Block. Gli studiosi di architettura sono rappresentati da Kenneth Frampton, Joseph Abram, Jean-Louis Cohen e Antoine Picon, mentre per l’Italia firma Claudia Conforti.

«Lo Stadio Municipale di Firenze è stato pubblicato in tutto il mondo all’epoca della sua costruzione; è stata la prima opera di Nervi a ottenere un riconoscimento internazionale e la sua pensilina a sbalzo, le scale elicoidali e i dettagli evocativi della sua struttura hanno ispirato ingegneri e architetti nell’Europa intera, in Nord America e nel resto del mondo» affermano i firmatari della lettera. 

Un capolavoro da restaurare e riportare nel presente, come provato dai «numerosi progetti di stadi che negli ultimi anni hanno rivitalizzato impianti storici, elaborando strutture moderne pur preservando l’opera originale e migliorando l’esperienza degli spettatori, combinando il nuovo con il preesistente».

Portatore del messaggio al Sindaco Nardella è Marco Nervi, nipote di Pier Luigi e Presidente della Pier Luigi Nervi Project Association, il quale si augura che l’amministrazione comunale fiorentina «prenda le sue decisioni sul destino dello stadio, vincolato dal Ministero dei Beni Culturali, nel pieno rispetto della nostra Costituzione, nella quale è statuito che la nostra Repubblica tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione».


LO STADIO ARTEMIO FRANCHI DI PIER LUIGI NERVI
A FIRENZE 
Lo Stadio Artemio Franchi è un’icona dell’architettura del Novecento. L’opera, realizzata da Pier Luigi Nervi tra il 1929 e il 1932, è tra le più importanti del patrimonio architettonico italiano, per il ruolo inedito assunto dalle strutture che, prive di residui mascheramenti, diventano architettura e inaugurano un modo nuovo di vedere e di concepire le forme, e di realizzarle attraverso tecnologie e modalità costruttive all’avanguardia per l’epoca. Un’opera paradigmatica se considerata in rapporto a tanti successivi stadi che ne ripropongono e reinterpretano quella particolare bellezza che si identifica nella essenzialità.
 
Purtroppo, questa mirabile struttura rischia di essere fatta letteralmente a pezzi in base a un emendamento inserito nel Decreto Semplificazione: l’art. 55-bis del DL n. 76/2020, il quale va ad annullare l’efficacia di una serie di articoli del Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio che, com’è noto, è legato a uno dei più importanti principi della Costituzione, l’art.9. Nel testo dell’emendamento, ormai divenuto legge, sono considerati i soli impianti sportivi e non gli altri beni culturali ‘immobili’. Viene contemplata la possibilità di operare con interventi sistematici che portino a modifiche irreversibili, fino alla demolizione completadi un impianto sportivo in virtù della prevalenza conferita alla sua fruibilità rispetto alla tutela del suo interesse culturale. Viene addirittura ‘immaginato’ di poter smembrare un edificio già sottoposto a dichiarazione di interesse culturale.

I promotori dell’iniziativa aggiungono che andrebbe ripristinato il suo splendore originale, come era prima delle manomissioni realizzate in occasione dei Mondiali del 1990.

Per firmare la petizione consultare il sito www.salviamoilfranchi.org


SAVE FLORENCE’S ARTEMIO FRANCHI STADIUM

Dario Nardella Mayor of Florence
Palazzo Vecchio Piazza della Signoria 50122 – Florence Italy

cc:
the President of the Italian Republic, Sergio Mattarella
the Prime Minister of the Italian Government, Giuseppe Conte
the Minister of Cultural Heritage and Activities and Tourism, Dario Franceschini
the Head of Cabinet of the Minister of Cultural Heritage and Activities and Tourism, Lorenzo Casini
the Secretary General of the Ministry of Cultural Heritage and Activities and Tourism, Salvatore Nastasi
the President of the Higher Council for Cultural and Landscape Heritage, Marco D’Alberti
the Director General of Archeology, Fine Arts and Landscape, Federica Galloni
the Superintendent of Archeology, Fine Arts and Landscape for the metropolitan city of Florence and the provinces of Pistoia and Prato, Andrea Pessina

Bruxelles, 08/12/2020

Dear Mayor Nardella,
As architects, engineers, preservationists and scholars of the Modern Movement, we are concerned by reports of the threat to Pier Luigi Nervi’s Stadio Artemio Franchi, one of his most influential and important works, and a monument of 20th century concrete construction.

Florence’s Municipal Stadium was published worldwide when it was built; it was the first of Nervi’s work to achieve international acclaim, and its cantilevered roof, helical staircases, and evocative detailing inspired engineers and architects throughout Europe, North America, and the rest of the world. Stadium designs since have paid tribute to its soaring structural forms, its dramatic circulation, and its refined concrete techniques.

Proposals to alter or expand Nervi’s masterwork should respect its seminal historic value. Numerous stadium projects in recent years have revitalized historic facilities, providing modern facilities while preserving their original fabric and enhancing fans’ experience by combining new and old. We urge you to consider the long history and tradition of the Stadio Franchi, to solicit advice from the world’s architecture, engineering, and preservation communities, and to allow future generations to experience this masterpiece and to be inspired by Nervi’s engineering and construction genius.

As the steward’s of this publicly-owned facility, we urge you to consider its central place in the history of 20th century Florence, and the traditions it represents for the city and for Fiorentina’s fans.

M.F.C.S.
Fonte: Studio Neri Torrigiani, 13 novembre e 8 dicembre 2020
Contributi fotografici tratti dal sito

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