La Galleria presenta artisti legati al potere simbolico della luce. Mostra di Marinella Senatore all’Istituto Italiano di Cultura.

Mazzoleni torna ad Abu Dhabi Art, giunta quest’anno alla 15a edizione e promossa da Abu Dhabi Culture e dal Dipartimento per la Cultura e il Turismo dell’Emirato di Abu Dhabi. La presentazione della galleria è dedicata al potere simbolico della luce, della materia e del linguaggio e presenta gli artisti Marinella Senatore, David Reimondo, Andrea Francolino, Gianfranco Zappettini

In concomitanza conAbu Dhabi Art 2023, l’Istituto Italiano di Cultura di Abu Dhabi ospita presso i propri spazi, in collaborazione con la GalleriaMazzoleni, London-Torino, I contain multitudes, la prima personale negli Emirati Arabi Uniti (EAU) di Marinella Senatore visitabile da lunedì 20 novembre a domenica 26 novembre 2023.

MAZZOLENI A ABU DHABI ART 2023
Manarat Al Saadiyat | Booth A2
22 – 26 novembre 2023

Mazzoleni è lieta di tornare per il secondo anno consecutivo a Abu Dhabi Art con una presentazione dedicata al potere simbolico della luce, della materia e del linguaggio, nella ricerca di Marinella Senatore, David Reimondo, Andrea Francolino E Gianfranco Zappettini.

Nella pratica creativa di Marinella Senatore, l’uso della luce nelle sculture luminose enfatizza il potere trasformativo dell’arte e l’impegno sociale, fil rouge di tutta la sua ricerca. Nelle opere dell’artista immagini, frasi e citazioni celebrano individui e comunità; l’energia della luce è catturata anche nei collage su lamina d’oro, e nella serie Make It shine, opere nelle quali prendono vita oggetti e immagini tratte dalla pratica partecipativa dell’artista. Spartiti musicali, fotografie, schizzi e sagome in movimento, tratte dalle esperienze performative della School of Narrative Dance, portano l’energia della performance e della luce anche nei lavori più intimi dell’artista.

“Nuovi linguaggi determinano la nascita di nuovi mondi”. La creazione di nuovi linguaggi che raccontino attraverso il ricorso al simbolo la complessità del pensiero umano è uno dei punti d’approdo del lavoro di David Reimondo. Dal 2014 l’artista è impegnato nella creazione di ‘simboli’ che approdano alla produzione di nuovi grafemi e fonemi. Nell’opera Pre-pensieri da New York, i simboli evocano lo skyline della città in forme e simboli riconoscibili d’istinto, e che dunque superano i retaggi e le barriere socioculturali e linguistiche. Nell’opera La materia del significato la relazione tra esperienza cognitiva e sensoriale raggiunge la massima intensità. Materiali disparati quali marmo, vetro, lava e oro compongono i simboli che danno forma alla riflessione dell’artista sull’individuo.

Il lavoro di Andrea Francolino opera una trasmutazione dell’ambiente che l’accoglie. La sua ricerca sulla forma della crepa si muove tra la dimensione fisica e tangibile di ciò che è apparentemente spezzato – la crepa, la frattura – e la dimensione spirituale di quanto è nascosto nel vuoto, rappresentato dalla preziosità dell’oro, come nell’opera m2. Compiendo un viaggio anche fisico in luoghi remoti, l’artista invita all’intima riflessione sulla fragilità e l’impermanenza.

Gianfranco Zappettini, co-fondatore negli anni ’70 del movimento internazionale della Pittura Analitica (estesosi tra Italia, Germania, Francia e Olanda), è considerato tra i più importanti pittori astratti italiani viventi. Nelle opere presentate, come La trama e l’ordito n. 30, l’uso del colore dorato, evoca un’Età dell’oro, un’auspicata epoca di ricchezza spirituale, che seguirà l’attuale epoca di decadenza. L’oro è qui inteso in senso simbolico: rappresenta lo stato più perfetto e prezioso della materia, portatore di innumerevoli significati e simbolo di perfezione metafisica. Per Zappettini la pittura è esercizio spirituale, un’operazione rituale che si traduce nella distribuzione di diverse campiture di colore che scandiscono la tela.

[Marinella Senatore, Breathe, U are enough, 2022. Glass tubes with mercury-free gas mixture (greeNeon). Courtesy the Artist and Mazzoleni, London – Torino]

ISTITUTO ITALIANO DI CULTURA DI ABU DHABI
MARINELLA SENATORE. I CONTAIN MULTITUDES
Italian Cultural Institute in Abu Dhabi – Al Qasbah Street, Al Bateen Abu Dhabi, U.A.E.
20 – 26 novembre 2023

Nella mostra vengono presentate al pubblico tre sculture luminose, tra le quali la celebre Dance first think later, del 2021, i collage creati per il Teatro dell’Opera di Roma, tra i quali La Traviata, 2023 e il grande collage Make it shine, 2021. Marinella Senatore.

L’Istituto Italiano di Cultura di Abu Dhabi è lieto di ospitare presso i propri spazi, in collaborazione con la Galleria Mazzoleni, London-Torino, “I contain multitudes”, la prima personale negli Emirati Arabi Uniti (EAU) di Marinella Senatore. La mostra, aperta al pubblico in coincidenza con Abu Dhabi Art, verrà presentata da Claudio Cravero, Chief Curator del Zayed Na.onal Museum alle ore 19.00 di mercoledì 22 novembre.

Marinella Senatore ha preso parte alle più importanti Biennali e ha esposto nei più celebri musei di tutto il mondo. Il suo approccio è multidisciplinare e il suo lavoro si basa sull’estetica della resilienza e sul potere trasformativo dell’impegno sociale, con una forte componente collettiva e una spiccata dimensione partecipativa.

«Sono oltremodo orgogliosa di inaugurare la mia Direzione dell’Istituto Italiano di Cultura di Abu Dhabi, sezione Cultura dell’Ambasciata d’Italia negli Emirati Arabi Uniti, con la mostra di queste opere di Marinella Senatore» ha commentato la Direttrice dell’IIC di Abu Dhabi, dott.ssa Susanna Iacona Salafia.

Le opere in mostra spaziano dalle sue note luminarie, ai neon fino ai collage. A partire dal 2016, Marinella Senatore ha realizzato grandi installazioni luminose site-specific, come ad esempio quelle presentate all’High Line di New York nel 2018, in Piazza Duomo a Lecce, in occasione della sfilata della collezione di Dior Cruise 2021 (2020) e nel cortile di Palazzo Strozzi a Firenze (2020). Ha preso parte alle più importanti Biennali ed esposto nei musei di tutto il mondo.

Le luminarie guardano alle forme architettoniche del barocco, in particolare ai rosoni e ai portali, e divengono catalizzatrici di energia volte a celebrare gli individui e le comunità. I neon sono, invece, la diretta derivazione delle grandi sculture luminose. Infine i collage. Questa è sicuramente non solo la sua tecnica più ricorrente, quindi una costante negli ormai vent’anni di ricerca dell’artista, ma risulta essere una delle sue più dirette traduzioni del pensiero personale e collettivo.

M.C.S.
Ufficio Stampa, 14 novembre 2023

ABU DHABI ART
22 – 26 novembre 2023

Booth A2 Manarat Al Saadiyat Collectors
Abu Dhabi (Emirati Arabi Uniti)

Mazzoleni, 15 Old Bond Street, W1S 4AX, Londra
Mazzoleni, Piazza Solferino, 2 – 10121 Torino
T: +39 011.534473
E: torino@mazzoleniart.com  
www.mazzoleniart.com

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