A Palazzo Te ha preso il via la stagione espositiva e culturale 2024-25. Il programma ruota attorno al genio di Giulio Romano.

Fondazione Palazzo Te propone per la nuova stagione espositiva un viaggio articolato intorno al tema delle metamorfosi, celebrando uno dei topoi più ricorrenti ed enigmatici presenti all’interno del palazzo realizzato da Giulio Romano e proseguendo nel percorso di valorizzazione del patrimonio permanente del museo, da quest’anno concesso dal Comune di Mantova alla Fondazione.

“Palazzo Te. Il labirinto delle metamorfosi” raccoglie un ricco programma di eventi e mostre dedicato a questo tema che ha attraversato le epoche senza perdere mai la sua intensità, attivando nuovi modi di scoprire un repertorio iconografico e architettonico senza pari. La metamorfosi, intesa come una interrogazione fondamentale sull’essenza della natura e sul senso dell’umanità, si presenta infatti come una linea narrativa al tempo stesso profonda e scherzosa, ironica e vertiginosa, sempre centrale, del progetto artistico di Giulio Romano a Palazzo Te.

Il palazzo è intriso di riferimenti a Ovidio e Apuleio, re-interpretazioni moderne e visioni contemporanee, si manifesta come una wunderkammer, un campionario di forme ispirate alla poesia e alla mitologia antica, ai viaggi e alle scoperte dell’epoca: decorazioni, corami, oggetti e animali si trasformano continuamente, generando un’atmosfera di stupore alla base del fascino che ha esercitato su chiunque abbia varcato la sua soglia dal XVI secolo a oggi.

[Polifemo, Aci e Galatea, Giulio Romano e allievi. Camera di Amore e Psiche 1527. Affresco
Mantova, Palazzo Te. Foto: Gianmaria Pontiroli © Fondazione Palazzo Te]

IL PERCORSO DI VISITA
Il programma prende il via il 27 marzo 2024 con una valorizzazione del percorso di visita delle sale. Le Metamorfosi di Ovidio irrompono nell’architettura di Palazzo Te fin dalla prima stanza dell’appartamento “privato”, chiamata proprio Camera di Ovidio. Questo ambiente, la cui decorazione intreccia storie di sfida e di amore tra umani e dei, introduce all’idea che il palazzo si snodi come un labirinto di miti e racconti antichi, immagini di eroi e di amori, in un crescendo dove meraviglia, armonia, poesia e magia si sovrappongono.

L’antico ingresso pedonale della Loggia delle Muse, decorata ad affresco e stucco con le sette divinità femminili figlie di Mnemosine, era pensato come emblema e dichiarazione d’intenti, presentando Palazzo Te come luogo in cui l’arte domina incontrastata: qui sarà possibile rileggere la storia ovidiana di Orfeo ed Euridice, mentre nella Sala dei Cavalli ci si soffermerà sulle Fatiche di Ercole.

Nella Camera di Amore e Psiche, la più riccamente decorata, verrà esplicitata tutta l’articolazione narrativa: dal racconto dell’amore tra Psiche ed Eros illustrato sul soffitto, tratto dalle Metamorfosi di Apuleio, alle storie degli amori di Polifemo e Galatea, Venere e Adone, Marte e Venere, Bacco e Arianna, Pasifae e il toro, tratti dalle Metamorfosi di Ovidio, e infine alla scena con Giove e Olimpiade, ispirata dalla Vita di Alessandro di Plutarco.

Il percorso di svelamento prosegue nella Camera delle Aquile, originariamente destinata a ospitare il letto di Federico II, dove le ricche decorazioni a stucco, affreschi, busti romani e marmi istoriati, incontrano il mito della Caduta di Fetonte dalle Metamorfosi di Ovidio. Naturalmente non poteva mancare la lettura della Camera dei Giganti, vertiginoso epicentro del palazzo in cui la battaglia tra Giove e i Giganti rapisce gli sguardi in un turbinio di sollecitazioni estetiche.

IL CONVEGNO
L’evoluzione del concetto di metamorfosi sarà indagata nel convegno internazionale di studi che si terrà il 21 e 22 giugno con gli interventi, tra gli altri, di Christian Greco, Marialuisa Catoni, Stéphane Verger, Annie Cohen-Solal, Raffaella Morselli, Francesca Cappelletti e Lorenzo Giusti.

LE MOSTRE
In autunno aprirà la mostra Il labirinto di Picasso. Poesia, salvezza e metamorfosi, a cura di Annie Cohen-Solal, co-organizzata dalla Fondazione con il Museo Nazionale Picasso di Parigi.Il percorso espositivo, allestito nelle sale Napoleoniche dal 5 settembre 2024 al 6 gennaio 2025, ripercorrerà la straordinaria avventura dell’artista emigrato in Francia nel 1900.

Il programma si concluderà nella primavera 2025 con la mostra Metamorfosi a Palazzo Te a cura di Claudia Cieri Via, che attraverso una serie di prestiti internazionali innescherànuovi dialoghi tra il palazzo, Giulio Romano e altri maestri che attinsero alle storie senza tempo del mitotraendone ispirazione.

APPUNTAMENTI COLLATERALI
La collaborazione tra le istituzioni culturali del territorio – in particolare con Teatro all’Improvviso e con Orchestra da Camera di Mantova – sfocia in programmi multidisciplinari che spaziano dalle esposizioni ai concerti, dalle conferenze ai laboratori.

In programma anche l’ormai stabile appuntamento con la Scuola di Palazzo Te che questa volta propone Studiare Arte. Patrimonio, analisi e storia a cura diStefania Gerevini; e diversi laboratori residenziali di danza contemporanea e fotografia aperti a giovaniartisti e agli studenti.

M.C.S.
Fonti: comunicati stampa del 28 febbraio 2024
Immagine di copertina: Apollo e Pan, Giulio Romano e allievi. Camera di Ovidio 1527-1528. Affresco
Mantova, Palazzo Te, Foto: Gianmaria Pontiroli © Fondazione Palazzo Te

PALAZZO TE. IL LABIRINTO DELLE METAMORFOSI
27 marzo 2024 – primavera 2025

Palazzo Te
Viale Te 13 Mantova
Biglietteria e Informazioni: T +39 0376 323266 | 0376 365886
biglietteriemusei@comune.mantova.it
www.palazzote.it