All’Accademia di San Luca, fotografie e parole dell’architetto, storico e critico: indagine su Borromini.

La mostraè l’inizio di una riflessione sull’eredità lasciata dal grande architetto, storico e critico dell’architettura, accademico dal 1966 e Presidente dell’Accademia nel biennio 2013-2014, figura di grande rilievo per la cultura architettonica internazionale.

[Allestimento mostra. Foto Pierpaolo Lo Giudice]

L’Accademia Nazionale di San Luca dedica a Paolo Portoghesi (1931- 2023), la mostra di Paolo Portoghesi. Sguardo, parole, fotografie”, dal 5 ottobre al 4 novembre 2023 (prorogata fino al 25 novembre) a ingresso gratuito, curata e organizzata da Francesco Cellini, Vice Presidente e Laura Bertolaccini, Vice Segretario aggiunto dell’Accademia. La mostra è posta sotto l’Alto Patronato del Presidente della Repubblica Italiana.

Primo di una serie di appuntamenti che l’Accademia intende dedicargli, l’esposizione si focalizza su ciò che avrebbe caratterizzato e tracciato costantemente tutta la sua vita: uno scritto appassionato e intenso, composto all’età di soli sedici anni, Paolo Portoghesi: di Francesco Borromini (riprodotto in alcune parti nel catalogo e da cui trae ispirazione il titolo della mostra) e una selezione dell’immenso archivio di fotografie di studio scattate da Portoghesi a partire dalla metà degli anni Sessanta per la sua prima indagine critica su Francesco Borromini, sull’architettura e sulla città barocca.

72 le fotografie esposte, tratte da negativi in formato 6×6 e rigorosamente in bianco e nero, prevalentemente di opere di Francesco Borromini: la chiesa di Sant’Ivo alla Sapienza, San Carlo alle Quattro Fontane, San Giovanni in Laterano, la Casa dei Filippini, Sant’Agnese in Agone, Palazzo Falconieri, il Collegio di Propaganda Fide, la chiesa di Sant’Andrea delle Fratte.

Scatti eseguiti con una Rolleiflex o con una Hasselblad, macchine che potevano essere tenute in mano (cosa che gli consentiva di arrampicarsi in ogni dove), abbandonando dunque la staticità della ripresa con cavalletto e iniziando ad una conoscenza, anche fotografica, dell’architettura attraverso percorsi, e dunque immagini, sino ad allora inedite.

Portoghesi, con le parole e con le immagini descrive le architetture e la città mutando il punto di vista, come negli scatti di sotto in su o viceversa, per imprimere immagine e forza alla ricchezza spaziale barocca.

[Portoghesi, ritratto]

Predilige le ombre, i forti contrasti chiaroscurali, per meglio avvicinarsi al pensiero dello stesso Borromini. Scatti mai casuali, a volte ripetuti nel tempo, per provare a sentire e a comprendere ogni volta parole nuove.

Un’indagine fotografica “rivoluzionaria” per gli anni in cui la avviò, che spostò letteralmente il punto di vista delle precedenti campagne fotografiche su Borromini e l’architettura barocca – da Alinari a Anderson, per finire con i fotografi di Muñoz, Moscioni e Sansaini – portando l’osservatore dentro, sopra, nell’architettura, insieme a lui, la cui ombra compare in alcuni scatti, i più arditi, «perché – scrive Francesco Cellini nel catalogo della mostra – all’esplorazione sensibile, ottica e fotografica delle cose e delle materie è implicita un’esplorazione interiore, della propria memoria, di quel che condividiamo con gli altri, del nostro profondo, del sé, o se si vuole “dell’oscura anima”».

La mostra è accompagnata da un catalogo pubblicato per le edizioni dell’Accademia Nazionale di San Luca nel quale, oltre alle riproduzioni delle fotografie esposte e a numerosi saggi di eminenti studiosi, è per la prima volta proposto integralmente il testo principale del volume Paolo Portoghesi: di Francesco Borromini, un libro unico, “autoprodotto” intorno al 1947, nel quale Portoghesi rivela la sua «mostruosa passione per le parole, per la combinazione delle parole, per ogni cifra che dai sensi arrivi ad esaltare l’oscura presenza del nostro ‘invisibile’», passione che lo accompagnerà per tutta la vita. Accanto alle parole, pone alcune fotografie «rubate (sic!) ― è ancora Portoghesi ad avvisare il lettore ― per ogni dove e senza alcuno scrupolo», con didascalie che svelano il sentire più profondo del giovane autore.

Tutte le fotografie e le riproduzioniesposte o pubblicate nel catalogo sono state gentilmente concesse da Giovanna Massobrio Portoghesi.

C.S.m.
Ufficio Stampa, ottobre 2023

DI PAOLO PORTOGHESI
SGUARDO, PAROLE, FOTOGRAFIE
5 ottobre – 4 novembre 2023 (prorogata fino al 25 novembre)
Ingresso gratuito

Accademia Nazionale di San Luca – Palazzo Carpegna
piazza dell’Accademia di San Luca 77, Roma
tel. 06 6798848 – 06 6798850
www.accademiasanluca.it

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