Al Museo Diocesano esposto, fino a maggio, un dipinto di Giovanni Bellini dai Musei Vaticani. Dialogo con 4 artisti contemporanei a cura di Casa Testori.

Il Compianto sul Cristo morto di Giovanni Bellini (Venezia 1435 circa – 1516) è uno dei vertici del maestro veneziano,conservato nei Musei Vaticani. Il Museo Diocesano Carlo Maria Martini di Milano accoglie il dipinto fino all’11 maggio 2024.

L’esposizione, curata da Nadia Righi, direttrice del Museo Diocesano di Milano, e Fabrizio Biferali, curatore del Reparto per l’Arte dei secoli XV-XVI dei Musei Vaticani, presenta la preziosa tavola realizzata da Giovanni Bellini intorno al 1475, che in origine costituiva la cimasa per la pala dell’altare maggiore della chiesa di San Francesco a Pesaro. Si tratta di uno dei massimi capolavori della pittura italiana, che segna la maturità del pittore e sigla il suo ruolo di caposcuola della pittura veneziana.

[Musei Vaticani, Pinacoteca Vaticana Giovanni Bellini (già attr. a Mantegna e a Montagna). Cimasa di pala d’altare: Compianto sul Cristo morto con i Santi Giuseppe d’Arimatea, Nicodemo e Maria Maddalena, 1473-76, olio su tavola]

IL DIPINTO DI BELLINI
La scena raffigura il momento in cui il corpo di Cristo, prima della sepoltura, viene compianto e unto con olii profumati. In uno spazio ristretto e compresso, reso con un taglio fortemente scorciato dal basso verso l’alto che tiene conto dell’altezza a cui la tavola doveva trovarsi, risalta la presenza statuaria dei quattro personaggi: Cristo, Giuseppe d’Arimatea, Nicodemo e la Maddalena, che tiene fra le sue mani quella di Gesù.

È proprio lo straordinario intreccio di mani a costituire il punto focale della rappresentazione: lì converge lo sguardo dello spettatore grazie alla magistrale orchestrazione di Bellini che, con una luce nitida e tersa e una netta alternanza fra chiari e scuri, guida l’occhio passando dalle gambe di Cristo abbandonate sul sepolcro alla ferita del costato ed è lì che si concentrano anche tutti gli sguardi dei personaggi.

Sullo sfondo, un cielo azzurro rivela la nuova apertura dell’artista nei confronti della natura e della resa atmosferica del paesaggio e, in questa opera, appare come segno di speranza.

GLI ARTISTI CONTEMPORANEI IN DIALOGO CON IL CAPOLAVORO
L’esposizione si completa con una sezione intitolata Davanti a Bellini. Quattro artisti contemporanei in dialogo con un capolavoro, realizzata in collaborazione con Casa Testori e curata da Giuseppe Frangi, presidente dell’Associazione Giovanni Testori, che presenta le opere di quattro autori contemporanei.

LETIA Letizia Cariello (con l’installazionePer te Myriam di Migdel), Emma Ciceri (col video Studio di mani), Francesco De Grandi (con la tela Compianto) e Andrea Mastrovito (con il frottage War Christ ) si sono confrontati con il capolavoro belliniano, riflettendo sui temi suggeriti dall’opera, per testimoniare quanto la tavola del maestro veneziano sia in grado di toccare al cuore artisti del nostro tempo: il Compianto è infatti un capolavoro che travalica la sua dimensione storica, e che sollecita la sensibilità dell’uomo contemporaneo di fronte alla morte, al dolore, alla pietà e in particolare al valore della cura.
Catalogo Dario Cimorelli Editore.

C.S.M.
Fonte: comunicato stampa del 19 febbraio 2024

GIOVANNI BELLINI. IL COMPIANTO DAI MUSEI VATICANI
QUATTRO ARTISTI CONTEMPORANEI IN DIALOGO CON UN CAPOLAVORO
20 febbraio – 11 maggio 2024

Museo Diocesano Carlo Maria Martini
Piazza Sant’Eustorgio 3 – 20123 Milano
T +39 02 89420019
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