Alle Gallerie d’Italia, acconciature, donne e potere nel Rinascimento. Opere dal Louvre e da The Royal Collection / His Majesty King Charles III, tra i prestiti internazionali e nazionali.  Busti, dipinti, sculture, monete antiche, medaglie moderne, disegni, volumi a stampa.

La mostra affronta per la prima volta con taglio monografico un aspetto fondamentale dell’arte, della cultura, della società e degli studi antiquari del Rinascimento: le acconciature femminili.

[Giovanni Bellini (Venezia, 1430 circa-1516) Sacra Conversazione Renier (Madonna con il Bambino tra le sante Caterina d’Alessandria e Maddalena) 1488 circa Venezia, Gallerie dell’Accademia © G.A.VE Archivio fotografico “su concessione del Ministero della Cultura”]

Intesa Sanpaolo apre al pubblico dal 14 dicembre 2023 al 7 aprile 2024alle Gallerie d’Italia – Vicenza la mostra Le trecce di Faustina. Acconciature, donne e potere nel Rinascimento, a cura di Howard Burns, Vincenzo Farinella e Mauro Mussolin.         

Attraverso una selezione circa 70 opere provenienti da importanti musei nazionali e internazionali, oltre che dalla collezione Intesa Sanpaolo, tra cui busti – da quelli imperiali a quelli rinascimentali – dipinti, sculture, monete antiche, medaglie moderne, disegni, volumi a stampa, l’esposizione ricostruisce il mondo affascinante e complesso delle capigliature del Quattro e Cinquecento, le possibilità artistiche che hanno offerto e la loro importanza nella società e nella moda italiana.

[Arte romana. Testa-ritratto femminile con acconciatura ispirata a Faustina Maggiore, 140-150 d.C. circa. Su concessione del Museo Archeologico Naz. di Firenze (Direzione regionale musei della Toscana). Photo Fernando Guerrini]

Il titolo richiama una delle acconciature più spettacolari e famose, quella dell’imperatrice Faustina Maggiore, moglie di Antonino Pio, divenuta simbolo di concordia e amore coniugale.

Il suo busto, presente nelle più celebri raccolte antiquarie rinascimentali, sia di artisti come Lorenzo Ghiberti e Andrea Mantegna, che di committenti come Lorenzo il Magnifico e Isabella d’Este, divenne un celebrato modello artistico e numerose copie e rielaborazioni diedero grande visibilità all’eccentrica capigliatura che finì per essere adottata da moltissime donne, specialmente in Veneto.

Lo spazio espositivo raccoglie una selezione di ritratti di protagoniste del Rinascimento, tra cui Lucrezia Borgia, Isabella d’Este, Vittoria Colonna ed Eleonora da Toledo, e approfondisce l’espressività delle acconciature nella ritrattistica ufficiale, evidenziando come le stesse donne le abbiano utilizzate per proporre valori culturali e modelli di comportamento.

Nell’ambito della mostra sono proposti incontri, eventi e un’ampia attività didattica.  Catalogo Edizioni Gallerie d’Italia | Skira.

[Roma, Impero, Antonino Pio (138-161 d.C.) per Faustina Maggiore. Aureo, zecca di Roma, dal 141 d.C.. Oro. Roma, Museo Nazionale Romano, Medagliere. Su concessione del Ministero della Cultura – Museo Nazionale Romano]    

I TEMI DELLE OTTO SALE
Il percorso si snoda attraverso otto sale, dopo un prologo dedicato al tema della “chioma di Berenice”.

La prima sala racconta la riscoperta del ritratto di Faustina Maggiore e della sua particolarissima acconciatura: un ritratto e un’acconciatura che interessò molti grandi artisti quattrocenteschi: Lorenzo Ghiberti, Filarete, Andrea Mantegna, Giovanni Bellini.

La seconda sala ripercorre in sintesi la storia del ritratto femminile nell’arte greca e romana, mostrando la grande varietà delle acconciature scelte dalle donne antiche.
La terza sala mostra la liberazione dei capelli delle donne, raggiunta nel Quattrocento anche grazie al prestigio dei modelli classici.

La quarta sala propone un doveroso e inevitabile confronto con le acconciature maschili, che non meno di quelle femminili, furono il prodotto del recupero di modelli classici combinati con sensibilità più moderne.

La quinta sala ripercorre l’interesse palesato da Michelangelo per la raffigurazione dei capelli femminili, esaminando in particolare i disegni con le” teste divine” e l’invenzione della Leda.
La sesta sala considera le pettinature come testimonianza della nuova visibilità della donna in società e della loro capacità di esprimere codici di costume adeguati a contesti assai diversi, dalle corti ai bordelli.

La settima sala è dedicata all’attenzione mostrata dal cinema per le acconciature femminili, antiche e moderne.
L’ottava e ultima sala documenta come l’acconciatura di Faustina – filo rosso della mostra – abbia continuato a esercitare grande fascino anche nell’età neoclassica e, in particolare, nella ritrattistica di Antonio Canova.

LE GALLERIE D’ITALIA
Il museo di Vicenza, insieme a quelli di Milano, Napoli e Torino, è parte del progetto museale Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo, guidato da Michele Coppola, Executive Director Arte, Cultura e Beni Storici della Banca.

C.S.m.
Ufficio Stampa, 13 dicembre 2023
L’immagine di allestimento in copertina è di Marco Zorzanello 

FAUSTINA. ACCONCIATURE, DONNE E POTERE NEL RINASCIMENTO
14 dicembre 2023 – 7 aprile 2024

Gallerie d’Italia – Vicenza, museo di Intesa Sanpaolo
Contra’ S. Corona, 25 – 36100 Vicenza
Telefono: 800 167 619
Mail: vicenza@gallerieditalia.com  
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