Al Palladio Museum in mostra l’architettura industriale nel Veneto del Rinascimento: la Silicon Valley dell’epoca. Dipinti di Tiziano, Bassano, Bellotto. Mappe, disegni, oggetti e modelli antichi.

Se Palladio è riuscito a realizzare le sue meraviglie è merito del suo genio ma anche degli effetti di quel “miracolo economico” che, nel ‘500, portò il Veneto di terra-ferma ai vertici dell’innovazione tecnologica e della produttività europee.

[Bernardo Bellotto, Mulini galleggianti sull’Adige vicino a Castelvecchio e al Ponte Scaligero, 1745 ca. (Verona, Fondazione Cariverona)]

Quando dieci anni fa il CISA Palladio aprì, in Palazzo Barbaran da Porto, il Palladio Museum, al centro del cortile nobile venne messo a dimora un gelso, a chiarire ai visitatori che Palladio non avrebbe potuto creare ville e palazzi oggi oggetto dell’ammirazione universale senza l’attività delle seterie che venivano alimentate dai bozzoli tessuti da bruchi, che delle foglie dei gelsi si cibano.

“Acqua, Terra, Fuoco. L’architettura industriale del Veneto del Rinascimento”, allestita dal 12 novembre 2022 al 12 marzo 2023, indaga lo straordinario sviluppo industriale che trasformò campagne e colline del Veneto in sede di efficientissime manifatture che non avevano pari nel mondo dell’epoca.

[Andrea Ferrara, Spada forgiata nelle fonderie bellunesi, 1570 ca. (Milano, Museo Poldi Pezzoli)]

Una potentissima Silicon Valley localizzata in aree periferiche, ai piedi delle colline dell’alto vicentino e trevigiano, soprattutto. Qui scorrevano con impeto le acque che offrivano la forza motrice, qui venivano trattate le materie prime che, plasmate con il fuoco e la stessa acqua si trasformavano in prodotti innovativi, richiestissimi sui mercati della Serenissima e di tutta Europa. A fare la differenza rispetto alle analoghe imprese del continente, fu la capacità di innovazione, di mettere a punto e brevettare nuove tecnologie e, allo stesso tempo, di puntare su reti commerciali capillari.

La mostra è curata da Deborah Howard del St. John’s College di Cambridge, ideata e prodotta dal Centro Internazionale di Studi di Architettura Andrea Palladio, con il patrocinio del Ministero della Cultura.

LA MOSTRA
Illustra i contenuti il Direttore del CISA Andrea Palladio/Palladio Museum, Guido Beltramini. Frutto di più di 3 anni di ricerche in musei, archivi, biblioteche e sul “campo”, ricerca finanziata dal Leverhulme Trust di Londra (UK), la mostra fa conoscere, attraverso dipinti, mappe, disegni, oggetti e modelli antichi, le architetture del boom industriale del Veneto del Rinascimento, vale a dire le fabbriche del Nord-Est di cinque secoli fa. Senza la ricchezza da loro prodotta, le ville e i palazzi di Andrea Palladio non avrebbero potuto prendere forma.

[Cuoietto (corsetto maschile) in pelle e seta, 1590 ca. (Venezia, Museo di Palazzo Mocenigo)]

Grazie a prestiti italiani e internazionali, sono esposti dipinti di Tiziano, Francesco Bassano e Bellotto, disegni rinascimentali, preziosi modelli antichi di meccanismi brevettati, provenienti dal Maximilian museum di Augusta, mappe e documenti d’archivio, libri rari, oggetti d’uso prodotti dalle imprese venete rinascimentali, come il rarissimo corsetto maschile in cuoio e seta di fine Cinquecento, noto come ‘cuoietto’, e oggetti d’arte come preziose croci liturgiche con l’argento delle miniere di Schio e spade forgiate a Belluno.

Per l’occasione il film-maker Fausto Caliari ha realizzato nove filmati che raccontano lo stato di altrettante “fabbriche” rinascimentali, alcune delle quali ancora oggi in funzione.
L’allestimento è disegnato dall’architetto e regista teatrale Andrea Bernard.

C.S.M.
Fonte: ufficio Stampa, novembre 2022
Immagine di copertina: Mulini galleggianti a Padova, 1767 (Archivio di Stato di Venezia)

ACQUA, TERRA, FUOCO
L’ARCHITETTURA INDUSTRIALE NEL VENETO DEL RINASCIMENTO
12 novembre 2022 – 12 marzo 2023

Palladio Museum
Contra’ Porti 11 – 36100 Vicenza
tel. +39 0444 32 30 14
accoglienza@palladiomuseum.org
www.palladiomuseum.org