Al Vittoriale degli Italiani, una mostra e un vino omaggiano Gabriele D’Annunzio nel 160° anniversario dalla nascita.

Al Ricovero del MAS96 si è inaugurata la mostra “Giovanni Tommasi Ferroni. Fratefoco”. Così ha spiegato il Presidente della Fondazione Il Vittoriale degli Italiani, Giordano Bruno Guerri: «Giovanni Tommasi Ferroni ha voluto onorare il potente vino rosso del Vittoriale dando alla sua mostra lo stesso nome: Fratefoco, uno dei tanti pseudonimi – ma fra i più preziosi – che d’Annunzio usava per scrivere alle amanti e agli amici. Realismo magico del pittore e magia realistica del nostro rosso si incontrano nello splendido autunno del Vittoriale».

LA MOSTRA
In mostra al MAS96, dal 15 ottobre 2023 fino al 31 gennaio 2024, una raccolta di 35 opere – di cui alcune inedite – di Giovanni Tommasi Ferroni, pittore nato a Roma e cresciuto in una famiglia di artisti di origine toscana. La mostra, nata da un’idea di Lorenzo Zichichi, approvata dal Presidente Guerri e organizzata da Il Cigno, è curata da Pietro Di Natale.

Tra i più importanti esponenti della figurazione contemporanea, Tommasi Ferroni è stato definito da Philippe Daverio «un pericoloso alchimista delle cose che stanno per succedere». Un artista del XXI secolo che rielabora paesaggi e edifici baroccheggianti per raccontare all’osservatore la sua visione della realtà.

Nella prefazione al catalogo della mostra, edito da Il Cigno GG Edizioni, Lorenzo Zichichi racconta: «Giovanni ha nel sangue la vena pittorica, come se non potesse andare in giro se non con un pennello in mano. Mi è sempre piaciuto il suo visionario modo di dipingere, che ripete con una maestria fuori del comune elementi architettonici prepotentemente barocchi e rinascimentali, gli altri elementi che lui titola spesso distopici sono lì solo per esaltare l’edificio cinquecentesco, seicentesco o settecentesco».

Tra le opere in mostra figurano: “Aurora boreale su Roma”, “Futura pace”, “Capriccio profetico”, “Distopia iporealista”. «Le opere esposte – sottolinea il curatore Di Natale – si presentano da sole, anche grazie, si direbbe, ai loro curiosi titoli: sono immagini aggrappate alla realtà, dalla quale però si allontanano in un batter d’occhio, diventando apparizioni, allucinazioni, visioni. Ogni elemento è riconoscibile, ma non è più dove l’abbiamo lasciato, e dove penseremmo di ritrovarlo. […] L’artista romano concepisce, in sorvegliatissime, equilibrate composizioni, imprevedibili e mirabolanti agglutinazioni, che definiscono scenari, anche temporali, ambigui e spiazzanti. […] Meraviglia e sorpresa suscitano questi capricciosi paesaggi, inimmaginabili solo un attimo prima di averli davanti agli occhi, perché, qui e ora, non esiste l’impossibile, come nei sogni, e come pure, a pensarci bene, nella realtà dove siamo calati: Giovanni, con acume e ironia, non manca di ricordarcelo con le sue “divertite distopie”».

IL VINO
Fratefoco è il vino nato dalla collaborazione tra il Vittoriale degli Italiani, il suo presidente Giordano Bruno Guerri e Domìni Veneti per raccontare in modo non convenzionale Gabriele d’Annunzio nel 160° anniversario della nascita.

Frate Foco è uno dei noms de plume che il Poeta usava per firmare lettere destinate ad amici e amanti, e il vino che porta questo nome vuole essere un omaggio al suo gusto per gli pseudonimi e per i ‘travestimenti letterari’.

[Zichichi, Guerri, Ferroni]

GIOVANNI TOMMASI FERRONI
Come ricorda il curatore Di Natale «Giovanni Tommasi Ferroni è un pittore figurativo. Nella sua arte, caratterizzata da una sferzante ironia, il mito classico diventa strumento per la messa in scena di grottesche parodie della civiltà contemporanea. I quadri sono eseguiti con una tecnica ed uno stile che può ricordare la pittura del Seicento; forse per tale motivo è stato più volte definito un pittore barocco, ma il suo linguaggio non è anacronistico: egli dipinge così per assecondare il suo istinto che lo porta a divertirsi anche attraverso il virtuosismo».

Classe 1967, Giovanni Tommasi Ferroni, figlio d’arte da diverse generazioni, è definito dal curatore «un sopravvissuto» in quanto «rivendica, con convinzione, la forza insostituibile dell’invenzione attraverso la padronanza del mezzo, certificata dall’evidente qualità dell’esecuzione e delle soluzioni formali, compositive e cromatiche. Non ha altri interessi, se non quello di non voler contribuire al disordine e alla distruzione. Appare guidato da un istinto vitale e, innegabilmente, a proprio modo, è valoroso testimone e custode dei valori dell’arte. La tecnica e il disegno sono il fondamento della sua pittura; le forme che il pennello, ora fermo, ora più libero, e sempre carico di bella materia, traccia sul supporto, riflettono idee che, come lui stesso confessa, nascono spesso da un processo naturale e spontaneo».

M.C.S.
Ufficio Stampa, 13 ottobre 2023
Immagini del vernissage messe a disposizione da Ufficio Stampa Lombardi

GIOVANNI TOMMASI FERRONI. FRATEFOCO
15 ottobre 2023 – 31 gennaio 2024

Ricovero del MAS96 – Vittoriale degli Italiani
Via del Vittoriale 12 – 25083 – Gardone Riviera (Brescia)
Tel. +39 0365 296511 
info@vittoriale.it
www.vittoriale.it