Al Forte di Bard, una tela di Klimt arricchisce la proposta espositiva, con le due mostre di Barbieri e Mollino. Spettacolo di luci di Natale.

GUSTAV KLIMT, LE AVVENTURE DI UN CAPOLAVORO
1 dicembre 2023 – 10 marzo 2024
Forte di Bard Valle d’Aosta (spazi della Cappella Militare)

Un quadro evento impreziosisce, dal 1 dicembre 2023 al 10 marzo 2024, gli spazi della Cappella militare. Si tratta dell’opera Ritratto di signora, di Gustav Klimt (Vienna 1862-1918), tra i più significativi e celebri artisti della Secessione viennese. L’opera appartiene alla Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi di Piacenza.

La tela – databile tra il 1916 e il 1917 – è una delle tre opere del grande maestro viennese presente sul suolo italiano ed è l’unica a essere stata acquistata da un collezionista privato (a differenza della Giuditta della veneziana Ca’ Pesaro e delle Tre età della donna della Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma). Il quadro venne acquistato nel 1925 dal nobile piacentino Giuseppe Ricci Oddi per la propria raccolta. Il dipinto fu inizialmente allestito nella sala da biliardo della sua dimora per poi approdare alla Galleria istituita dal collezionista stesso e aperta al pubblico dal 1931. La storia del dipinto, segnata da avventurose vicende, viene svelata attraverso un allestimento di grande impatto, su progetto curato da Forte di Bard, Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi e Skira.

IL DIPINTO E LE SUE AVVENTUROSE VICENDE
La tela appartiene all’ultima fase di attività di Klimt, quando la sua pittura si fa meno preziosa, abbandonandosi a pennellate quasi sbrigative che tradiscono un approccio più emozionale, aperto alle atmosfere espressioniste. Non è nota l’identità della donna raffigurata, che con ogni probabilità è una delle tante modelle che posarono per l’artista. Il dipinto deve la propria fama alle incredibili vicende che lo hanno visto protagonista. Una studentessa di un liceo piacentino, Claudia Maga, aveva intuito nel 1996 la particolare genesi dell’opera, poi confermata dalle analisi: Klimt la dipinse sopra un precedente ritratto già ritenuto perduto raffigurante una giovane donna identica nel volto e nella posa all’attuale effigiata, ma diversamente abbigliata e acconciata.

I colpi di scena non finiscono qui: il 22 febbraio 1997, la tela di Klimt venne rubata dalla Galleria d’Arte Moderna Ricci Oddi con modalità tuttora non chiarite. Il suo ritrovamento, dopo quasi 23 anni, è stato ancora più enigmatico del furto. Il 10 dicembre 2019, durante alcuni lavori di giardinaggio lungo il muro esterno del museo piacentino, in un piccolo vano chiuso da uno sportello privo di serratura, venne rinvenuto un sacchetto di plastica, dentro al quale vi era una tela: il Ritratto di signora di Klimt.

CARLO MOLLINO. PAESAGGI INCLINATI
FOTOGRAFIE DI ARMIN LINKE
17 novembre 2023 – 18 febbraio 2024
Forte di Bard. Valle d’Aosta (Sale dell’Opera Mortai)

Nel cinquantesimo anniversario della scomparsa, il Forte di Bard dedica una mostra a Carlo Mollino (Torino, 1905-1973), architetto e designer tra le personalità più versatili dell’architettura moderna. L’esposizione “Carlo Mollino. Paesaggi inclinati. Fotografie di Armin Linke”, curata da Luciano Bolzoni, è visitabile nelle sale dell’Opera Mortai dal 17 novembre 2023 al 18 febbraio 2024.

Mollino è uno degli architetti italiani più conosciuti all’estero. La sua attività multidisciplinare parte dall’architettura e dal design per giungere alla fotografia, alla letteratura, alla scenografia, fino a incrociare attività sportive chemettono al centro il dinamismo e la ricerca della velocità, quali lo sci, l’acrobazia aeronautica e le corse automobilistiche con futuristici prototipi da gara.

GLI EDIFICI COSTRUITI DA MOLLINO
Uomo delle Alpi, sciatore ecostruttore di funivie e di residenze per la villeggiatura, per Mollino, le Alpi erano soprattutto laValle d’Aosta, regione che frequentò già a partire dagli anni Venti, dove all’inizio studiò gliedifici tradizionali e dove successivamente costruì la Casa del Sole e la funivia del Furggendi Breuil-Cervinia, la Casa Capriata di Gressoney-Saint-Jean (poi ricostruita), il Rascard Garellidi Ayas, la Casa Olivero di La Thuile e la Casa Collettiva di Aosta. Fu anche autore di grandi opere pubbliche come il Teatro Regio e il Palazzo degli Affari entrambi a Torino.

LA MOSTRA CON LE FOTO DI LINKE
La mostra si compone di una ricognizione delle opere costruite da Mollino, inquadrate nelle fotografie realizzate dal fotografo e regista Armin Linke dal 2006 al 2023.

Linke lungo tutta la sua carriera ha esplorato, con le sue immagini, le relazioni tra l’uomo e le graduali trasformazioni che l’avanzare della tecnologia porta negli ambienti che questo popola. L’esposizione intende attuare una riflessione sull’attualità della poetica molliniana in fatto di architettura: dalla funzione sociale del “costruir bene”, soprattutto sui monti, alla stessa idea non statica della tradizione che in Mollino diviene fiume rigoglioso e generatore di nuova vita.

La mostra parte dall’idea che la fotografia sia indagine e quindi le architetture di Mollino costituiscano un’importante raccolta di dati e annotazioni in grado di leggere il territorio. Linke riflette sull’idea della fotografia come momento per leggere la trasformazione della realtà. Sotto questo punto di vista, gli atteggiamenti di lettura dell’esistente dell’architetto e del fotografo coincidono.
Alle immagini si affianca una sezione documentale.

GIAN PAOLO BARBIERI. OLTRE
28 ottobre 2023 – 3 marzo 2024
Forte di Bard. Valle d’Aosta (Sale delle Cantine)

C’è un luogo in cui la percezione del tempo, dello spazio e della cultura hanno scelto di allinearsi: è proprio qui, nel Forte di Bard, dove la creatività di Gian Paolo Barbieri (Milano 1935) trova modo di racchiudere tutte le sfaccettature che lo caratterizzano. Al maestro che ha segnato la storia della fotografia contemporanea di moda e costume, il Forte di Bard dedica “Gian Paolo Barbieri Oltre”, una grande retrospettiva realizzata in collaborazione con la Fondazione Gian Paolo Barbieri di Milano, curata da Emmanuele Randazzo, Giulia Manca e Catia Zucchetti, dal 28 ottobre 2023 al 3 marzo 2024 nelle sale delle Cantine.

LA MOSTRA
Sono esposte 112 fotografie, di cui ben 88 inedite che spaziano dagli anni ’60 agli anni 2000, frutto di un’approfondita ricerca condotta all’interno dell’archivio analogico dell’artista, patrimonio storico culturale, custodito dalla Fondazione Gian Paolo Barbieri.

Nato nello stesso periodo storico in cui stava nascendo la moda italiana, Gian Paolo Barbieri è tra i massimi esponenti che hanno contribuito alla definizione di prêt-à-porter italiano e di fotografia di moda.

Dapprima nella moda, poi nella fotografia etnica ed erotica, il suo sguardo sul corpo indaga e osserva l’anima, scruta la realtà e la natura, pervade e rende universale il linguaggio dei suoi scatti.

L’attrazione che ha da sempre avuto per l’esotismo lo ha condotto, negli anni, a spingersi sempre più lontano. Ha esplorato i mari del sud, viaggiando tra le Seychelles, il Madagascar e la Polinesia e ha fermato il tempo con uno sguardo neorealista attraverso un gioco di interpretazioni con i personaggi che ha osservato.

“Oltre” è un viaggio attraverso la vita del fotografo, del quale mostra un volto diverso da quello già conosciuto.

LUCI DI NATALE AL FORTE DI BARD. LA VALLE INCANTATA
8 dicembre 2023 – 7 gennaio 2024
Bard. Valle d’Aosta (Piazza d’Armi)

Dopo il successo della prima edizione, torna Lumières de Noël au Fort de Bard – Luci di Natale al Forte di Bard, lo spettacolo immersivo fatto di suoni e luci visibile nella grande Piazza d’Armi, che si ammanterà di un’atmosfera scintillante per festeggiare la magia del Natale grazie al nuovo e inedito video mapping proiettato sulle facciate dell’edificio. “La valle incantata”omaggerà le tradizioni e i paesaggi della Valle d’Aosta.

M.C.S.
Ufficio Stampa, 9 ottobre, 7 e 21 novembre 2023

Associazione Forte di Bard
11020 Bard Valle d’Aosta
T. + 39 0125 833811
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