La Fondazione Sandretto Re Rebaudengo annuncia lə curatorə selezionatə per la diciassettesima edizione del Young Curators Residency Programme Torino.

Si tratta di Christy Eóin O’Beirne (Irlanda), Katherine Jemima Hamilton (Stati Uniti d’America), Ariane Sutthavong (Tailandia). Il coordinatore e tutor della diciassettesima edizione è Michele Bertolino. Lə curatorə sono statə selezionatə dalla giuria composta da Sepake Angiama, direttrice artistica di Institute of International Visual Arts (INIVA), Londra e Bart van der Heide, direttore di Museion, Bolzano.

Il Young Curators Residency Programme Torino (febbraio – maggio 2023) consiste in una residenza di ricerca in Italia che ha il duplice obiettivo di sviluppare le capacità professionali e critiche dellə curatorə selezionatə e quello di promuovere la scena dell’arte contemporanea italiana in ambito internazionale. La residenza offre allə tre candidatə selezionatə la possibilità di entrare in contatto e collaborare con un grande numero di artistə italianə, confermando l’impegno della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a supporto dell’arte contemporanea nazionale e delle pratiche curatoriali emergenti.

L’approfondito processo di ricerca, che vede lə curatorə visitare più di duecento studi d’artista, musei e istituzioni artistiche sul territorio nazionale sotto la guida di un curatore italiano di riferimento, culminerà in una mostra a Palazzo Re Rebaudengo, sede storica della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Guarene (CN).

Giunto alla sua diciassettesima edizione, il Young Curators Residency Programme Torino resta un esempio unico in Italia e un progetto internazionalmente rinomato grazie alla qualità della formazione offerta, confermata dalla carriera delle alumnae e alumni del programma, che in molti casi ricoprono posizioni di rilievo in musei e istituzioni.

La selezione dellə partecipanti avviene in collaborazione con i più rinomati programmi internazionali per curatori: Royal College of Art, London; Graduate Program, Center for Curatorial Studies, Bard College, New York; Curatorial Program, De Appel, Amsterdam; CuratorLab, Konstfack University of Arts, Stoccolma; Independent Study Program, Whitney Museum of American Art, New York; MFA Curating, Goldsmiths University of London; MA Curatorial Practice, California College of the Arts, San Francisco; MAS/CAS Curating, Zurich University of the Arts.

Inoltre, la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo ha deciso di coinvolgere nuovi soggetti istituzionali in qualità di promotori delle candidature, con l’obiettivo di raggiungere una sempre maggiore rappresentatività della scena internazionale. Dal 2021 è stata istituita una stretta collaborazione con il Rockbund Art Museum di Shanghai, che tramite la costituzione di un comitato curatoriale responsabile delle nomine ha proposto candidatə provenienti dall’Est e Sud-est asiatico. Per l’edizione attuale, il comitato – guidato da X Zhu-Nowell, direttorə artisticə, e coordinato da Tiantian Xu, curatrice – è composto da Alia Swastika, Esther Lu, Merv Espina, Wang Weiwei, and Sabih Ahmed.

La preparazione della mostra è preceduta dallo studio di materiale bibliografico e dal dialogo con artistə, curatorə, galleristə, collezionistə e direttorə di museo provenienti dai più rilevanti centri di produzione culturale su tutto il territorio nazionale.

APPROFONDIMENTO

Christy Eóin O’Beirne è curatore, scrittore e artista di Bradford, Regno Unito. Profondamente legato alla sua eredità irlandese e alla doppia identità culturale, il lavoro di O’Beirne si concentra sulle nozioni di diaspora, letta come frammentazione, di terra, shibboleth, lutto e decadimento. La sua ricerca porta alla luce i resti di queste dislocazioni ed esplora i modi in cui il trauma coloniale intergenerazionale è inscritto nel paesaggio e nella topografia, guardando al suolo, ai semi e alle piante come testimoni e archivi di violenza, migrazione e memoria. Come assistente curatoriale presso il Goldsmiths Centre for Contemporary Art (2021-22), O’Beirne ha curato Diamonds and Rust, Freya Dooley (2022), e prodotto e curato la pubblicazione, If One Feather Falls… (2022), oltre ad aver collaborato a numerose mostre importanti. In precedenza O’Beirne ha lavorato come assistente di galleria presso la John Hansard Gallery (2019-20) e la Lisson Gallery (2018-19) e come assistente archivista per il restauro di Video Nation (2017). O’Beirne ha conseguito un MFA in curatela presso la Goldsmiths, University of London (2019-21) e un BA in letteratura inglese, storia dell’arte e cultura visiva presso l’Università di Exeter (2015-18).

Katherine Jemima Hamilton è una curatrice, scrittrice ed educatrice nata e cresciuta nel territorio non-ceduto di Ligwilda’xw. Nel 2014 si è trasferita nel territorio del Trattato 13, alias Tkaronto, per conseguire una laurea in storia dell’arte presso l’Università di Toronto, per poi trasferirsi nuovamente nel 2019 nel territorio non-ceduto di Chochenyo Ohlone, poi Ramaytush Ohlone, conosciuto dai coloni come Bay Area, per approfondire la conoscenza dell’arte contemporanea e della curatela. È grata di essere stata ospite di queste terre. I suoi interessi di ricerca includono il femminismo e la tecnologia, l’artigianato e il rituale nei contesti contemporanei, le pratiche di rimpatrio e le violente strategie utilizzate dalle istituzioni coloniali. Esplora l’utilizzo del suono come struttura per costruire, lavorare e vivere insieme. Ha ricoperto vari incarichi presso istituzioni come Collecteurs, The Wattis Institute, KADIST, SFMOMA, California College of the Arts, McMichael Canadian Art Collection, Art Metropole e The Museum at Campbell River, per citarne alcune.

Ariane Sutthavong è impegnata in progetti di curatela, scrittura e traduzione all’intersezione tra arte e politica a Bangkok. È cofondatrice di inappropriate BOOK CLUB, un’esperienza tutt’ora attiva incentrata sulla lettura e la scrittura collettiva di testi, a sostegno di una diversa visione dell’arte contemporanea in Thailandia, al di là dei confini dello Stato e degli interessi del capitalismo. È anche membro del collettivo londinese tent, che esplora pratiche e teorie che rivisitano le strutture dominanti attraverso configurazioni di solidarietà temporanee e provvisorie.

Il coordinatore
Michele Bertolino (lui/suo) è curatore e ricercatore che vive tra Torino e Roma. Attualmente collabora con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo in qualità di coordinatore del Young Curators Residency Programme. È curatore della pubblicazione “Porpora” – libro fotografico in uscita sull’opera di Lina Pallotta. Ha curato mostre in diverse istituzioni, tra cui: MAMbo, Bologna; Last Tango, Zurigo; Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, Torino. Nel 2020 è visiting lecturer nel corso LAB.ZONE PETROLIO di Lili Reynaud-Dewar presso HEAD Genève. Dal 2019 al 2021 ha collaborato come assistente curatore della Quadriennale d’Arte 2020 FUORI, presso Palazzo delle Esposizioni. Nel biennio 2018-2019 è Junior Curator di The Institute of Things to Come con cui collabora anche nel biennio 2020-2021 in qualità di curatore del progetto di ricerca “Guerrilla against the Unceasing Hostilities of the Livings”. Nel 2016 fonda con Bernardo Follini, Giulia Gregnanin e Sebastiano Pala, Il Colorificio, collettivo curatoriale attualmente in attività. I suoi testi sono comparsi su Nero Magazine, Flash Art e altre riviste del settore. Nel 2022 pubblica Albe e tramonti in Praiano*, scritto a quattro mani con Giulia Crispiani. Si è laureato in filosofia dell’arte all’Università di Torino e nel 2015-2016 ha partecipato a CAMPO15, corso di studi e pratiche curatoriali della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo.

C.S.M.
Ufficio Stampa, 19 gennaio 2023
Immagini messe a disposizione da Fondazione Sandretto Re Rebaudengo

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