Aida apre, in diretta mondovisione RAI, il 100° Opera Festival. Conduce Milly Carlucci, con Alberto Angela e Luca Zingaretti. Sorvolo Frecce Tricolori.  Regia Stefano Poda, direttore Marco Armiliato. Protagonisti Anna Netrebko e Yusif Eyvazov.

Piramidi trasparenti e architetture di luci si innestano negli spazi dell’anfiteatro romano, evocando un’Aida tecnologica ma intimista al tempo stesso. Guarda al futuro ma dialoga con il passato la nuova produzione dell’Aida di Giuseppe Verdi che aprirà la centesima edizione dell’Arena di Verona Opera Festival. La regia è affidata a un artista poliedrico come Stefano Poda, al debutto in Arena, che cura ogni dettaglio della produzione firmando anche scene, costumi, luci e coreografie.

La “Prima” del capolavoro verdiano, opera simbolo dell’Arena fin dalla fondazione del Festival nel 1913, è in programma venerdì 16 giugno alle 21.00 e trasmessa da Rai Cultura in diretta in mondovisione su RAI 1, con protagonista la star Anna Netrebko nel ruolo del titolo, affiancata dal tenore Yusif Eyvazov nei panni di Radamès, diretti dall’esperta bacchetta di Marco Armiliato. Insieme a loro sono impegnati Olesya Petrova nella parte di Amneris, Roman Burdenko come Amonasro e Michele Pertusi come Ramfis

L’evento, trasmesso da Rai Cultura in diretta su RAI 1 a partire dalle 20.35, sarà condotto da Milly Carlucci, con la partecipazione straordinaria di Alberto Angela e Luca Zingaretti. RAI conferma ancora una volta la propria vocazione divulgativa e l’intento di portare la grande musica a tutti.


[Aida bozzetto di regia (c) Stefano Poda]

LA REGIA DI STEFANO PODA
Descrivendo il suo spettacolo, Poda spiega che «il pubblico si troverà davanti a una grande installazione: il moderno non è una rincorsa all’attualità, bensì un salto al futuro. Il patrimonio dell’antico Egitto diventa quello del genio di Verdi, che si trasforma in un tesoro tutto italiano rappresentato in una cattedrale laica, un luogo sacro e millenario pronto a raccogliere tutte le migliori energie dell’Italia».

Non poteva che essere l’opera più rappresentata e amata dal pubblico, che arriva a Verona da tutto il mondo, ad aprire l’edizione numero 100. La visione poetica di Poda restituirà un’Aida fortemente innovativa rispetto alle tradizionali messinscene nell’anfiteatro veronese. «Il palcoscenico sarà un piccolo universo carico di mille esperienze – commenta ancora il regista – sarà tecnologico, dinamico, cangiante, sorprendente… ma allo stesso tempo l’ambizione è quella di sviluppare un viaggio riconoscibile, familiare, a misura d’uomo: un viaggio dantesco, da un mondo in conflitto a una storia intimista. Conciliare questi due lati, grandiosità e intimità, è la sfida nell’affrontare un titolo come Aida».

Il mondo in guerra di Aida prenderà forma sul palcoscenico con oltre 400 volti – tra solisti, coro, danzatori e mimi – che indosseranno abiti ispirati a Paco Rabanne e a Capucci ed elmi che brillano come nelle opere di Damien Hirst.


[Conferenza stampa Mic Rai a Roma. Foto Emanuele Minerva, ministero cultura]

IL SOVRINTENDENTE CECILIA GASDIA
«Per inaugurare il Festival numero 100», afferma Cecilia Gasdia, Sovrintendente di Fondazione  Arena  «l’Arena di Verona non poteva che omaggiare il titolo da cui tutto è iniziato nel 1913 per il centenario di Giuseppe Verdi: Aida. Per offrire una nuova lettura di questo capolavoro in cui convivono dramma interiore e grandiosità, dimensione privata e spettacolare, ci siamo rivolti a Stefano Poda, regista sensibile e artista poliedrico, creatore di immagini potenti fuori dal tempo: la sua visione di Aida ci porta in un mondo mai visto, sospeso tra passato e futuro, in cui l’umanità tutta è protagonista. L’uomo ha il potere di creare e distruggere ciò che lo circonda, cose materiali e relazioni personali, arte e innovazioni tecnologiche, riti e gerarchie; l’uomo può fare la guerra o cercare la pace, può bruciare di ambizione o di terrore ma anche accendersi d’amore. Aida parla di tutto questo e, dal 16 giugno, la vedremo in Arena pronta a raccontarsi di nuovo in tutta la sua toccante bellezza: il Ministero della Cultura e Rai ci permettono di portare la prima in tutto il mondo, rendendola raggiungibile gratuitamente a chiunque voglia accostarvisi, e per questo li ringraziamo sinceramente». 


[Figurini coro uomini e mimi sacerdoti (c) Stefano Poda]

LA DIRETTA RAI 
Il 16 giugno in Mondovisione dall’Arena di Verona, Rai Cultura presenta: “Arena di Verona – Cento anni in una notte”. Aida di Giuseppe Verdi su Rai1, Radio3 e diretta streaming RaiPlay.

19 telecamere in alta definizione di cui 5 mezzi speciali (1 spidercam, 1 lift con binario di 28 metri, 2 steadicam e 1 drone in diretta) per garantire punti di vista sorprendenti, 72 microfoni nella buca d’orchestra e in palcoscenico, 16 radiomicrofoni dedicati ai solisti, 8 microfoni ambiente per il pubblico. Il gruppo di lavoro di 15 persone di Rai Cultura insieme alla squadra tecnica composta da 65 persone tra cameraman, microfonisti, tecnici audio e video ispettori, personale di regia, organizzatore, scenografo, trucco/parrucco/costumi, personale ripresa audio e video, tecnici luci, specializzati satellitari. Una preparazione che vede lo staff di regia seguire fin dalle prime prove la messa in scena dello spettacolo, e un numero crescente di addetti lavorare nelle settimane precedenti il debutto. È l’impegno di Rai Cultura per l’inaugurazione del Festival Lirico dell’Arena di Verona, che quest’anno giunge alla propria centesima edizione.

Nel raccontare l’unicità della serata, con grande attenzione per la ripresa audio e video curata dal Centro di Produzione TV di Milano, la Rai accoglierà il pubblico televisivo con un terzetto d’eccezione. Sarà Milly Carlucci a condurre la diretta tv con la partecipazione straordinaria di Alberto Angela e Luca Zingaretti.

Insieme racconteranno l’emozionante evento incontrando, prima dell’inizio e durante l’intervallo, i protagonisti e gli ospiti presenti nel parterre, ma racconteranno anche la storia di quel teatro, le curiosità sull’opera, così come tutto ciò che accade attorno al magnifico spettacolo che vedremo in scena in prima assoluta.

“Arena di Verona – Cento anni in una notte” sarà proposto da Rai Cultura in diretta in mondovisione su Rai1 il 16 giugno a partire dalle 20.35 e il segnale internazionale verrà distribuito da EBU in tutto il mondo. Lo spettacolo, con la regia televisiva di Fabrizio Guttuso Alaimo, sarà trasmesso in diretta anche su Radio3, su Rai1 HD canale 501 e su RaiPlay, dove potrà essere visto per 7 giorni dopo la prima.

Oltre quattro ore di trasmissione, completa di sottotitoli, per portare il capolavoro di Verdi nelle case degli italiani dal più emozionante dei teatri, che di quell’opera ha fatto il proprio simbolo. L’Aida della centesima edizione del festival: cento edizioni di spettacolo lirico all’aperto sotto il cielo dell’Arena di Verona.

«Fascino, emozione e magia: un viaggio nella grande musica. La proposta di un grande spettacolo, il capolavoro di Giuseppe Verdi, un grande omaggio al prodotto italiano più conosciuto al mondo. Un regalo al pubblico italiano. L’impegno del Servizio pubblico a favore della cultura» è il commento di Silvia Calandrelli, Direttrice Rai Cultura. 

SORVOLO DELLE FRECCE TRICOLORI

In occasione della Première che darà il via al 100° Arena di Verona Opera Festival 2023, il prossimo 16 giugno, la Pattuglia Acrobatica Nazionale si esibirà in uno spettacolare sorvolo dell’Anfiteatro scaligero. Due espressioni di grande eccellenza italiana si incontrano per celebrare un anniversario di grande importanza culturale per il nostro Paese.

Il sorvolo, programmato prima dell’inizio dell’opera regina di Verdi (n.d.r. pertanto circa alle 20.30) e del Festival areniano stesso, Aida, rientra nella serie di sorvoli che la Pattuglia Acrobatica Nazionale effettuerà sui capoluoghi di ciascuna regione italiana nell’ambito dell’iniziativa “AM ringrazia l’Italia”, che vuole essere un modo per celebrare, insieme a tutti i cittadini, i cento anni di storia dell’Aeronautica Militare, nata come Forza Armata il 28 marzo 1923 (vedi notizia DeArtes qui).

Altro appuntamento irrinunciabile per tutti gli appassionati e non solo sarà la grande manifestazione aerea dedicata al Centenario dell’AM, che si svolgerà presso l’aeroporto militare di Pratica di Mare il 17 e il 18 giugno (vedi notizia DeArtes qui).

Così come l’avvio della centesima stagione d’Opera in Arena – che giunge 110 anni dopo il primo Festival nel 1913 in un conteggio interrotto dalle due guerre mondiali e dalla recente pandemia – intende celebrare la potenza e la magia dell’Arena di Verona, punto di riferimento in tutto il mondo per l’arte del canto lirico italiano, così il centenario dell’Aeronautica Militare costituisce l’occasione per mostrare agli italiani i valori, la passione e la professionalità di una Forza Armata dinamica, utile al Paese e con una forte propensione all’innovazione tecnologica. Cento anni tra storia e futuro che raccontano un secolo di volo, di imprese aviatorie e di record. Cento anni dell’Aeronautica Militare “in volo verso il futuro”: questo lo slogan che accompagna tutti gli eventi attraverso i quali l’Aeronautica Militare vuole ripercorrere l’evoluzione dello strumento aereo fino ad arrivare al dominio nella dimensione aerospaziale.

Tante le iniziative organizzate per raccontare l’evoluzione della Forza Armata quale istituzione vicina al cittadino e mostrare gli elementi caratterizzanti di una Aeronautica che, fin dai suoi albori, si è espressa in un equilibrio tra tecnologia, passione e professionalità, lavorando quotidianamente come una squadra unita e coesa a servizio del Paese (iniziative AM 100 vedi notizia DeArtes qui).

Per celebrare i suoi primi 100 anni di vita inoltre, l’Aeronautica ha avviato il progetto benefico denominato “Un dono dal cielo per AIRC”, una raccolta fondi finalizzata all’acquisto di macchinari di ricerca oncologica di ultima generazione.

Tra le altre iniziative: una emissione filatelica dedicata (vedi notizia DeArtes qui); la pubblicazione di prodotti editoriali tra cui due volumi dedicati all’Aeronautica Militare di ieri e di oggi realizzati in collaborazione con Giunti Editore; uno speciale album di figurine Panini; un’avvincente collana di fumetti a carattere aeronautico (utilizza il tasto “cerca” nella home page di deArtes); il conio di una moneta commemorativa (vedi notizia DeArtes qui); produzioni cinematografiche tra cui la fiction “I Cacciatori del Cielo”, docu-film sulla storia dell’asso dell’aviazione Francesco Baracca interpretato da Giuseppe Fiorello; e molto altro.


[Arena di Verona foto Ennevi]

GRANDI NOVITÀ PER IL FESTIVAL 2023 

Il titolo verdiano vedrà una duplice “Prima”. La sera successiva all’inaugurazione, sabato 17 giugno alle 21.15,saranno protagoniste altre grandi voci: oltre a Yusif Eyvazov e Michele Pertusi, nuovamente sul palco in questa recita, Maria José Siri vestirà i panni della principessa etiope, Anita Rachvelishvili sarà Amneris e Amartuvshin Enkhbat interpreterà Amonasro. E, come da migliore tradizione areniana, anche in questa Aida spiccano stelle del panorama internazionale per ognuna delle 13 date in programma fino all’8 settembre. Fra queste, Gregory Kunde, Ekaterina Semenchuk, Ludovic Tézier, Anna Pirozzi, Elena Stikhina. Sul podio si alterneranno i direttori d’orchestra Marco Armiliato, impegnato anche nelle due “prime”, e Daniel Oren.

Oltre al nuovo allestimento di Aida, dopo oltre vent’anni il Festival presenta anche una seconda nuova produzione in cartellone. È il pluripremiato attore e regista Antonio Albanese a firmare l’inedito Rigoletto verdiano, in scena a partire da sabato 1 luglio per quattro serate. Lo spettacolo segna il debutto alla regia in anfiteatro di Albanese, che rilegge l’opera omaggiando il grande cinema neorealista italiano degli anni ‘50. 

Il pubblico potrà poi rivivere sei produzioni che hanno segnato la storia del Festival areniano: Il Barbiere di Siviglia di Rossini (dal 24 giugno) e la Tosca di Puccini (dal 29 luglio) con la regia di Hugo de Ana; il colossale Nabucco di Verdi (dal 15 luglio) firmato da Gianfranco de BosioCarmen di Bizet (dal 23 giugno), Madama Butterfly di Puccini (dal 12 agosto) e La Traviata di Verdi (dall’8 luglio) secondo Franco Zeffirelli – la sua ultima produzione del celebre capolavoro – che chiude la centesima edizione del Festival e che vedrà Anna Netrebko dare l’addio al ruolo di Violetta nella serata di sabato 9 settembre. Alla prima e all’ultima recita di Traviata parteciperanno inoltre i primi ballerini scaligeri Nicoletta Manni e Timofej Andrijashenko, che proprio sul palco veronese nel 2022 si scambiarono a sorpresa la loro promessa di matrimonio. 

Ad arricchire ulteriormente il programma del Festival n. 100 anche quattro serate di gala e un concerto sinfonico straordinario. All’ormai tradizionale e amatissimo Roberto Bolle and Friends (19 luglio), si aggiungono tre spettacoli costruiti appositamente attorno alla personalità di tre grandi interpreti: Juan Diego Flórez per il suo debutto all’Arena di Verona (23 luglio), Plácido Domingo per l’omaggio al Festival in questa speciale occasione (25 agosto) e Jonas Kaufmann per il suo grande ritorno (20 agosto). Attesi ospiti, per la prima volta sul palco dell’Arena di Verona, anche l’Orchestra e il Coro del Teatro alla Scala di Milano diretti da Riccardo Chailly (31 agosto). 


[Aida, figurino mantello fili seta e perline (c) Stefano Poda]

ARENA PER TUTTI

 Nell’anno del 100° Festival, Fondazione Arena di Verona inaugura uno dei progetti più importanti dell’anniversario dedicandolo all’accessibilità: oltre 1.500 biglietti in più per i disabili nelle serate del Festival e un percorso di inclusione che coinvolgerà mille persone con disabilità e i loro accompagnatori, dando a tutti la possibilità di seguire lo spettacolo con supporti sensoriali e cognitivi e una serie di percorsi.

Müller, che con grande sensibilità è entrata tra i sostenitori del Festival 2023, sarà Accessibility Partner di questa iniziativa, volta a creare nuovi standard di fruizione affinché la gioia della lirica possa raggiungere ogni spettatore. L’iniziativa si iscrive nell’ambito di Müller For People, il percorso a lungo termine di sostenibilità sociale che l’Azienda  veronese ha tracciato per i prossimi anni. Le quattro opere scelte per inaugurare il progetto, coordinato dalla Professoressa Elena Di Giovanni con il supporto della Professoressa Francesca Raffi dell’Università di Macerata, sono: Aida (la “regina” dell’Arena), La Traviata (la più rappresentata al mondo), Nabucco (il primo capolavoro di Verdi) e Rigoletto (la quintessenza della poetica verdiana).

Nelle dieci serate dedicate all’iniziativa, le quattro opere saranno precedute da percorsi multisensoriali completamente gratuiti, previa prenotazione obbligatoria alla mail  inclusione@arenadiverona.it, o sul sito www.arena.it. Durante i percorsi le persone con disabilità saranno accompagnate sul palcoscenico e potranno esplorare le scenografie, i costumi, gli attrezzi di scena.

Ogni recita sarà accompagnata da un trailer accessibile (in italiano e in inglese, con sottotitoli, voce, traduzione in lingua dei segni italiana e internazionale, audio descrizione delle immagini) e dotata, durante la rappresentazione, sia di audio descrizione, sia di sottotitoli per non udenti. La fruizione di questi servizi di accessibilità è completamente nuova e si avvale di tecnologie all’avanguardia.

Sarà inoltre garantita a tutti gli spettatori presenti la possibilità di accedere a un’altra novità assoluta: i programmi di sala digitali. Si tratta di strumenti altamente inclusivi che, replicando la grafica e la struttura dei classici programmi di sala cartacei (con sinossi, note di regia, foto e informazioni sugli spettacoli), offrono testi semplificati con caratteri modificabili e ingrandibili, immagini e bozzetti di scena con audio descrizione (per persone cieche e ipovedenti) e testi tradotti nella lingua dei segni italiana. Gli stessi programmi di sala saranno disponibili in inglese, con traduzione in lingua dei segni internazionale. Saranno infine rese disponibili delle schede per le quattro opere in linguaggio Easy To Read (promosso da “Inclusion Europe”, l’Associazione europea per persone con disabilità cognitive), sia italiano che inglese.


[Immagine messa a disposizione da Fondazione Arena]
[Immagine messa a disposizione da Fondazione Arena]

IL FESTIVAL PRESENTATO AL PARLAMENTO EUROPEO

 L’Arena di Verona, un’emozione europea. Cento anni di Festival, cento anni di passioni. Un viaggio senza tempo, dove l’arte e la musica sono diventate lo strumento più significativo di dialogo tra i popoli. L’Arena  di Verona ha incantato Bruxelles con un concerto straordinario al Parlamento, alla presenza del Presidente Roberta Metsola e di numerosi rappresentanti del Sistema Italia a Bruxelles, tenuto alla fine di maggio.

«Evento straordinario ed emozionante – spiega Paolo Borchia, unico eurodeputato veronese – con la presenza di oltre cento persone in rappresentanza dei vertici europei e del Sistema Paese, un’iniziativa per celebrare un traguardo importantissimo, un momento di alto livello politico e culturale che ho ideato per promuovere e valorizzare la nostra città, che negli anni ha saputo omaggiare e dare prestigio alla musica e all’opera lirica come nessun’altra. L’Arena e il suo Festival sono motivo di orgoglio non solo per Verona, per il Veneto ma per l’Italia tutta e merita il giusto riconoscimento su tutti i livelli. Ringrazio in particolare la Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola per il caloroso saluto e l’ambasciatore Federica Favi per aver arricchito l’evento con la sua testimonianza».


[da sinistra: baritono Park, sovrintendente Gasdia, ambasciatore Varricchio, regista Poda, soprano Conesa, tenore Villari, vice direttore artistico Trespidi. Immagine messa a disposizione da Skill & Music]

AIDA PRESENTATA A BERLINO 

La nuova produzione di Aida è stata presentata lo scorso 6 giugno all’Ambasciata d’Italia a Berlino a una platea di giornalisti e amici dell’opera italiani e tedeschi, alla presenza dell’Ambasciatore Armando Varricchio, di Cecilia Gasdia e Stefano Trespidi, rispettivamente Sovrintendente e Vice Direttore Artistico della Fondazione Arena di Verona, e del regista Stefano Poda.

La scelta di Berlino e di un luogo prestigioso come l’Ambasciata d’Italia non è casuale: è infatti tedesco il primo pubblico internazionale del festival areniano. «Un pubblico raffinato, abituato a un’offerta musicale con pochi eguali al mondo per varietà, ricchezza dell’offerta e qualità degli interpreti», così l’Ambasciatore Varricchio, «ha sviluppato con l’Italia e con i territori italiani, anche grazie all’opera, un legame speciale».


[Cecilia Gasdia e Sara Cavazza con il personale di sala nelle nuove divise ©Comparotto fotografia]

GENNY VESTE IL 100° ARENA DI VERONA OPERA FESTIVAL 2023

A pochi giorni dall’avvio del Festival, sono stati presentati i nuovi outfit del personale di sala di Fondazione Arena disegnati da Sara Cavazza, Direttrice Creativa dell’iconica maison di moda.

Swinger International, proprietario del brand Genny, è stato tra i primi ad aderire nel 2021 alle 67 Colonne, rinnovando ad ogni edizione il proprio supporto all’iniziativa. La collaborazione tra Fondazione Arena, rimarcata dall’amicizia tra Sara Cavazza, direttrice creativa del brand e Cecilia Gasdia, ha portato all’ambizioso progetto della creazione delle nuove uniformi del personale di sala. Questa è l’immagine che Fondazione Arena darà ogni sera a 12.000 spettatori provenienti da 110 Paesi nel corso della centesima edizione del festival che sarà più che mai vetrina internazionale.

Il concept dei nuovi outfit unisce l’eleganza alla funzionalità. Le maschere indosseranno un tailleur pantalone in tessuto jacquard lurex stretch dal colore grigio cangiante caratterizzato da elegante intarsio che ne disegna il motivo revers con camicia in popeline bianco, impreziosita da una raffinata spilla gioiello bianca con strass rossi a forma di orchidea, iconico simbolo di Genny. Invece per i ragazzi è stato disegnato un abito nero dalla linea classica impreziosito da rever in satin nero e da una raffinata spilla a forma di orchidea con camicia in popeline bianco accompagnato da cravatta slim rossa che richiama i colori delle sedute di platea. Outfit più pratico ma sempre elegante e personalizzato, per i sorveglianti delle gradinate e per il personale addetto al backstage.

[67 colonne 2023 ©heads production]

67 COLONNE: RISULTATI RECORD
CONTRIBUTO EXTRA DEL MIC
DALL’UCRAINA: SAVING LIVES CHARITY

LO SPETTACOLO NEL METAVERSO

Al 30 maggio 2023 incassati oltre 15 milioni di euro dalla vendita dei biglietti del Festival. Per la prima volta, prime tre recite già sold out a maggio.
16-17 giugno: due serate consecutive di Aida con oltre 24.000 spettatori in Anfiteatro. Raggiunti oltre 4.5 milioni di euro tra donazioni, sponsor e 67 Colonne.

67 Colonne, con oltre il 90% di riconferme rispetto al 2022, si conferma anche nel 2023 un modello vincente raccogliendo 1,9 milioni di euro. Aumento delle sponsorizzazioni di oltre 600 mila euro. Insieme alle donazioni, la raccolta fondi supera di quasi 1 milione di euro il dato 2022 Il Ministero della Cultura stanzia 1 milione di euro extra per la centesima edizione del Festival.

Sono stati presentati lo scorso 29 maggio i primi dati relativi alla prossima stagione. Protagonisti della serata i fondatori delle 67 Colonne, Gian Luca Rana CEO Pastificio Rana e Sandro Veronesi Presidente Gruppo Calzedonia, gli imprenditori del progetto, gli sponsor, il Gruppo editoriale Athesis e una rappresentanza dei lavoratori di Fondazione Arena.

Da record i risultati del fundraising 2023. Le 67 Colonne, in collaborazione con il Gruppo Editoriale Athesis che fin dalla prima edizione ha creduto nella forza del progetto, hanno permesso a Fondazione Arena di raccogliere, nel 2023, 1,9 milioni di euro, consolidando il rapporto con il mondo imprenditoriale grazie a una percentuale di riconferme del 90%. Il successo dell’iniziativa, giunta alla terza edizione, è testimoniato dal costante aumento del contributo economico: +100 mila euro tra la prima e la seconda edizione, +315 mila euro tra il 2022 e il 2023.

Il 2023 si è confermato particolarmente solido sul fronte sponsor grazie alle importanti riconferme dei sostenitori storici, che si caratterizzano per la longevità con una presenza media di 14 anni, a fianco di nuovi importanti ingressi; il loro contributo ha fatto registrare un incremento delle sponsorizzazioni che superano di 600 mila euro il dato 2022.

Il ringraziamento di Fondazione Arena va quindi anche a tutti partner, a cominciare da Unicredit, quindi Volkswagen Group Italia, Gruppo Calzedonia, Pastificio Giovanni Rana, Forno Bonomi, Metinvest-Saving Lives, Genny, DB BAHN, RTL 102.5, Müller, Dolomia, Casa Sartori, Veronafiere, Air Dolomiti, A4 Holding, SABA Italia, Sanagol, Mantova Village, SDG Group e Palazzo Maffei Casa Museo.

Complessivamente le donazioni e le sponsorship hanno consentito di raggiungere la cifra record di 4,5 milioni di euro, un risultato senza precedenti nella storia di Fondazione Arena che accresce di quasi 1 milione di euro il risultato già record del 2022.

Oltre ai risultati di sponsor e sostenitori, assai significativo è il risultato ottenuto sul fronte del ticketing con oltre 15 milioni di euro incassati fino ad oggi dalla vendita dei biglietti del Festival 2023 e dal consolidamento dell’area corporate che consentirà di ammodernare l’offerta di servizi e accrescere i ricavi di oltre 500 mila euro.

Ma Fondazione Arena si conferma un caso unico nel panorama nazionale anche dal punto di vista dei contributi privati: è infatti l’unica Fondazione lirica in grado di raccogliere il 70% delle proprie entrate da finanziamenti privati, quali ticketing, sponsorship, donazioni.

Il Festival 2023 si aprirà con le prime tre date già sold out. La nuova produzione di Aida del 16 e 17 giugno segnerà un altro record nella storia del Festival: due serate consecutive della stessa opera porteranno oltre 24.000 spettatori in Arena. La terza serata, anch’essa da tutto esaurito, sarà la prima rappresentazione di Carmen, uno dei titoli più amati dal pubblico. Nuovi allestimenti e produzioni leggendarie caratterizzeranno le 49 serate del Festival, che affiancherà agli 8titoli d’opera 5 serate evento da non perdere. Tutto questo è possibile grazie al lavoro e alla passione che anima oltre 1.400 lavoratori che ogni anno prendono parte al Festival: artigiani, tecnici, artisti, comparse, macchinisti… tutti contribuiscono a dare vita allo spettacolo nel teatro sotto le stelle più grande al mondo.

Il contributo extra del MIC per la centesima edizione del Festival. Intervenendo nel corso della serata di presentazione del progetto di fundraising 67 Colonne della Fondazione Arena di Verona, il Sottosegretario alla cultura Gianmarco Mazzi ha annunciato che il Ministero della Cultura ha disposto in occasione del Centesimo Festival areniano un contributo a favore della Fondazione Arena di Verona pari a 1 milione di euro. Consegnando al Sovrintendente della Fondazione Cecilia Gasdia la busta contenente le motivazioni del contributo, il sottosegretario Mazzi ha detto: «La Fondazione Arena di Verona è un vero e proprio modello da esportare, per gestione amministrativa e artistica, un modello virtuoso da preservare con cura. Verona è un’isola felice, abbiamo una governance di prim’ordine, una delle migliori anche a livello internazionale».

«È chiaro – spiega il Sovrintendente di Fondazione Arena Cecilia Gasdia che ciò che il pubblico vede e apprezza è in primo luogo la componente artistica: tuttavia non dobbiamo dimenticarci che tutto ciò è reso possibile dal contributo di finanziatori, lavoratori e coloro che lavorano tutti i giorni all’interno della Fondazione. Grazie ai fondatori delle 67 Colonne e alla loro attiva partecipazione è stato possibile coinvolgere altre 65 realtà del territorio e internazionali a sostegno dell’Arena di Verona. Credo – ha sottolineato Gasdia – che oggi si possa parlare di Fondazione Arena di Verona come di un modello di lirica sostenibile. L’Arena di Verona è oggi l’unica Fondazione lirico-sinfonica in grado di raccogliere più del 70 per cento delle proprie entrate da soggetti privati».

Dall’Ucraina, Saving Lives charity partner del Festival. Durante l’evento è stata anche presentata la charity che accompagnerà il centesimo Festival: Saving Lives fornisce assistenza umanitaria continua su vasta scala e vede numerosi partner internazionali coinvolti nella fornitura di prodotti alimentari e beni essenziali; offre inoltre supporto e assistenza ai veterani. Ha creato un hub in Polonia su cui far convergere i vari carichi per consegnarli, in coordinamento con il Governo ucraino, alle città e alle regioni dell’Ucraina che ne hanno maggiore necessità. La partnership con il Festival Lirico prevede numerose iniziative fra cui una donazione facoltativa che gli spettatori possono aggiungere all’acquisto del biglietto dell’opera.

Il rapporto con Saving Lives nasce dalla collaborazione con Metinvest Group, il gruppo siderurgico internazionale basato in Ucraina e con sedi in Europa e negli Stati Uniti. Dal 2018 al 2021 Metinvest ha sostenuto Fondazione Arena attraverso la sponsorizzazione del Teatro Filarmonico e dell’Arena di Verona e l’adesione al progetto 67 Colonne. Nel 2022 lo scoppio della guerra ha chiaramente costretto il Gruppo a ritirare temporaneamente la propria sponsorizzazione. Oggi rientra tra gli sponsor con l’obiettivo di sostenere insieme all’Arena lo spettacolo e la causa di Saving Lives, creata dalla stessa Metinvest, con il sostegno della Presidenza dell’Ucraina e in coordinamento con la Fondazione Rinat Akhmetov.

Lo spettacolo dell’Arena è anche nel Metaverso. Il progetto supportato dal business angel Eugenio Di Michele, ha trasformato in NFT (Non-Fungible Token) il bozzetto di Aida firmato da Stefano Poda. Fondazione ha dato infatti vita a un anfiteatro virtuale che rappresenta una delle prime sperimentazioni in Italia nel settore teatrale. All’interno dello spazio sul Metaverso ogni sponsor e donatore del festival potrà scoprire contenuti riservati sull’opera e custodire il token numerato di uno dei cento bozzetti di Aida.

Durante l’evento è stato infine rivelato agli sponsor il gioiello del Centesimo Festival, a forma di anfiteatro, appositamente realizzato dall’artista Monica Petrella della bottega Giove sulla Luna per celebrare l’anniversario dell’Opera Festival.

Maria Luisa Abate da comunicati stampa maggio – giugno 2023
(Arena Verona, Skill & Music, Rai, Aeronautica Militare, Comin e p.)
Immagine di copertina: Aida bozzetto (c) Stefano Poda

ARENA DI VERONA
Biglietteria  : Via Dietro Anfiteatro 6/B, 37121 Verona   
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Call center (+39) 045 800.51.51   
Punti di prevendita TicketOne   
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