All’Accademia di Francia – Villa Medici, in 200 opere le suggestioni esercitate dalle pietre sugli artisti d’ogni epoca, partendo dallo scrittore surrealista Roger Caillois.

Compagne delle nostre fantasticherie, le pietre, più antiche della vita, hanno esercitato sugli esseri umani un fascino di cui ognuno di noi condivide l’esperienza: una raccolta, un lancio, una contemplazione ammirata. Poeti e artisti di tutte le epoche artistiche hanno testimoniato le profonde influenze che queste presenze silenziose hanno avuto sulle loro creazioni.

Il grande scrittore surrealista Roger Caillois, la cui esposizione di notevoli esemplari minerali tratti dalla sua collezione costituisce il prologo di questa mostra, descriveva così questo rapporto insistente: «Più di una volta mi è capitato di pensare che fosse opportuno guardare alle pietre come a una sorta di poesia». Accompagnata dalla prosa dello scrittore, la mostra è il romanzo di questa frequentazione continua che rivela come questi minerali occupino una posizione decisiva intermedia tra il capriccio della natura e l’opera d’arte.

A cura di Jean de Loisy e Sam Stourdzé, la mostra Storie di pietra, all’Accademia di Francia – Villa Medici dal 13 ottobre 2023 al 14 gennaio 2024, beneficia dei prestiti di oltre 70 istituzioni e raccoglie quasi 200 opere, dal più antico minerale terrestre risalente a 4,4 miliardi di anni fa fino all’ultimo minerale creato dall’artista contemporanea Agnieszka Kurant, la Sentimentite. Il percorso si snoda in dieci sale espositive e prosegue nell’antica cisterna di Villa Medici, negli appartamenti del Cardinale Ferdinando de’ Medici e nell’atelier Balthus.

Le suggestioni che queste pietre hanno suscitato negli artisti di tutte le epoche ci permettono di misurare fino a che punto i nostri pensieri, i nostri miti, le nostre proteste e, talvolta, anche le nostre inquietudini abbiano beneficiato della loro vicinanza. Vi dialogano riuniti, al di là delle contingenze della Storia, pietre ai margini dei sentieri e cristalli ambiti, pietre votive, semplici rovine o armi dei deboli per difendersi dai potenti, oggetti di studio scientifico, di contemplazione romantica. E tra gli Uomini, dalle società megalitiche ai grandi nomi della modernità, troviamo Auguste Rodin o Giuseppe Penone, Charlotte Perriand o Antonio Tempesta, Tatiana Trouvé o facteur Cheval; tutti, ispirati dai loro misteri sedimentati, sono gli araldi di questa vasta narrazione.

La mostra è realizzata grazie all’eccezionale supporto finanziario di  Van Cleef & Arpels. La scenografia della mostra è realizzata da Piovenefabi.  Il catalogo è pubblicato dalle edizioni Delpire & Co.

C.S.m.
Ufficio Stampa, 4 ottobre 2023
Immagine di copertina: Pietra di Makapansgat, diaspro bruno-rossastro (3 milioni di anni a.C.)
Johannesburg, University of the Witwatersrand. Fotografata da Pieter Hugo

STORIE DI PIETRA
SULLE TRACCE DI ROGER CAILLOIS
13 ottobre 2023 – 14 gennaio 2024

Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
Viale della Trinità dei Monti,   – 00187 Rome
T. +39 06 67611
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