La regina del presepe barocco lancia il ‘trekking tour presepi’ e il ‘passaporto dei presepi’. ‘Adorazione’ di Luca Balbo alla Galleria della Liguria. Mostre, eventi di tradizione, mercatini e lo speciale “Tricapodanno”.

 Ad aprire ufficialmente le festività natalizie genovesi 2023 è stato il grande albero di Natale che si è illuminato in piazza De Ferrari tra gli appalusi della folla. Da quel momento, è tutto un susseguirsi di eventi, musica e manifestazioni a tema natalizio.

[Presepe Convento Santuario della Madonnetta. Foto Fabio Bussalino]

PRESEPI STORICI TREKKING TOUR
Genova lancia l’iniziativa “trekking tour presepi” e il rilascio del Passaporto che è divenuto un vero e proprio concorso che si concluderà il 4 febbraio 2024 a Palazzo Ducale ed premierà chi riuscirà a visitare il maggior numero di presepi durante le feste. Un timbro per ogni presepe visitato (come i timbri sul passaporto dei pellegrini durante il Cammino di Santiago di Campostela).

Si inizia in via Garibaldi, già Strada Nuova, a Palazzo Rosso dove le statuine del presepe settecentesco di scuola genovese sono allestite all’interno della cappella dei Brignole-Sale, sullo sfondo di una Adorazione dei Pastori di Antonio Travi conservata nel Museo, e nelle vetrine espositive disegnate dall’architetto Franco Albini, in una presentazione di grande fascino legata al gusto razionalista di uno dei maestri della museografia del Novecento. 

Alla GAM di Nervi è esposta una selezione dalla prestigiosa collezione di statuine Sette e Ottocentesche della famiglia Luxoro, in uno speciale allestimento nella Sala Lignea del Merello.

[Presepe Convento Santuario della Madonnetta. Foto Fabio Bussalino]

IL PASSAPORTO DEI PRESEPI
Il comune di Genova, in collaborazione con l’Arcidiocesi, lancia per tutte le feste natalizie il passaporto dei presepi. Un’iniziativa rivolta ai visitatori che possono scoprire la città anche attraverso la visita di 45 presepi, realizzati da levante a ponente.

Si possono ritirare i passaporti presso le edicole convenzionate e nei musei e iniziare il tour dei presepi, con relativo timbro, dopo ogni visita. Nella ricca lista compaiono i presepi più conosciuti, come quello allestito nella cattedrale di San Lorenzo, il presepe del Santuario della Madonnetta, il presepe nel museo di Palazzo Rosso e di palazzo Tursi ma anche il presepe antico meccanizzato di san Bartolomeo di Certosa realizzato da Franco Curticon 12.000 ore di lavoroquello dell’associazione ACompagna e anche quello dell’ospedale Galliera.

Il concorso che premierà chi sarà riuscito a visitare durante le feste il maggior numero di presepi, si concluderà il 4 febbraio 2024 a palazzo Ducale, dove è allestito il presepe di Casa Luzzati, con l’ultimo timbro. Oltre alla premiazione dei vincitori è prevista la partecipazione di Giulio Sommariva e il rettore della Basilica di Assisi che guideranno un momento di riflessione sull’importanza culturale e religiosa del presepe.

MOSTRA AL MUSEO DEI CAPPUCCINI
L’atmosfera della tradizione è l’ingrediente della nuova mostra organizzata dal Museo dei Cappuccini e che offre al pubblico un appuntamento imperdibile quest’anno inserito nel prestigioso progetto Genova per Rubens. A Network. La mostra, curata da Daphne Ferrero e Luca Piccardo, visitabile fino al 2 febbraio 2023, presenta la storia del presepe Genovese, da quello “aristocratico” della rinomata scuola del Maragliano, fino alle forme più popolari rappresentate dai “macachi” di Albisola (SV) o alle statuine in carta incollata tipiche dell’entroterra ligure.

A impreziosire l’allestimento, una coinvolgente galleria d’arte dedicata alla Sacra Famigliafa conoscere l’“inventore del presepe” san Francesco d’Assisi dipinto dal cappuccino Bernardo Strozzi; l’interessante uso del colore e della luce di Giovanni Battista Casoni, allievo di Domenico Fiasella nella sua “Adorazione dei pastori”; i mestieri di Giuseppe e Maria dipinti dalla scuola di Gerard David.

PRESEPE A MOLASSANA
Altra meraviglia è il presepe realizzato da un genovese a Molassana, una tradizione di famiglia che va avanti da decenni e riproduce fedelmente i luoghi più suggestivi della città come piazza de Ferrari. Il progetto è stato lanciato in occasione degli 800 anni dalla realizzazione del Presepe di Greccio, la prima raffigurazione della Natività realizzata da S. Francesco d’Assisi.

[Presepe San Barnaba. Foto Frog]

LA PRODUZIONE PRESEPIALE GENOVESE 
Pochi sanno che Genova già dalla prima metà del XVI secolo, fino ai primi decenni del XIX secolo, ha rivaleggiato con Napoli nella produzione di figure e sculture dedicate alla Natività. A Genova il Natale significa presepe perché, insieme al capoluogo partenopeo, è una delle capitali europee di questa forma di artigianato artistico: vale dunque la pena di visitare i piccoli e i grandi presepi storici allestiti in tutta la città. Sono molto pregiati quelli del ‘700 con figure lignee vestite accuratamente con preziosi abiti d’epoca.

Abili artisti intagliatori hanno creato opere d’arte che si possono ammirare ancora oggi. Il presepe genovese si distingue per precise caratteristiche: le figure arrivano fino a un’altezza di 40 cm e sono articolate, realizzate e scolpite in legno e non in terracotta. 

L’ambientazione è di solito povera ma colpiscono la ricchezza e la ricercatezza dei costumi riprodotti ad arte fin nei più piccoli particolari. Il bottoncino del vestito, gli orecchini delle dame, le trine e il pizzo macramè, il caratteristico uso del tessuto jeans per gli abiti, pantaloni o tute. Perché il jeans nasce proprio a Genova, come “blue de Genes”. (al Museo Diocesiano sono conservate le gigantesche Tele della Passione del ‘600 realizzate su tessuto jeans). 

Dunque le origini di questa tradizione risalgono al 1610, come dimostrato dal documento più antico che testimonia l’esistenza e la nascita del presepe a Genova. Il manoscritto cita il Convento carmelitano di Monte Oliveto, presso il sobborgo costiero di Multedo. Nel Settecento inoltre nasce una vera e propria scuola accostata al nome del celebre scultore Anton Maria Maragliano.

(Mercatini, foto Frog)

EVENTI ALL’APERTO
I mercatini natalizi: dal Mercatale, con le caratteristiche casette di legno in piazza de Ferrari, al tradizionale Mercatino di San Nicola all’insegna della solidarietà, ai numerosi mercatini che animano le vie e le piazzette del centro storico. Non mancano gli spettacoli natalizi itineranti, spesso accompagnati dalla lettura di favole e racconti, in un ideale collegamento con Genova Capitale del Libro 2023.

MUSICA E SPETTACOLO
Il Teatro Carlo Felice propone il Concerto di Natale e quello di Capodanno.

Per salutare il 2023 in allegria, Genova propone il “Tricapodanno”, una grande festa di Capodanno che dura tre giorni, dal 29 al 31 dicembre!

VISITE GUIDATE
Durante le Feste è possibile conoscere meglio la città approfittando delle visite guidate, in italiano e in inglese, che ogni fine settimana conducono i visitatori alla scoperta dei Palazzi dei Rolli, del centro storico e dei suoi carruggi, delle Botteghe storiche. Disponibile anche uno speciale percorso guidato a tema natalizio tra presepi, edicole votive e Chiese dei Rolli. Aggiornamenti su: https://www.visitgenoa.it/store

[Adorazione del Bambino, Luca Baudo, c.1500.
Photo credit Sebastiano Pellion di Persano]

Musei Nazionali di Genova
Palazzo Spinola – Galleria Nazionale della Liguria
L’ADORAZIONE DEL BAMBINO DI LUCA BAUDO
Nel percorso della Galleria Nazionale della Liguria, è esposto un capolavoro del pittore Luca Baudo (Novara, 1460 circa – Genova 1509- 1510) appartenente alla UniCredit Art Collection. Un’addizione al prezioso nucleo di opere del Rinascimento ligure di pertinenza della realtà museale genovese, resa possibile grazie a un comodato gratuito proposto da UniCredit.

L’opera, nota da tempo agli studi ma mai esposta al pubblico, raffigura l’Adorazione del Bambino ed è firmata “Luce Opus” in corrispondenza di una targa che decora un elemento architettonico. Il dipinto è stato realizzato verso la fine dell’ultimo decennio del Quattrocento dal pittore di origini novaresi Luca Baudo (Novara, 1460 circa – Genova 1509- 1510), il quale, documentato a Genova nel 1481, appartenne a quella folta schiera di pittori lombardi che nel corso del XV secolo trovarono nel ricco centro ligure il luogo ideale dove trasferirsi ed esercitare la propria arte.

Si tratta di un tassello fondamentale per la ricostruzione della produzione di Baudo durante la sua maturità, con un linguaggio che risente profondamente dei modi di Vincenzo Foppa. La tavola (cm 240 x 94,5) costituiva probabilmente lo scomparto centrale di un trittico disperso realizzato per ornare l’altare di un edificio sacro genovese o comunque ligure.

Transitata sul mercato antiquario parigino, appartiene oggi alla UniCredit Art Collection, che ha individuato la Galleria Nazionale della Liguria, attraverso lo strumento del comodato, come sede adatta per ristabilire un dialogo tra l’opera e il contesto artistico di provenienza, di cui Baudo fu, unitamente a pittori come Giovanni Mazone, Carlo Braccesco e Ludovico Brea, uno dei principali protagonisti.
www.museinazionaligenova.cultura.gov.it  | www.palazzospinola.cultura.gov.it

[Artemisia Gentileschi, Giuditta)

L’OFFERTA ESPOSITIVA A GENOVA
Ricca è l’offerta di mostre nei musei genovesi, legata alla programmazione di Genova Capitale del Libro (vedi notizia DeArtes qui). 

“Library at night”: una mostra immersivaaperta a Palazzo Lomellino fino al 3 marzo (vedi notizia DeArtes qui). Ispirata all’omonimo libro di Alberto Manguel e curata dal regista Robert Lepage – Ex Machina, Library at night conduce in un viaggio notturno che, attraverso visori con visione a 360°, permette di esplorare 10 celebri biblioteche del mondo, esistenti, scomparse, o nate dalla fantasia degli scrittori.

“Calvino cantafavole” omaggio allo scrittore (vedi notizia DeArtes qui): fino al 7 aprile 2024 a Palazzo Ducale, in occasione del centenario della nascita dello scrittore Italo Calvino. L’esposizione conduce il visitatore alla scoperta del profondo legame di Calvino con l’universo incantato delle fiabe, tracciando un itinerario emotivo inaspettato e straordinario che coinvolge la musica, la televisione e il teatro, con scenografie realizzate dalla Fondazione Luzzati Teatro della Tosse che rendono omaggio ai paesaggi della Liguria.  

“Artemisia Gentileschi, coraggio e passione” (vedi notizia DeArtes qui). Per la prima volta a Genova una mostra dedicata all’arte di Artemisia Gentileschi, la prima donna a essere riconosciuta come artista e ad essere accolta nell’Accademia d’Arte. L’esposizione, ospitata a Palazzo Ducale fino al 1 aprile 2024, presenta oltre 50 capolavori provenienti da tutta Europa: di tela in tela, si ammirano il talento e la ricchezza di ispirazione di Artemisia Gentileschi e si incontra un personaggio dalla vita travagliata che nel tempo è divenuto anche un simbolo di emancipazione. 

“Steve McCurry – Children” (vedi notizia DeArtes qui). La mostra tematica dedicata all’infanzia del fotografo simbolo di impegno sociale, visitabile nel Sottoporticato di Palazzo Ducale fino al 10 marzo 2024, presenta una raccolta tematica di scatti che ritraggono bambini provenienti da diverse parti del mondo, dall’Afghanistan all’India, dal Messico al Libano fino in Italia. Immagini che catturano l’innocenza e l’energia dei più piccoli in situazioni come conflitti, povertà e situazioni di lavoro forzato.

[Tramonto d’inverno a Genova, foto Frog]

LE MOSTRE A GENOVA NERVI
A Levante del centro città, oltre alla passeggiata sulla scogliera con vista eccezionale sul tramonto e ai Parchi, i Musei di Nervi offrono due mostre raffinate ed eleganti:

“Dialogo tra due “divine” di Giovanni Boldini” (vedi notizia DeArtes qui). Giovanni Boldrini, fra l’Italia e Parigi, è il cantore dell’estetica dell’alta borghesia e dell’aristocrazia del suo tempo. Fino al 12 gennaio 2024, alle Raccolte Frugone, il celebre “Ritratto di Miss Bell” incontra il “Ritratto della contessa De Leusse”, proveniente dal Museo Boldini di Ferrara: come istantanee, che mettono a confronto differenti versioni del concetto di femminilità e sensualità.

“Rubaldo Merello. Paesaggio e figura” (vedi notizia DeArtes qui). Alla Galleria d’Arte Moderna dal 21 dicembre al 14 marzo, un’esposizione dedicata all’esperienza artistica di uno tra i più celebri pittori liguri e al più noto e apprezzato cantore degli aspri, ma suggestivi paesaggi costieri della riviera di levante.

GENOVA MUSEUM CARD
Arte e cultura sono due ottime ragioni per visitare Genova, magari approfittando del Genova Museum Card, un unico ticket temporaneo che apre le porte a 28 musei cittadini e include il trasporto con i mezzi pubblici https://www.museidigenova.it/it/card-musei oppure il pass turistico ufficiale della città – integrabile, personalizzabile, disponibile in formato 24, 48 e 72 ore e anch’esso comprensivo del trasporto pubblico locale www.genovacitypass.it  

C.S.M.
Ufficio Stampa, 19 dicembre 2023
Immagine di copertina: Presepe San Barnaba – Foto Frog

www.visitgenoa.it