A Palazzo Branciforte, al via le iniziative per i 400 anni dal ritrovamento delle spoglie della Patrona di Palermo. In corso la mostra alla Pinacoteca di Villa Zito.

Tra gli altri: Jannis Kounellis, Dacia Maraini, Mimmo Cuticchio, Letizia Battaglia, in un palinsesto che comprende arte, fotografia, letteratura, teatro, cinema.  

In occasione della ricorrenza giubilare dei 400 anni dal ritrovamento delle spoglie di santa Rosalia patrona di Palermo, la Fondazione Sicilia ha inaugurato, il 22 marzo 2024, il progetto “Rosalia400” con la Direzione artistica di Laura Barreca, realizzato con il sostegno del progetto europeo CHANGES: Cultural Heritage Active Innovation for Next-Gen Sustainable Society PNRR (2023-2025), con iniziative partecipative e inclusive, strategie di turismo sostenibile e valorizzazione del patrimonio culturale.

Il progetto interessa la quasi totalità degli ambienti espositivi di Palazzo Branciforte. Attraverso l’attivazione di un partenariato diffuso tra istituzioni pubbliche, associazioni pubbliche e private, sono stati coinvolti artisti, scrittori, docenti, studenti e studentesse nella creazione di progetti inediti, pensati specificatamente per la valorizzazione di un patrimonio culturale materiale e immateriale della Città di Palermo e della Fondazione Sicilia.

Palazzo Branciforte custodisce lo straordinario monumento architettonico del Monte dei Pegni di santa Rosalia, una complessa architettura lignea che si estende per un’intera ala del palazzo, un luogo fondamentale che nella storia della città ha rappresentato speranza dei palermitani. Qui, infatti, a partire dai primi anni dell’Ottocento, i più poveri depositavano beni di varia natura in cambio di denaro. Il Monte dei Pegni, riportato a “spazio della memoria” dal progetto di Gae Aulenti, continua a custodire un patrimonio immateriale di umanità, oltre ad essere un monumento architettonico di straordinario valore.

[© Sandro Scalia Festino Santa Rosalia Palermo 2005 ph+editing]

IL CARRO, LA FESTA, LA SANTA
Mostra in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Palermo
Sala della Cavallerizza

La mostra ricostruisce la narrazione di una storia complessa legata alla santa e al festino a lei dedicato, facendo luce non solo sulla tradizione religiosa e devozionale, ma anche sui contesti sociale, culturale, storico, antropologico – e dalla seconda metà del Novecento, politico –  che nel corso di quattro secoli hanno generato una profonda affezione popolare.

In mostra una selezione di fotografie dei festini di Letizia Battaglia, Fabio Lombardo, Melo Minnella, Sandro Scalia, Fabio Sgroi, manifesti storici del festino, foto d’epoca, e ancora ricostruzioni sull’evoluzione del carro e sugli “apparati effimeri” della festa realizzati dagli allievi dell’Accademia.

In mostra l’opera video “I Triunfi di Palermo” (2001) di Salvo Cuccia, girata a infrarosso dall’autore nelle notti dal 3 al 7 settembre 2001 durante la tradizionale acchianata al Montepellegrino, per il pellegrinaggio al Santuario dedicato alla santa. L’allestimento ricostruisce la storia del carro, del festino di santa Rosalia e della devozione popolare entrando in dialogo con l’architettura dello spazio della Cavallerizza, in una narrazione complessa e suggestiva. In mostra la maquette della “Parata Kounellis”, carro storico ideato nel 2007 dall’artista greco Jannis Kounellis, che scelse di rivestire la vela con pietre Swarovski, creato con gli allevi dell’Accademia.

VIVA PALERMO
Installazione di Domenico Pellegrino
Corte di Palazzo Branciforte
In collaborazione con l’Istituto Comprensivo “Karol Wojtyla/Arenella” di Palermo

L’opera è dedicata e ispirata alla figura di santa Rosalia, e orchestrata come un racconto attorno a temi quali la rinascita e la resilienza, la resistenza e la devozione, con elementi presi in prestito dall’iconografia della città di Palermo, utilizzando la tradizionale tecnica delle luminarie. L’urlo è la parte salvifica: quello di gioia di chi si salva dalla peste, quello di chi segna un gol… l’urlo è felicità. Quindi l’artista ha rappresentato il mercato siciliano in cui l’abbanniata è il tradizionale e gioioso richiamo popolare.

Gli studenti dell’Istituto Wojtyla/Arenella sono protagonisti di incontri, visite e occasioni pubbliche e, come “piccoli Ciceroni” conducono il pubblico alla scoperta delle meraviglie dell’opera e del Palazzo.

PALERMO SOSPESA
Un film di Costanza Quatriglio, Centro Sperimentale di Cinematografia-Sede Sicilia Sale dei 99

Il film musicale in tre atti è stato scritto e diretto da Costanza Quatriglio nel 2020, anno in cui Palermo è stata privata della consueta processione in onore della patrona a causa della pandemia. Per onorare comunque la ricorrenza, il film è stato realizzato dal CSC-Sede Sicilia e distribuito in contemporanea su molti siti, su Tv2000 e su alcune emittenti regionali la sera del 14 luglio per il 396° Festino, ed è oggi pubblicato su Rai Play. Una narrazione poetica che affronta il tema della peste e della liberazione della città grazie proprio alla Santuzza.

[Mimmo Cuticchio. Storia di Santa Rosalia, 2024]

STORIA DI SANTA ROSALIA
Un documento filmato dello spettacolo ideato e realizzato da Mimmo Cuticchio e dall’Associazione Figli d’Arte Cuticchio
Monte dei Pegni di Santa Rosalia

Il Maestro Mimmo Cuticchio ricostruisce e rimette in scena lo spettacolo sulla storia della vita di santa Rosalia sull’antica sceneggiatura dell’opera del teatro dei pupi del padre Giacomo. Lo spettacolo, realizzato con 105 pupi e con le musiche tradizionali, è stato ripreso e montato da Roberto Salvaggio in un video che viene esposto accanto ai teatrini con scene della vita della santa allestite al Monte dei Pegni.

Lo spettacolo del teatro dei pupi della Storia di Santa Rosalia verrà presentato al pubblico per tre volte nel corso del 2024 (12, 13 luglio, 4 settembre ore 18.30 presso il Teatro dei Pupi, Via Bara all’OIivella, 95 – ingresso gratuito solo su prenotazione 091-323400 pupi@figlidartecuticchio.com fino ad esaurimento posti).
L’opera rimarrà nella collezione permanente della Fondazione Sicilia, alla quale è affidata la conservazione, valorizzazione e promozione della stessa collezione storica di pupi.

INSTALLAZIONE SONORA E RACCONTO INEDITO DI DACIA MARAINI
Monte dei Pegni di Santa Rosalia

L’installazione sonora è un racconto inedito e originale, scritto e narrato da Dacia Maraini. Si tratta di un’opera narrativa (audio-walk), sulla figura di santa Rosalia che accoglie i visitatori in una coinvolgente esperienza d’ascolto, sollecitando una riflessione profonda sul rapporto con la recente pandemia e sull’attualità: una lettera sulla relazione con la natura e con gli esseri viventi, scritta da una delle protagoniste più sensibili della letteratura italiana contemporanea, in grado di unire la potenza della narrazione con l’atmosfera carica di suggestione del Monte dei Pegni. Il testo è tradotto e narrato in inglese da Flora Pitrolo con il sound design di Robert Jack.
https://www.youtube.com/watch?v=TsNfLs2kf5c&ab_channel=FondazioneSicilia  

COLLABORAZIONE CON IL CIRCOLO DELLA VELA SICILIA
La collaborazione tra la Fondazione Sicilia e il Circolo della Vela Sicilia, tra le più antiche istituzioni sportive siciliane, si rinnova in occasione della partenza della regata “Palermo-Montecarlo” (20 agosto 2024). Per la manifestazione è stata realizzata una grande vela esposta nella corte del Palazzo, e un’altra vela con la grafica coordinata del progetto Rosalia400, sarà ricreata specificatamente per una barca che veleggerà lungo la costa di Mondello durante la partenza della storica regata.

OPERE E SCULTURE ESPOSTE
All’interno dello spazio del Monte dei Pegni è esposta la scultura Santa Rosalia (XVIII secolo) in alabastro, realizzata da Giacomo Tartaglia e custodita nella Chiesa del Collegio dei Gesuiti di Trapani.

Nella Sala dei Bronzi è presente un approfondimento su santa Rosalia nei primi anni del Ventesimo secolo tra architettura e scultura. È esposta la statua in gesso dello scultore Antonio Ugo (Palermo, 1870-1950) per la scultura in bronzo collocata nella facciata della chiesa di via Marchese Ugo a Palermo, progettata da Ernesto Basile (1928-1932). Il pannello didattico è curato da Massimiliano Marafon Pecoraro, in collaborazione con l’Archivio Basile di Palermo.

Al primo piano del Palazzo, nella sezione espositiva delle maioliche, è allestita inoltre una Boccia di spezieria con immagine di Santa Rosalia (1628)decorata sul recto con “Santa Rosalia” dentro un medaglione e nel verso con scudi e trofei. L’immagine della santa nell’atto di abbracciare il Crocifisso è una delle prime rappresentazioni iconografiche, testimonianza dell’immediata diffusione che ebbe il culto della giovane eremita nella produzione artistica del XVII secolo.

IL RESTAURO
In occasione del progetto “Rosalia400” la Fondazione Sicilia presenta il restauro del bassorilievo di santa Rosalia posto al primo piano del Palazzo Branciforte.

IL LIBRO
Nel corso del progetto triennale Changes, sarà presentato il libro Vitae Rosalie con un testo di Davide Camarrone con le illustrazioni di Francesco De Grandi, edito da Silvana Editoriale.

L’IMMAGINE GRAFICA DEL PROGETTO “ROSALIA400”
L’Accademia di Belle Arti di Catania è stata coinvolta nell’ideazione dell’immagine grafica coordinata del progetto “Rosalia400”, opera di Federica Bistoletti, Martina Giustolisi, Margherita Malerba, con la supervisione di Gianni Latino, Direttore dell’Accademia di Catania. Una grafica ricercata con il simbolo della rosa declinato in diverse forme geometriche, e di grande impatto visivo in cui il riferimento all’innovazione e alla tradizione trovano un raffinato equilibrio formale.

M.F.C.S.
Fonte: comunicato stampa del 22 marzo 2024

ROSALIA 400
23 marzo – 29 settembre 2024

Palazzo Branciforte
Largo Gae Aulenti, 2 Palermo
+39.091.7657621 (biglietteria)
info@palazzobranciforte.it
www.palazzobranciforte.it
https://www.facebook.com/palazzo.branciforte/



MOSTRA
LE ESTASI DI SANTA ROSALIA

Sono esposti alcuni straordinari capolavori provenienti dal Museo del Prado e dalla Real Academia des Bellas Artes de San Fernando di Madrid, dall’Archivio Diocesano dell’Arcidiocesi di Malta, dal Museo Diocesano di Palermo, dal Palazzo Reale di Palermo – Fondazione Federico II.

La mostra “Le estasi di Santa Rosalia. Antoon van Dyck, Pietro Novelli, Mattia Preti, Luca Giordano”, allestita alla Pinacoteca di Villa Zito nell’ambito delle iniziative per la ricorrenza giubilare dei 400 anni dal ritrovamento delle spoglie di Santa Rosalia, è visibile fino al 19 maggio 2024.

In mostra per la prima volta anche un rarissimo esemplare della raccolta di incisioni realizzate nel 1629 da Philips de Mallery su disegni di Antoon Van Dyck, S. Rosaliae Virginis Panormitanae Pestis Patronæ iconibus expressa, incisore Cornelius Galle, Antwerp (Anversa), individuato nel fondo antico della Biblioteca della Fondazione Sicilia durante le ricerche scientifiche propedeutiche al progetto espositivo.

L’iconografia di Santa Rosalia, nelle letture degli artisti siciliani ed europei, è rappresentata in mostra anche attraverso l’esposizione di volumi stampati in Italia e in Europa tra il XVII e il XVIII secolo, corredati da incisioni realizzate su disegni di artisti del periodo, tra cui emergono proprio quelli di van Dyck.

[Dall’alto in senso orario: Santa Rosalia, 1625, Museo Prado Madrid; Mattia Preti, “Santa Rosalia”, 1677-1678,  Chiesa dell’Immacolata Concezione di Sarria, Floriana, Malta; Pietro Novelli, “Santa Rosalia di Palermo in gloria”, ante 1647, Real Academia des Bellas Artes de San Fernando, Madrid;  Luca Giordano, “Santa Rosalia”, 1697, olio su tela, Museo del Prado, Madrid]

«La mostra mette in evidenza come il culto della santa e la sua iconografia si siano diffusi da Palermo in tutta l’Europa, grazie soprattutto a figure come Antoon Van Dyck, che si trovò a Palermo tra il 1624 e il 1625, nella fase più acuta dell’epidemia di peste […]» spiega Maria Concetta Di Natale, curatrice della mostra.

I dipinti, dall’altissimo valore storico, artistico e culturale, mostrano la speciale vitalità iconografica dedicata alla Santa a partire dal 1624. La convergenza di stili e sensibilità in queste opere offre una prospettiva ricca e articolata sulla spiritualità barocca e sulla varietà delle espressioni artistiche che ne sono scaturite, una storia che inizia proprio durante la permanenza del pittore fiammingo Antoon van Dyck a Palermo dal 1624 al 1625.

L’opera di van Dyck a Palermo, proseguita ad Anversa, come dimostrano le incisioni del 1629 ispirate a quelle pubblicate da Cascini nel 1627, varia la tradizione iconografica locale, proponendo un modello a cui si riconducono, tra le altre, le successive rappresentazioni di Pietro Novelli, il cui dipinto ritorna a Palermo per l’occasione, Mattia Preti e Luca Giordano, che costituiscono qui un nucleo particolarmente significativo ed esaustivo dell’impatto dell’immaginario di van Dyck sull’iconografia della Santa.

M.F.C.S.
Ufficio Stampa, 23 febbraio 2024

LE ESTASI DI SANTA ROSALIA
Antoon van Dyck, Pietro Novelli, Mattia Preti, Luca Giordano
24 febbraio – 19 maggio 2024

Pinacoteca di Villa Zito
Via Libertà, 52 – Palermo
+39.091.7782180
info@villazito.it
www.villazito.it
https://www.facebook.com/villazito/

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