L’opera di Rossini inaugura la Stagione 2024. Regia Pier Luigi Pizzi, direttore Diego Ceretta. Protagonisti Andrzej Filończyk, Maxim Mironov, Maria Kataeva.

Il barbiere di Siviglia, opera buffa in due atti di Gioachino Rossini su libretto di Cesare Sterbini, inaugura la Stagione Lirica venerdì 12 gennaio 2024 ore 20.00 (recite martedì 16, giovedì 18, ore 20.00, e sabato 20 gennaio, ore 17.00).

L’opera va in scena nel riallestimento in coproduzione con Fondazione Rossini Opera Festival, con la regia, le scene e i costumi di Pier Luigi Pizzi, registacollaboratore e luci Massimo Gasparon. La partitura è nell’edizione critica della Fondazione Rossini, in collaborazione con Casa Ricordi, a cura di Alberto Zedda.

Il ventisettenne Diego Ceretta, al debutto nel titolo e per la prima volta al Teatro Regio di Parma, sarà sul podio della Filarmonica Arturo Toscanini e del Coro del Teatro Regio di Parma preparato da Martino Faggiani. Protagonisti Maxim Mironov (Conte d’Almaviva, per la prima volta al Teatro Regio), Maria Kataeva (Rosina, per la prima volta a Parma), Andrzej Filończyk (Figaro, per la prima volta al Teatro Regio), Marco Filippo Romano (Don Bartolo), Roberto Tagliavini (Don Basilio), Elena Zilio (Berta), William Corrò (Fiorello / Un ufficiale).

[Pier Luigi Pizzi, Foto ROF, Ph Amati Bacciardi]

L’OPERA
Una fitta trama di inganni, stratagemmi e situazioni esilaranti, un linguaggio musicale brillante, un ritmo narrativo serrato fanno di quest’opera una delle più rappresentate al mondo. Un successo tutt’altro che scontato all’epoca del suo debutto, avvenuto il 20 febbraio 1816 al Teatro Argentina di Roma. Il confronto con Giovanni Paisiello, autore appena trent’anni prima di un’opera omonima tratta dallo stesso dramma di Beaumarchais, era talmente pesante che, si racconta, molti detrattori di Rossini erano presenti alla première con l’unico scopo di boicottarla.

«Casualità e intraprendenza stanno alla base della nascita dell’opera buffa più universalmente nota e rappresentata, la leggenda ne è il contorno inevitabile» spiega Giuseppe Martini. «La leggenda riguarda il tempo di composizione, stimato in una quindicina di giorni fra 25 gennaio e 10 febbraio circa, dovendo andare in scena il 20 ed essendo già in ritardo; e la nota contestazione al debutto. Nel primo caso, va detto che Rossini era di suo veloce a scrivere, e quei tempi di lavoro erano comunque normali per l’epoca (e, nota, i recitativi secchi erano scritti da collaboratori); quanto alla contestazione, è d’uso incolparne i paisielliani, ma alcuni sono propensi oggi a motivarla anche con le novità proposte dall’impaginazione rossiniana rispetto alle convenzioni… Dopo il fiasco della prima sera (durante le prove, poi, era morto Cesarini Sforza) e le cinque repliche appena (il 27 finiva la stagione), il Barbiere ebbe successo crescente: in cinque-sei anni invase l’Europa, e nei decenni successivi sopravvisse alla crisi dell’opera buffa e di gran parte del repertorio rossiniano. Restò modello supremo nel proprio genere ed è tuttora una delle opere più rappresentate al mondo».

[Diego Ceretta ©Marco Borrelli]

PROVE APERTE
È riservata al pubblico degli under30 la prova di domenica 7 gennaio 2024, ore 20.00. Tante le sorprese della serata, che sarà introdotta dalla rocambolesca performance di Teatro Necessario tratta dallo spettacolo Premiata Barberia Carloni, e che vedrà la partecipazione dei barbieri di Depot Barber&Co., pronti ad acconciare i giovani spettatori. E per chi lo vorrà, la serata potrà concludersi con un aftershow con dj set nelle sale del Ridotto (ingresso 5 euro).

È aperta al pubblico la prova di mercoledì 10 gennaio 2024, ore 15.30. Biglietti (10 euro) in vendita da giovedì 5 gennaio.

PRIMA CHE SI ALZI IL SIPARIO
Il compositore, lo stile, la genesi delle opere, i capolavori letterari che ne hanno ispirato la produzione sono alcuni dei temi approfonditi da Giuseppe Martini in Prima che si alzi il sipario, ciclo di incontri di presentazione delle opere in programma al Teatro Regio: Il barbiere di Siviglia (domenica 7 gennaio 2024, ore 17.00 con la partecipazione dei cantanti del Conservatorio di Musica “Arrigo Boito” di Parma, coordinati da Donatella Saccardi, che ne interpreteranno i brani più celebri.

[Maria Kataeva (c) Misha Blank]

CONVERSAZIONI MUSICALI: PERCORSI DI ACCESSIBILITÀ ALL’OPERA
Nell’ambito di RegioInsieme, in collaborazione con UICI PARMA (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti), il Teatro Regio realizza un percorso di introduzione all’ascolto dedicato alle persone con deficit visivo. Lunedì 8 gennaio, alle ore 15.00, il primo incontro di Conversazioni musicali, condotto da Laura Minto, con ascolti al pianoforte a cura di Milo Martani.

RegioInsieme è il progetto sociale del Teatro Regio di Parma, nato per creare opportunità e rendere accessibili a tutti spettacoli, concerti, laboratori, percorsi ed esperienze formative, per fare ancora una volta del teatro un’occasione di crescita, di benessere e di arricchimento. Il programma degli appuntamenti è disponibile nel sito del Teatro.

C.S.m.
Ufficio Stampa, 19 dicembre 2023
Immagine di copertina: allestimento ROF – Rossini Opera Festival Foto Ph Amati Bacciardi

Teatro Regio di Parma
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